Gli assistenti civici, strumenti della fascistizzazione dello Stato

Ennesimo atto della fascistizzazione dello Stato da parte del governo Conte.
La Protezione civile, attraverso apposito bando in preparazione, ha avviato la selezione di 60mila "assistenti civici" sull'intero territorio nazionale, per effetto dell'accordo stretto tra il ministro degli affari regionali Francesco Boccia del PD e il suo compare di partito, presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Concepiti come "facilitatori" della fase 2, avranno il compito di controllare le masse per impedire l'affollamento e gli assembramenti, senza percepire un euro, senza che sia chiaro come identificarli e se gli verrà affidato o meno il potere di fare le multe o "solo" quello di spie che segnaleranno le masse alle "forze dell'ordine", non si capisce in base a quale criterio e seguendo quali parametri in termini di "assembramento" o distanziamento di persone per metro quadrato.
Saranno coordinati dalla Protezione civile ma sono da considerarsi a tutti gli effetti dei veri e propri gendarmi, i quali in ossequio alla dittatura antivirus di Conte e alla sospensione dei diritti costituzionali, con la scusa di contenere il ritorno di nuovi focolai d'infezione del micidiale Covid-19, si affiancheranno alle "forze dell'ordine" per controllare, spiare, identificare e in ultima analisi reprimere le masse e il loro diritto alla libera circolazione, alla libertà di espressione, al diritto di scioperare e manifestare.
Il pretesto per la loro dislocazione sul territorio nazionale è quello di scongiurare il ritorno di nuove ondate di infezioni per effetto del comportamento "poco responsabile" delle persone o della cosiddetta "movida" dei giovani, cosa particolarmente intollerabile perché serve a scaricare un eventuale ritorno del virus (peraltro mai scomparso) sulle masse e non sulla scellerata politica filopadronale del governo, il quale ha prima sottovalutato la pandemia e poi messo in campo misure del tutto insufficienti per cercare di ridimensionarla da un punto di vista sanitario (senza considerare le ricadute economiche e sociali), mentre lo stesso governo, in accordo con l'UE imperialista, vede la sua politica di bilancio vergognosamente sbilanciata verso le spese militari e più in generale volta a garantire i profitti della classe dominante borghese e di Confindustria, basti pensare alla vicenda FCA, agli F-35, alla continuazione e alla ripresa della produzione senza le adeguate misure di sicurezza per i lavoratori e riaprendo con la "fase 2" il Paese sapendo benissimo di esporre le masse al contagio, cercando così di scaricare sul popolo italiano il probabile ritorno di nuovi picchi e focolai di contagio, quando deve essere chiaro a tutti che se così sarà la responsabilità sarà da attribuire solo ed esclusivamente al governo e non certo alle masse.
È l'ennesima prova provata che il governo lavora per i profitti della classe dominante borghese a scapito dei diritti e della salute delle masse e che ha paura della lotta di classe, delle proteste, degli scioperi e delle manifestazioni destinate ad inasprirsi per effetto della dilagante povertà e delle infami e antipopolari politiche governative e delle UE imperialista, questo è il nocciolo politico della questione.
 

La milizia fascista di Conte contro le masse
I 60mila volontari verranno infatti schierati in particolare contro le masse più combattive e disperate per effetto della povertà crescente prodotta dalla crisi in corso, il tutto coperto dalla solita insopportabile retorica del "siamo tutti sulla stessa barca" e sull'aiuto reciproco fra i vari livelli istituzionali del regime: “È il momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico... Ci ricorderanno, con gentilezza (sic!), nei luoghi di assembramento che occorre ancora qualche sacrificio per tutelare i nostri cari e non vanificare gli sforzi fatti fin qui” e “Non sono militi, né ronde, né guardie, ma persuasori di educazione civica. Stanno davanti alle Chiese, verificano il numero di persone che possono entrare. Senza poterlo comunque impedire, ma solo richiamando i cittadini 'disinvolti' alle regole”, sostiene Boccia, mentre Decaro aggiunge: "È un’opportunità per tutti di partecipare alla Fase 2 facendo ognuno la propria parte”.
Insorgono i volontari della Protezione civile contro il reclutamento, sostiene il presidente del comitato nazionale Patrizio Losi: “L'ultimo provvedimento affida compiti delicatissimi a sessantamila cittadini reclutati in maniera estemporanea, che non possono avere l'adeguata preparazione per sostenere i sindaci né nel delicato compito di garantire il distanziamento sociale nei luoghi di assembramento pubblico, prerogativa delle forze dell'ordine a partire dalla polizia locale" e non servono "nemmeno per assicurare informazioni adeguate sui comportamenti da adottare, specie nei luoghi aperti al pubblico, e prestare assistenza a coloro che, esposti a particolari condizioni di fragilità, ne hanno bisogno".
Insorge anche l'Anpas: “apprendiamo con sconcerto la proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, di lanciare un bando per il reclutamento di 60.000 ‘assistenti civici’ che saranno impiegati dai sindaci per lo svolgimento di attività sociali e per collaborare al rispetto del distanziamento fisico" e punta il dito sull'incertezza del ruolo, sulla mancata sicurezza e sull'assenza di radicamento e autorevolezza della funzione.
Di fronte alle proteste e alle critiche al bando di reclutamento il governo (non senza contraddizioni e frizioni fra i vari ministri) ha cercato di ribadire,attraverso la ministra De Micheli, che i volontari "non avranno un ruolo di controllo" saranno "assistenti, agevolatori" dell'ordine pubblico, spalleggiata vergognosamente dal megalomane e fallimentare sindaco di Napoli Luigi De Magistris: "Utili se servono alla ripartenza".
 

La Lega scavalcata a destra dal governo
Mentre la Lega dell'aspirante duce Salvini sentendosi scavalcata a destra dal governo sulla questione, afferma, per bocca del deputato bergamasco Daniele Belotti: "Quando parlavamo noi di ronde ci hanno letteralmente massacrato, ma erano ronde per la sicurezza, adesso vengono fatte le ronde per la delazione, di fatto contro gli imprenditori, e qualcuno ha il coraggio, tra quelli che contestavano e ci davano dei fascio-leghisti e dei nazisti, di portarle avanti".
In pieno delirio ducesco il governatore della Campania "don" Vincenzo De Luca del PD (quindi espressione della maggioranza di governo) si spinge a chiedere misure più repressive e fasciste, attaccando da destra Conte e i suoi ministri, perché gli "assistenti civici" per lui sarebbero: "60mila persone che andranno in giro con il saio con sopra scritto 'Pentiti, è colpa tua'. Si sono formati alla scuola del niente e saranno chiamati a fare il nulla".
Importante la critica alla vicenda che si legge in un articolo su “Famiglia Cristiana” da parte del vicepresidente delle Acli Emiliano Manfredonia: "Mi permetto di sottolineare che l’impiego per il distanziamento sociale... dà il sapore delle ronde, come è stato già detto (c'è chi ha parlato addirittura di milizie). Definire ‘esperienza di volontariato’ l’essere ingaggiati al posto delle forze dell’ordine... rischia di aprire derive ad oggi non immaginabili".
Il governo è talmente a destra che viene criticato persino dal sindacato di polizia Coisp, secondo il segretario Domenico Pianese infatti: "La nostra Costituzione assegna alle forze di polizia il compito di gestire l'ordine e la sicurezza pubblica e non ci possono essere altri soggetti incaricati di attività simili.
Se pensiamo di aprire dei locali dove si fa intrattenimento, poi non possiamo pretendere che le persone non facciano aggregazione, soprattutto i ragazzi che sono stati agli 'arresti domiciliari' per quasi tre mesi. Noi non possiamo impedire l'esistenza di rapporti e relazioni sociali". E aggiunge: "Noi abbiamo lanciato l'allarme rispetto all'individuazione di questi ipotetici volontari anche per via dell'infiltrazione delle organizzazioni criminali. Il rischio è concreto ed è molto più grande di quello che si immagina, perché in alcune aree potrebbero essere un ulteriore strumento per affermare il controllo del territorio da parte di queste organizzazioni".
Il quotidiano di destra "Il Tempo" titolava: "Assistenti civici, arrivano i balilla di Conte".
Quest’ennesimo atto di fascistizzazione dello Stato da parte del governo del dittatore antivirus Conte va respinto con forza ed è l'ennesima riprova che la lotta contro il capitalismo e il suo governo deve continuare anche in piena pandemia ripristinando i diritti democratico borghesi, il diritto di sciopero e di manifestazione e sbarrando la strada al consolidamento del regime capitalista neofascista.

3 giugno 2020