Manifestazione a Campobasso
Molise: le masse popolari in piazza contro Toma e per la sanità pubblica
Dicono No alla costante disintegrazione della sanità pubblica in regione, da anni portata avanti dalle giunte di “centro-destra” e “centro-sinistra”
Il PMLI in piazza al loro fianco: applaudito intervento in assemblea

Dal corrispondente del Molise
Non accenna a placarsi la sacrosanta rabbia delle masse popolari in Molise a seguito dei continui disastri perpetrati dalla giunta fascioleghista di Donato Toma. Lunedi 22 giugno, sotto la sede del consiglio regionale, oltre un centinaio di manifestanti si sono radunati per chiedere le dimissioni del ras locale, sempre più lontano da FI e sempre più in quota Lega.
La protesta, indetta dall’“Aggregazione di liberi cittadini in lotta per la sanità pubblica”, segue una serie di iniziative che interessano un po’ tutto il territorio regionale dall’inizio della fase 2. Fra i partecipanti, diversi giovani delle aree interne del Molise, sindacati come SOA e USB, esponenti progressisti del mondo cattolico, pensionati e, ovviamente, dei compagni del locale Coordinamento delle sinistre di opposizione cui aderisce il PMLI.
In un servizio a parte descriviamo il momento politico nel quale si inserisce questa giornata di lotta con le ultime pagliacciate (eufemismo) che subentrano in un contesto tremendo per la sanità regionale: oltre 100 milioni di debito; tasse locali alle stelle; plessi ospedalieri completamente smantellati o fortemente ridimensionati; blocco assunzioni; repressione dell’Asrem, con continui ammonimenti e provvedimenti disciplinari, verso il personale sociosanitario che denuncia ai media il disastro in cui sono costretti ad operare; file di decine di persone sotto il sole per accedere agli ambulatori; ecc.
Potevano le masse popolari restare inermi dinanzi a tanta catastrofe? Ovvio che no: ecco, giustamente, la reazione di piazza del popolo con slogan, fischi e cori lanciati a più riprese contro la giunta chiusa nelle sue stanze dorate e, soprattutto, la richiesta di dimissioni dei responsabili di tali vergogne.
Bene: fondamentale fare unione con tutte le forze antifasciste e contrarie alla privatizzazione in corso della sanità. Senza opposizione popolare chi ha il potere si sentirà legittimato a fare i propri comodi!
A queste iniziative, come PMLI continueremo a dare spazio. Per questo abbiamo anche preso la parola durante l'assemblea che si è svolta in piazza per ribadire la nostra posizione, non mancando di smascherare i giochetti elettorali delle forze borghesi, alla fine riscuotendo applausi dalla piazza e apprezzamenti da alcuni pensionati comunisti. Non è mancato il dialogo con manifestanti di area cattolica e perfino con un prete partecipante alla protesta.
Inoltre, come PMLI lavoriamo costantemente nel Coordinamento molisano unitario delle sinistre di opposizione, assieme alle/ai compagne/i del PCI e del PCL, denunciando più volte sui media locali l’attuale situazione (tali documenti sono stati rilanciati da quasi tutta la stampa) e scendendo in piazza con la parte migliore del Molise per chiedere la riapertura dei plessi ospedalieri.
Rilanciamo le nostre parole d’ordine: diritto alla salute gratuito per tutti, sanità pubblica, gestita con la partecipazione diretta dei lavoratori e delle masse popolari, che disponga di strutture capillari di prevenzione, diagnosi e cura su tutto il territorio e che sia finanziata tramite la fiscalità generale!

24 giugno 2020