Presidio unitario indetto dal Coordinamento unitario delle sinistre di opposizione, insieme a PAP e alla CUB
A Milano in piazza “Contro razzismo e violenza di Stato”
Iniziativa di solidarietà e sostegno con il movimento di massa “Black Lives Matters” davanti al consolato Usa
Intervento di Urgo a nome del PMLI

Redazione di Milano
Le lotte in appoggio del movimento di massa negli Usa “Black Lives Matters” (“Le vite dei neri contano”), nato dopo la morte violenta di George Floyd, causata dagli agenti di polizia di Minneapolis durante un arresto, hanno assunto un carattere internazionale, diventando fuori dagli Stati Uniti una giusta mobilitazione in solidarietà alle lotte americane ma anche contro il dilagare del razzismo e contro la violenza e la repressione poliziesca nei rispettivi paesi.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 24 giugno si è svolto in piazza Stati Uniti d’America, angolo via Della Moscova, davanti al consolato americano il presidio promosso dai partiti con la falce e martello tra cui il PMLI costituitisi nel Coordinamento unitario delle sinistre di opposizione, da PAP e dalla CUB con lo slogan “Da Minneapolis a Milano, contro razzismo e violenza di Stato”.
Presenti militanti e simpatizzanti della Cellula “Mao” di Milano del PMLI, che indossavano le rosse magliette del Partito, sotto la bandiera del PMLI e tenendo ben alto il cartello con il manifesto “Con George Floyd e gli afroamericani contro il dittatore fascista e razzista Trump”.
Tra gli altri partiti presenti il Fronte Popolare, PCI, PCL, SA oltre al S.I. Cobas e all’Opposizione Studentesca Alternativa (OSA).
Per il PMLI è intervenuto il compagno Angelo Urgo, Segretario delle Cellula milanese del Partito, che ha sostenuto che il fronte unito che si è creato con il Coordinamento sinistre di opposizione deve servire a portare avanti nell’immediato le lotte delle masse lavoratrici e popolari, rafforzando la solidarietà di classe tra sfruttati e oppressi italiani e migranti, che è ostacolata dal razzismo propagandato innanzitutto dai fascisti del XXI secolo (quali Lega, FdI e squadristi come Casapound) e favorito dalle leggi antimigranti non cancellate dal governo, affinché prendano coscienza della necessità dell’abbattimento del capitalismo il cui massimo esponente oggi è rappresentato dal governo del trasformista e liberale Conte che ne cura e ne difende strenuamente gli interessi tramite la sua attuale dittatura “antivirus” che ha sospeso quel che è rimasto della democrazia borghese e della conquista del socialismo.
Gli altri interventi hanno sottolineato che l’esempio scaturito dal grande movimento di massa americano ha palesato l’importanza dell’unità di classe tra i lavoratori migranti e italiani, perché solo lottando assieme sarà possibile abbattere le disuguaglianze, il razzismo e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, perpetrato dalla classe dominante borghese.
Occorre ribadire che non siamo sulla stessa barca, la lotta di classe deve andare avanti più forte e potente di prima.
 

1 luglio 2020