Elezioni comunali a Reggio Calabria
La Lega preme su Minicuci, ex simpatizzante di Fratelli d'Italia, perché si presenti come candidato sindaco
Concepire l'astensionismo come un voto dato al PMLI e al socialismo

Dal corrispondente dell'Organizzazione della provincia di Reggio Calabria
A Reggio Calabria le elezioni comunali sono ormai alle porte. Con tutta probabilità si voterà il 20 e 21 settembre in una sorta di “Election Day” che comprenderà il referendum sul taglio dei parlamentari. Eventuali ballottaggi si terranno invece a distanza di due settimane, in data 4 e 5 ottobre.
Parecchie liste civiche presenti in questa tornata elettorale iniziando da “La Strada” di Pazzano e finendo a “Mezzogiorno in Movimento” di Cuzzocrea; mentre regna ancora confusione e incertezza su chi sarà il candidato della coalizione di “centro-destra” in quota Lega che andrà a sfidare il sindaco uscente del PD, Giuseppe Falcomatà.
Oltre al nome di Angela Marcianò, nelle ultime settimane sta circolando insistentemente in città quello di Antonino Minicuci, 66 anni, nato a Melito Porto Salvo attualmente segretario generale del comune di Genova e direttore generale della provincia di Reggio Calabria dal 2011 al 2017. Un burocrate “indipendente” senza tessera di partito, in passato vicino a Fratelli d’Italia della fascista Meloni.
A contattarlo per primi telefonicamente il vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti e l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi: “Abbiamo intenzione di rivendicare la candidatura a sindaco a Reggio Calabria. Sarebbe disponibile a essere il nostro candidato?” Invito declinato con un “No, grazie”.
La stessa risposta data quando gli era stato proposto di diventare vicepresidente della giunta regionale della Calabria.
Dietro i ripetuti rifiuti sembrerebbe nascondersi una certa delusione per la mancata candidatura a presidente della regione Calabria derivata dal fatto che in quella occasione spettava a Forza Italia scegliere chi candidare.
Il 22 giugno scorso il caporione fascioleghista nonché aspirante duce d’Italia Matteo Salvini, recatosi a Genova per un sopralluogo al cantiere del nuovo ponte progettato da Renzo Piano, ha avuto modo di incontrare personalmente Minicuci tentando così un nuovo assalto.
Non è un segreto, la campagna elettorale menzognera della Lega ruota attorno alla realizzazione di “importanti” infrastrutture, in particolare sulla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, opera condivisa dallo stesso Minicuci.
Insomma, pare che l’alto burocrate in quell’occasione abbia cambiato idea dichiarandosi disponibile ad accettare la nomina a sindaco, pur sollevando alcune richieste particolari, tra le quali uno stringente aiuto, in termini finanziari e non, per il comune dello Stretto su scala regionale e nazionale.
Le riserve sulla nomina del futuro candidato in quota Lega verranno sciolte a breve, ma a prescindere da questo considerando il clima di dissenso e di sfiducia nei confronti delle istituzioni borghesi presente in città, il principale avversario da battere alle elezioni comunali di Reggio Calabria, sarà l’astensionismo.
Noi marxisti-leninisti dobbiamo continuare a lavorare affinché esso venga concepito e utilizzato in modo cosciente: non come un non voto, ma come un voto dato al PMLI per il socialismo, contro il capitalismo.


8 luglio 2020