Intervento di Erne Guidi alla presentazione, in diretta streaming nazionale, della campagna delle sinistre di opposizione sulla petizione sulla sanità pubblica
Firmate la petizione Riconquistiamo il diritto alla salute
Il Fronte Unito è una necessità non più procrastinabile contro il capitalismo e più in generale per un'alternativa di società che per noi è il socialismo

Il 1° luglio, in diretta streaming nazionale, è stata presentata la campagna promossa dal Coordinamento delle sinistre di opposizione, a cui hanno aderito il PRC, Potere al popolo e Risorgimento socialista, “Riconquistiamo il diritto alla salute. Per una sanità pubblica, universale, laica, gratuita” con l’annessa petizione popolare.
La videoconferenza, durata oltre un’ora, ha visto gli interventi dei rappresentanti dei partiti e organizzazioni aderenti. Per il PMLI è intervenuto l’Incaricato per i rapporti con i partiti e movimenti della sinistra di opposizione, compagno Erne Guidi, con un forte e incisivo discorso che pubblichiamo qui di seguito, molto apprezzato anche dagli altri partecipanti. Erne indossava la maglietta rossa del PMLI. Alla parete alle sue spalle erano affissi tre manifesti del PMLI riguardanti: il Bicentenario della nascita di Marx, “Non siamo sulla stessa barca” e l'appoggio internazionalista alla lotta degli afroamericani.
La presentazione è stata sicuramente un successo, ha visto la partecipazione online di oltre 450 persone, mentre l’intero video ha in poche ore superato la soglia delle 2.500 visualizzazioni, a dimostrazione di quanto sia sentito il tema della sanità pubblica e quanto inizi a incuriosire ed interessare il fronte unito anticapitalista dei partiti con la bandiera rossa e la falce e il martello che man mano va costruendosi nel nostro Paese.
 
Care compagne, cari compagni,
amiche e amici collegati,
il Partito marxista-leninista italiano ha promosso insieme alle altre forze della sinistra di opposizione italiane questa campagna per una sanità pubblica. E lo ha fatto con un grande slancio fraterno, proletario e rivoluzionario, con spirito di classe, consapevole di venire incontro alle richieste generali della stragrande maggioranza del popolo italiano flagellato dalla pandemia, delle masse operaie, lavoratrici, pensionate e giovanili, nello specifico dei medici, degli infermieri, degli ausiliari, impegnati in prima linea. Conscio che oggi il fronte unito è una necessità non più procrastinabile della lotta di classe in Italia, contro il capitalismo e più in generale per un’alternativa di società che per noi si chiama socialismo.
Una pandemia che rappresenta il frutto amaro degli allevamenti intensivi di animali, della devastazione della natura, della perdita della biodiversità e della specie, della distruzione dell’habitat delle specie selvatiche, della deforestazione, dell’inquinamento dell’ambiente, dei mari e dell’aria, dei cambiamenti climatici, provocati dal capitalismo e dall’imperialismo. I governanti nostrani, sia di “centro-destra”, che di “centro-sinistra”, compresi gli ultimi due governi Conte non hanno fatto niente per prevenire e fronteggiare le emergenze sanitarie, se non distruggere il Sistema sanitario nazionale pubblico, spezzettandolo in ventuno regni autonomi a favore della sanità privata.
Tant’è che negli ultimi 30 anni sono stati dimezzati i posti letto negli ospedali e chiusi i presidi più piccoli distribuiti sul territorio. 37 miliardi di euro sono stati sottratti alla sanità pubblica negli ultimi 10 anni e ben 40 mila i posti letto che sono stati tagliati negli ultimi 15 anni. Complessivamente in queste condizioni 11 milioni di persone nel nostro Paese non sono nelle condizioni di accedere alle prestazioni sanitarie.
Con questa campagna unitaria, che ha una valenza e un significato storici perché a proporla sono pressoché tutte le forze dell’attuale sinistra di opposizione, cosa che non avveniva da innumerevoli anni, di cui la raccolta di firme a sostegno di una petizione popolare già partita non è che il primo passo, tutti noi gridiamo all’unisono per dire basta a questo scempio sanitario e sociale e reclamiamo una sanità adeguata ai nuovi scenari del XXI secolo. Per questo diciamo di voler riconquistare il diritto alla salute, battendoci per una sanità pubblica, universale, laica, gratuita.
Una parola d’ordine tanto semplice quanto diretta, che chiede un unico Servizio sanitario nazionale pubblico gestito dallo Stato al posto dell’attuale sistema di autonomie regionali con il suo volto antipopolare e criminale, come ha ben dimostrato l’”eccellenza” della Lombardia guidata dalla giunta Fontana durante questa pandemia.
Ciò significa che va rafforzato, sviluppato e rifinanziato il Sistema sanitario nazionale, colmato il divario sanitario tra il Nord e il Sud d’Italia, che vanno aboliti tutti i ticket e ogni forma di compartecipazione alla spesa da parte degli ammalati. Ciò significa abolire la regionalizzazione della sanità, nonché il sistema perverso del pubblico privato di sanità. Ciò significa più ospedali, più posti di terapia intensiva e sub intensiva, più medici, più infermieri, più personale sanitario.
Noi non vogliamo più vedere quelle scene raccapriccianti come durante il Covid. Per questo chiediamo una sanità pubblica che garantisca sicurezza e prevenzione antivirus adeguate nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università. Chiediamo dispositivi di protezione individuali nelle quantità necessarie e gratuiti, un piano di prevenzione di future pandemie, vaccino e medicine antivirus gratuiti per tutti.
Care compagne, cari compagni,
amiche e amici, che state ascoltando questa videoconferenza in streaming, siete da subito invitati a firmare e far firmare la nostra petizione, perché la salute del popolo italiano deve venire prima dei profitti della sanità privata e delle multinazionali farmaceutiche, a finanziare la campagna a seconda delle vostre possibilità, anche un euro a testa è benvenuto, prendere contatto con tutti gli altri promotori presenti sul vostro territorio per organizzare o partecipare alle iniziative locali, cercando ove possibile di allargare le interlocuzioni con i soggetti dell’associazionismo, del volontariato, sindacali e di movimento con cui avete rapporti e che potrebbero essere coinvolti sulle nostre comuni rivendicazioni.
Uniamo le nostre rosse bandiere con la falce e il martello e diamo tutto per la causa della sanità pubblica.
Grazie.

8 luglio 2020