“Scuderi ha fatto davvero un ottimo lavoro. È il politico italiano più ammirabile, più giusto se non proprio l'unico”

Apprezzo la coerenza, l'anticapitalismo e l'antifascismo del PMLI e farò domanda di ammissione al Partito

 

di Simone - sedicenne di Taranto
Il PMLI è sempre stato un Partito che ha fatto e fa tremare la borghesia italiana ma anch'esso ha dovuto e deve ancora fronteggiare alcuni problemi. Tra i problemi che ha citato il Segretario generale Scuderi c'è quello economico. Io penso che un partito d'avanguardia come il PMLI è normale che non abbia molte risorse finanziarie a causa della natura del Partito in sé. Un Partito d'avanguardia secondo la concezione marxista-leninista è un piccolo partito (ovviamente sostenuto dalle masse popolari e proletarie, altro punto che Scuderi è riuscito impeccabilmente a centrare). Ma in un mondo ancor più commercializzato dell'epoca di Lenin, dove tutto ora ha un prezzo (probabilmente un giorno pure l'aria), è difficile pensare a un paragone tra gli aiuti economici al grande Partito che diede luce all'Ottobre rosso. Ancor più se notiamo che la borghesia odierna è molto più astuta di allora e quindi cerca di oscurare ogni tipo di atteggiamento sovversivo, come ad esempio l'intervento pubblico del compagno Denis Branzanti sulla Rivoluzione d'Ottobre.
Da qui mi viene spontanea una riflessione. Qual è il senso di essere antifascisti e non anticapitalisti? Cos'è il fascismo? Siamo abituati a leggere di neo-ideologie ridicole come la socialdemocrazia, liberalismo sociale, socialismo liberale, ecc. Un altro sinonimo di queste parole? Fascismo. Ebbene sì, sia in teoria che in pratica, il fascismo (detto anche sansepolcrismo o per i più nostalgici ''nazionalsocialismo''), non è mai stato contro il liberalismo né contro la proprietà privata. Guarda caso, Churchill si scambiava lettere amichevoli con Mussolini ammirandolo, definendolo ''un grande''. Poi in seguito durante l'espansionismo italiano, Churchill aveva capito che Mussolini aveva perso fiducia nella mente degli altri politici stranieri e quindi si sarebbe ritrovato contro il mondo intero anche l'Inghilterra! La stessa cosa con Francisco Franco in Spagna, dove fu discriminato solo durante la guerra, mentre in seguito fino agli anni Sessanta veniva più che elogiato dai politici americani, inglesi, italiani e così via! Perciò che senso ha essere antifascisti se poi si è favorevoli al liberalismo?
Ritornando al PMLI, è difficile che lo Stato dia più spazio a noi (mi aggrego al “noi” perché come già detto mi piacerebbe entrare nel Partito e tesserarmi più in là col tempo) perché è un Partito realmente comunista.
L'unico vero Partito marxista-leninista che non ha mai ceduto all'oppio del revisionismo e dell'elettoralismo, a differenza di partiti come Il PCI, o il PC, che si ostinano a macchiare il buon nome del comunismo per occultare la propria essenza filoborghese e offuscare ancora una volta la mente dei proletari italiani. Come le accuse del “compagno” Centone che ha cercato in tutte le maniere di disprezzare l'unico vero Partito marxista-leninista italiano dicendo che non è un partito d'avanguardia, e che dovrebbe essere più aperto a nuovi orizzonti ideologici. Se c'è qualcosa che io personalmente apprezzo di più del PMLI è appunto la sua coerenza, la voglia di non piegarsi al capitalismo e vendere così il proletariato. Queste sono le cose che contano in un partito. E il PMLI ne è sicuramente l'esempio migliore.
Perciò, se Scuderi potesse leggere queste parole, vorrei dirgli che ha tutta la mia stima e che ha fatto davvero un ottimo lavoro. È il politico italiano più ammirabile, più giusto se non proprio l'unico. Ha mandato avanti un Partito vittima di propaganda negativa da tutti i fronti, persino da chi si definiva ''compagno'' e che allo stesso tempo illudeva il popolo.
Lunga vita ai grandi fondatori del PMLI, al PMLI, a tutti i compagni e le compagne e ai cinque Maestri Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao!

15 luglio 2020