Catania
In piazza per dire No all'inceneritore in località Coda Volpe e al raddoppio della mega-discarica di Lentini
Il PMLI con il cartello con la citazione di Engels sulla natura. Schembri rilancia le nostre rivendicazioni sulla corretta gestione del ciclo rifiuti

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Nel tardo pomeriggio di venerdì 3 luglio si è svolto in piazza Duomo a Catania, angolo via Etnea, un presidio di protesta indetto dalla Rete dei Comitati territoriali siciliani e del Comitato Territoriale Antudo Lentini per dire basta ai mega-impianti e a tutti i progetti inquinanti che minacciano il territorio.
Il partecipato e combattivo presidio era contro la realizzazione di un inceneritore progettato dalla Sicula Trasporti della famiglia Leonardi, in località Coda Volpe (Catania), e il raddoppio della mega discarica in località in Contrada di Grotte San Giorgio nel comune di Lentini, sempre di proprietà dei Leonardi, che porterà la capacità di abbancamento dei rifiuti a nove milioni di metri cubi, e vi hanno preso parte diverse delegazioni di abitanti del comune di Vaccarizzo e di Lentini, particolarmente coinvolte dall'impatto inquinante della già esistente discarica e dove si progetta di ammassare altre migliaia di tonnellate di rifiuti altamente inquinanti dagli ospedalieri ai radioattivi, con danni sulla salute degli abitanti e la deturpazione ambientale del territorio.
Tali progetti sono fortemente voluti dai Leonardi che sull'immondizia hanno costruito un vero e proprio impero tutt'altro che lecito tant'è che ora sotto inchiesta per corruzione e altro dal gip di Catania Stefano Montonero. Antonino Leonardi il re dei rifiuti, proprietario della discarica più grande della Sicilia, assieme al fratello Salvatore, è arrestato il 4 giugno scorso con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e traffico di rifiuti. Nell'operazione sono stati arrestati diversi collaboratori in un'operazione definita "Mazzetta sicula".
Gli organizzatori spiegano: "abbiamo scelto di realizzare presidio di protesta sotto il comune di Catania perché colpevole di aver sempre dato parere favorevole a progetti di morte nel nostro territorio; impianti sovradimensionati che servono solo al profitto di imprenditori senza scrupoli con il benestare di istituzioni che dovrebbero garantire la nostra sicurezza, ma che sono sempre ossequiosi e pronte a concedere autorizzazione che tolgono la parola ai comuni. Ma non scordiamo anche il ruolo di Arpa (agenzia regionale per la protezione dell'ambiente). E dell'ASL (azienda sanitaria locale), della sopraintendenza e di tutti i funzionari regionali che hanno permesso il gioco di questi imprenditori senza scrupoli. In un pomeriggio di lotta e di protesta unitaria contro le istituzioni complici a vari livelli del degrado di un territorio con danni alla salute degli abitanti e all'ambiente”. Gli organizzatori hanno sostenuto con determinazione: “continueremo a dire no all'inceneritore e a tutti gli impianti inquinanti. Diremo sì solamente alle politiche che mettono al centro gli interessi degli abitanti e dei loro territori. La questione di fondo è e rimane il modello di sviluppo dominante di tipo estrattivo e predatorio: un modello di sviluppo, basato sulla crescita illimitata del consumo di merci, di suolo, di acque, delle nostre vite; un modello di sviluppo che produce inquinamento, desertificazione e diffusione di malattie, come testimonia l'emergenza covid19. Cambiare Rotta è ormai indispensabile".
Al presidio indetto dal coordinamento No discarica Armicci e Bonvicino di Lentini, si sono uniti condividendo i motivi della lotta PMLI, PRC, PCI, PLC, Sinistra anticapitalista, Catania bene comune, associazioni varie e ambientalisti.
Tanti gli interventi di denuncia dell'emergenza rifiuti in Sicilia con accuse al governatore Nello Musumeci, al neopodestà di Catania Pogliese per i disservizi e le coperture a chi fa profitti con i rifiuti.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. Il compagno Sesto Schembri portava il cartello "con Engels per sempre contro il capitalismo per il socialismo. Engels: noi uomini non dominiamo la natura, le apparteniamo. Il capitalismo la saccheggia". Rilanciando un Engels ambientalista storico in piena armonia con il presidio. Distribuiti dal PMLI i volantini unitari con la petizione "Riconquistiamo il diritto alla salute (per una sanità pubblica, universale, laica, gratuita). Volantino fatto girare anche in rete con tanti consensi.
Schembri ha preso la parola nel dibattito durante il presidio, criticando il sistema economico politico in cui viviamo dove il profitto capitalista è una regola e che oltre allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, produce corruzione, e la vicenda dei Leonardi è dimostrazione provata. Ha parlato dei tagli dei finanziamenti pubblici alla sanità, alla scuola (in favore di quelle private), ampliando disagi e diseguaglianze e provocando l'immane disastro dell'emergenza coronavirus. E ha concluso rilanciando le rivendicazioni del PMLI: potenziare in mezzi e personale il servizio municipalizzato di nettezza urbana per la pulizia delle strade e per le altre esigenze ecologiche cittadine municipalizzare la raccolta rifiuti; chiusura di tutti gli inceneritori e trasporto dei rifiuti residui dal riciclaggio nelle discariche controllate che devono essere collocate lontano dai centri abitati e nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio, la lotta continua, contro le discariche illegali e lontano dei centri abitati in rispetto dell'ambiente e del paesaggio, e contro la costruzione dell'inceneritore.

15 luglio 2020