Lettere

 

Ho riscontrato nel PMLI le mie stesse ideologie e vorrei iscrivermi
Il motivo per cui vorrei iscrivermi è perché ho riscontrato nel PMLI le mie stesse ideologie, che fino ad oggi non avevo trovato in nessun partito. Inoltre essendo io un forte sostenitore, in particolar modo delle ideologie maoiste e staliniste, mi sono subito identificato con questo partito.
All'età di 13 anni trovai casualmente “Il Capitale” di Marx, da allora ho iniziato a interessarmi e a condividere il pensiero comunista. Crescendo mi sono iscritto alla Sinistra giovanile del mio paese. Questi però non rispecchiavano completamente la mia ideologia e quindi pian piano mi sono distaccato, avvicinandomi invece a Rifondazione comunista, ma ho subito compreso che anche quest'ultimo partito non era ideologicamente vicino al mio pensiero ed è stato sia una delusione che un fallimento politico, secondo il mio punto di vista.
Negli anni successivi ho continuato a lottare, nel mio piccolo nel mio paese, andando contro religioni, fascismo, mafia, borghesia e ogni tipo di sfruttamento.
Saverio - Putignano (Bari)
 

Voglio lottare col PMLI per il socialismo
Vorrei unirmi a voi e lottare per il raggiungimento del socialismo.
Conosco il PMLI da anni ma ho militato in altre organizzazioni comuniste e sociali ma ovviamente mi hanno deluso e mi piacerebbe avere un dialogo; anche se conosco la linea politica del Partito ritengo giusto iniziare un dialogo.
Mi piacerebbe approfondire e poter iniziare la militanza.
Siete presenti nella mia zona, avete altri compagni? Fatemi sapere.
Angelo - provincia di Ragusa
 

Engels e Marx, sempre insieme nella teoria e nella lotta, come Mao illuminano noi marxisti-leninisti di oggi
Che Marx ed Engels siano stati sempre concordi nel pensiero come nella lotta lo vediamo dagli aiuti che, con grande umiltà (si legga l'importante riquadro sulla modestia e l'umiltà di Engels, che declinava da sé i propri meriti, attribuendoli sempre e comunque a Marx su Il Bolscevico n. 27) lo dimostra il fatto che Engels abbia scritto molti testi insieme a Marx ("La sacra famiglia", "L'ideologia tedesca", "Il Manifesto del Partito Comunista"), per non dire delle innumerevoli prefazioni di Engels alle opere di Marx, che sono spiegazioni (ciò vale in particolare per "Il Capitale", che Engels ha spiegato e commentato anche per chi mastica poco di economia), ma anche per tutte le altre opere di Marx, compresa "La guerra civile in Francia".
A questo proposito, Marx conclude tale opera affermando: "Parigi operaia, con la sua Comune, sarà celebrata in eterno come l'araldo glorioso di una nuova società. I suoi martiri sono impressi nel grande cuore della classe operaia. I suoi sterminatori, la storia li ha già inchiodati alla gloria per sempre; né riusciranno a liberarla da essa tutte le preghiere dei loro preti " (Marx, op.cit., nel n. 27 de "Il Bolscevico"), dove Marx, riprendendo la valutazione della religione quale "oppio del popolo " (Marx, Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico, 1843). La religione come instrumentum regni, ossia come teoria illusoria in mano al potere, come già intuito da Machiavelli, Hobbes, nei quali pensatori, però, l'intuizione rimaneva tale, senza trarne alcuna conseguenza rivoluzionaria, anzi (in Hobbes, anzi, Stato assolutista e religione devono essere accettati come un male necessario, senza alcuna critica). Del resto i preti che in ogni modo difendevano lo status quo, anzi volevano, da buoni "reazionari", tornare alla condizione precedente (status quo ante) Marx l'aveva già vista nella reazione vandeana (regione del Nord della Francia, che si opponeva alla Rivoluzione francese).
La demistificazione della "religione", ma anche di ogni altra forma irrazionale (pensiamo allo spiritismo, molto diffuso nel 1800, tanto che lo praticava anche un grande scrittore come Victor Hugo) procede "implacabilmente" nelle grandi opere teoriche di Engels, ossia nella "Dialettica della natura" come nell'"Antiduhring". Ma già nel 1839, in un'opera giovanile, "Lettere dal Wuppertal", Engels, descrivendo la sua regione come la più triste della Germania, metteva in luce il chiaro rapporto, dialettico, tra alcolismo e fanatismo religioso. Eccone alcuni passi: "Tutte le osterie sono piene, soprattutto di sabato e di domenica, e alle undici di sera, quando esse chiudono, gli ubriachi ne fuoriescono e vanno a smaltire la sbornia nei fossati della strada pubblica... Ciò che queste persone non danno al misticismo, lo buttano nell'acquavite ".
Con la forza della sua prosa molto comprensibile e della sua parola parlata, altrettanto efficace, Engels ha sempre supportato e completato in modo endiadico (ossia "due in uno", due persone in una persona sola) il pensiero e le lotte di Marx, contrariamente a quanto avevano cercato di far credere anche vari sedicenti marxisti, in realtà infeudati al revisionismo. Ciò nelle lotte della Prima Internazionale, contro lo statalismo persino bismarckiano di Lassalle, contro lo spontaneismo piccolo-borghese di Proudhon, l'anarchismo di Bakunin, contro il "golpismo pseudorivoluzionario dei Blanquisti (si veda ancora una volta il testo pubblicato nel citato n. del Bolscevico, sempre a p. 7), contro ogni riformismo revisionista (sì, il revisionismo esisteva già all'epoca di Marx e Engels, purtroppo), ovviamente contro la reazione borghese e anche aristocratica in varie parti d'Europa (Germania e Italia, ma anche Inghilterra, zone nella quali l'aristocrazia era ancora forte).
Il pensiero ma anche la lotta di Marx ed Engels illumina noi marxisti-leninisti anche oggi quando, purtroppo, viviamo in una realtà in cui non sono ancora stati puniti mandanti e attentatori della strage di Piazza Fontana (dicembre 1969), della strage alla stazione di Bologna (agosto 1980), su quella di Ustica (cfr. p.10 del citato numero de "Il Bolscevico"), in cui i braccianti migranti sono orrendamente sfruttati (p. 4), per non dire d'altro, abbondantemente trattato dal nostro giornale.
Non posso non chiudere affermando che mi sono commosso leggendo le parole lucidissime del compagno sedicenne Simone. Sì, Mao non è morto, vive con e per noi, per le masse di tutto il mondo.
Eugen Galasso - Firenze
 

Successo della nostra petizione per la sanità pubblica
Nell'augurare buone vacanze a voi e a tutto il Partito, sempre continuiamo a seguire gli insegnamenti dei Maestri anche nel riposo annuale.
Con gioia vi informo che la nostra petizione per una sanità pubblica, rossa e socialista, sta avendo grande successo; con gioia abbiamo diffuso e fatto firmare la petizione a tanti, anche tra amici e conoscenti, che hanno condiviso e accettato la visione della sanità secondo le direttive del Partito. Anche in vacanza, la lotta per un'Italia unita, rossa e socialista. continua.
Con stima.
Ema - provincia di Napoli
 

Penso sempre ai Maestri e al PMLI e sostengo la causa
Spero che questa mia vi trovi in eccellente stato di forma. Questi mesi di confinamento non hanno intaccato le comunicazioni sempre molto chiare e puntuali.
In questi mesi di lockdown ho rafforzato l'aspetto teorico sintetizzando in una ventina di pagine di note “Critica dell'economia politica” precedente al Capitale che sto tentando di mettere su slides visto che avevo previsto un intervento, un contributo all'Université Marxiste ma purtroppo l'iniziativa è stata annullata e quindi avrò più tempo per approfondire la parte macroeconomica della teoria del valore del Maestro di Treviri.
Non manco e non trascuro gli altri grandi Maestri che sono continuo punto di riferimento, soprattutto il Grande Timoniere, punto più alto ed evoluzione del marxismo-leninismo. Purtroppo proprio a lui volevo rendere omaggio recandomi alla sua Commemorazione ma anche quest'anno ho dovuto cambiare tutti i programmi e dunque non potrò venire.
Ciononostante vorrei partecipare: spedendovi un piccolo ricordo che ho preso a Pechino uscendo dal mausoleo di Mao, pensando a voi del PMLI. Anche qualcosina che ho preso in un'altra occasione sempre pensando al PMLI.
Naturalmente non farò mancare il mio piccolo contributo per sostenere in maniera militante la causa.
Marcello - Francia

 

Sono uno studioso marxista-leninista e ammiratore di Stalin
Sono un militante e studioso marxista-leninista e ammiratore dell'opera di Giuseppe Stalin e pertanto sono interessato a conoscere il vostro punto di vista sul grande Georgiano.
Ecco perché sono a richiedervi “Stalin, la vita e l'opera”, scritto ed edito dal PMLI.
Erminio - provincia di Napoli

2 settembre 2020