Appello astensionista alle elettrici e agli elettori pugliesi

di Simone, simpatizzante diciassettenne tarantino del PMLI
 
A settembre, ci saranno le elezioni regionali anche in Puglia, ed essendo io orgogliosamente cittadino di questa meravigliosa regione, rivolgo un caloroso appello alle elettrici e agli elettori pugliesi.
Si deciderà se fare rimanere al potere Emiliano, sostenuto da una coacervo di partiti di tutti i tipi: partito democratico, liberali, sinistra alternativa, partito animalista, ecc., oppure sostituirlo con Fitto, l'altra faccia del capitalismo.
Partiti che dovrebbero rappresentare l'esatto opposto (liberali-trotzkisti) si uniscono e non fanno altro che confermare che le varianti del pensiero borghese sono tutte uguali. Socialdemocrazia, liberismo, fascismo e trotzkismo, oltre a revisionismo, “socialismo democratico”, ecc. Sono sempre pronti per unirsi contro il popolo e il proletariato per creare un capitalismo ancor più sfrenato, sotto il nome di “democrazia” (borghese) continuando ad illudere le masse popolari.
Fitto si ricandida nuovamente con il “centro-destra”, con il motto “lealtà e coerenza”, dove di coerenza non c'è niente e di lealtà c'è solo la sua obbedienza ai padroni.
Rifondazione, Risorgimento socialista e il PCI si uniscono con la lista “Lavoro, ambiente, Costituzione” promettendo (falsamente) di abbattere il caporalato, grave problema caro ai lavoratori pugliesi. Si guardano bene però di dire che vogliono abbattere il capitalismo e che sono per il socialismo.
Ci sono anche le liste di Italia Viva che si unisce con il partito repubblicano sotto il nome di “Italia in comune”. Non manca di certo il Movimento 5 Stelle.
“Chi votare?” è una frase che sbuca da ogni angolo delle città e paesini pugliesi. La risposta? Astenersi, ossia disertare le urne, annullare la scheda o lasciarla in bianco.
Le masse proletarie e popolari devono unirsi nel nome dell'astensionismo, per mostrare delegittimati le istituzioni rappresentative borghesi e i partiti che le sostengono. Inoltre devono creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo basate sulla democrazia diretta.
Tutti questi partiti borghesi hanno sempre promesso mari e fiumi, e alla fine la situazione economica e sociale pugliese è solamente collassata e caduta ancor più in basso.
Il caporalato e lo sfruttamento nei campi sono una realtà triste nella nostra regione, e donne, uomini e, ahinoi, anche bambini sono costretti a lavorare tutto il giorno, sottopagati o a volte nemmeno pagati.
È una vergogna che lo Stato non faccia nulla e che le mafie comandino nelle istituzioni, noi vogliamo giustizia sociale e chiediamo di non dare il voto al solito opportunista di turno.
La povertà assoluta riecheggia nelle città pugliesi, e nei paesini sembra di stare nel Medioevo. Dov'è la grande resurrezione tanto osannata dai politicanti borghesi?
La nostra regione è in uno stato di degrado perenne e che invece di migliorare con il tempo, diventa peggiore ogni giorno che passa.
Oltre alla povertà crescente, maggior controllo della mafia che gestisce una grande quantità di lavori chiedendo tangenti, minacce, omicidi, giri di prostituzione e spaccio di droga.
Alcune ragazze non riescono a permettersi gli studi, dato che i libri non sono gratuiti come dovrebbero essere ma sono molto cari e quindi si prostituiscono per poterli comprare. O i ragazzi, che vanno a lavorare nei campi per potersi guadagnare qualche soldo, come il sottoscritto.
Proletari, masse popolari pugliesi, uomini e donne, non votate i partiti del capitalismo, astenetevi!
Non vi fate ingannare da chi si dice comunista, l'unico partito comunista serio italiano è il PMLI, e se lo volete votare, allora astenetevi, che oltre a votare il PMLI votate anche per il socialismo e il potere politico del proletariato!

2 settembre 2020