Tutto il PMLI stretto a Mao. Monica Martenghi, molto applaudita, invita i militanti e simpatizzanti del PMLI a ispirarsi agli insegnamenti di Mao
Urgo dà tutti gli elementi per capire e applicare gli insegnamenti di Mao
Importanti interventi delle nuove Organizzazioni della provincia di Reggio Calabria, di Campobasso e di Nola. Quella di Putignano (Bari), non presente per motivi economici, ha inviato un impegnativo messaggio. Ricordati Melandri, Quibian e le vittime del coronavirus
Grandi apprezzamenti di due compagni americani, di un filippino e di un membro del FGC di Cagliari al PMLI e a scuderi

Superando anche le nuove difficoltà organizzative dettate dalle stringenti regole sanitarie per il coronavirus, il PMLI ha ricordato degnamente e con successo Mao nel 44° anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 9 settembre 1976, con la pubblica e militante Commemorazione del grande Maestro del proletariato internazionale che, su iniziativa del Comitato centrale del Partito, si è tenuta domenica 13 settembre a Firenze, nella Sala delle ex Leopoldine in Piazza Tasso, nel quartiere popolare di San Frediano dove il Partito ha le sue storiche radici.
Ogni Commemorazione di Mao è un evento politico speciale, un appuntamento militante che mobilita tutto il Partito, dai dirigenti, alle istanze di base fino ai simpatizzanti attivi, a fare uno sforzo straordinario per arricchire e proiettare in avanti la linea politica, strategica e tattica del PMLI, così da armarlo e attrezzarlo al meglio di fronte alle sfide che si aprono con la nuova stagione politica.
Uno sforzo quanto mai necessario oggi, per chiarire al proletariato e alle masse lavoratrici e popolari la situazione attuale, caratterizzata da una delle più devastanti crisi, a livello sanitario, economico e sociale, che l'Italia abbia mai attraversato dal dopoguerra ad oggi. E per chiarire anche, a dispetto della propaganda del governo del dittatore antivirus Conte, che non siamo tutti nella stessa barca, che le barche sono due e distinte, quella delle forze del capitalismo e quella delle forze anticapitaliste, che la lotta di classe continua e deve continuare anche con la pandemia, e che il destino della barca del proletariato non può che essere quello di affondare la barca del capitalismo e approdare al socialismo.
 

La rossa accoglienza
Anche quest'anno il tema scelto per la commemorazione era di grande attualità e respiro strategico, “Gli insegnamenti di Mao sulla cultura del proletariato, sui marxisti-leninisti e sulla lotta per il socialismo”, brillantemente trattato a nome del Comitato centrale del PMLI dal compagno Angelo Urgo, che ha dato al Partito tutti gli elementi utili e indispensabili per capire a applicare gli insegnamenti di Mao alla situazione attuale e i nostri compiti. Risultato a cui hanno contribuito in maniera determinante anche l'importante discorso di saluto della compagna Monica Martenghi, i preziosi interventi di saluto dei delegati delle Istanze di base e dei simpatizzanti attivi del PMLI, in particolare delle nuove Organizzazioni, e i calorosi interventi di incitamento e di commento del Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi.
Ad accogliere i partecipanti, provenienti da ogni parte d'Italia, era la splendida Sala rossa addobbata con grande cura dalle commissioni di Organizzazione e di Stampa e propaganda del CC del PMLI, dal Comitato provinciale di Firenze, dalla cellula Nerina “Lucia” Paoletti di Firenze e da simpatizzanti attivi del Partito. In fondo alla Sala risaltava il rosso tavolo della Presidenza, dietro al quale campeggiava il bel pannello con il tema della Commemorazione scritto a grandi caratteri, affiancato dall'immagine di Mao sorridente che ispira le masse popolari di tutti i Paesi armate delle sue opere e degli altri grandi Maestri del proletariato internazionale. Dietro e i lati del tavolo e del podio per gli oratori, quattro gruppi di bandiere del PMLI e dei Maestri completavano la scenografia della presidenza.
I muri perimetrali della Sala erano ravvivati da altre bandiere e da diversi manifesti del PMLI, tra cui quello ufficiale della Commemorazione, quelli elettorali per il No al referendum sul taglio mussoliniano dei parlamentari e per l'astensione alle elezioni regionali e comunali, quello con l'invito a firmare la petizione per riconquistare il diritto alla salute, il manifesto “Non siamo sulla stessa barca” e quello per il proselitismo. Vicino all'ingresso, ad accogliere gli intervenuti, un tavolo rosso con i libri, gli opuscoli, gli audiovisivi, le spille e altro materiale di propaganda del Partito. Un sottofondo musicale di canzoni popolari e partigiane e degli inni del Partito completava il clima di calda accoglienza dei partecipanti.
Agli intervenuti, tutti dotati della prescritta mascherina, veniva misurata la temperatura ed erano invitati ad usare l'apposito gel disinfettante per le mani. Nella Sala le presenze erano limitate a 44 persone per rispettare il prescritto distanziamento, dando la precedenza alle compagne e ai compagni venuti da lontano. Gli altri partecipanti hanno dovuto restare all'esterno. Il compagno Giovanni Scuderi, facendo subito dimenticare le nuove difficoltà rispetto alle Commemorazioni precedenti, è stato come sempre sollecito e infaticabile, pur rispettando le necessarie regole di precauzione, nel voler salutare personalmente tutti i delegati e i simpatizzanti via via che arrivavano, contribuendo ad animare e riscaldare il clima di fraternizzazione che si è subito creato nella Sala, e rivolgendo a tutti parole di affetto e incitamento, e da tutti ricambiato con altrettanto affetto e calore.
 

Il saluto di Monica Martenghi
Puntualmente alle ore10, sulle note de “L'Internazionale”, i compagni dirigenti hanno preso posto al tavolo della presidenza, per necessità di distanziamento limitata a soli cinque compagni: il Segretario generale, affiancato dal compagno Urgo e dalla compagna Monica Martenghi, e alle estremità del tavolo i compagni Mino Pasca, Portavoce del PMLI e de “Il Bolscevico”, e il compagno Dario Granito, Responsabile della Commissione di organizzazione del CC del PMLI. Monica Martenghi, Direttrice responsabile de “Il Bolscevico” e Responsabile della Commissione donne del CC del PMLI, a nome del Comitato centrale del Partito ha aperto la Commemorazione per dare il benvenuto ai partecipanti e ha pronunciato un importante e applauditissimo discorso, pubblicato integralmente su questo numero del giornale.
La compagna ha esordito ricordando le oltre 35 mila vittime del coronavirus, ma anche “del capitalismo e dei suoi governanti centrali, regionali e comunali che in questi ultimi trenta anni hanno distrutto la sanità pubblica”, invitando i partecipanti ad osservare un minuto di silenzio. Ha poi ricordato i compagni deceduti che hanno dato la loro vita alla causa del PMLI, del proletariato e del socialismo: Lucia, alias Nerina Paoletti; Battista Bruni, alias Tino; Cirano Biancalani; Angelo Cimmino; Vincenzo Falzarano; Giuseppe Lepore; Marco Marchi; Ferruccio Panico; Ferdinando Puglia; Lorenzo Santoro; Fabio Zannelli; Salvatore Zunica e Franco Melandri.
A quest'ultimo compagno, essendo deceduto dopo la precedente Commemorazione, Martenghi ha tributato un toccante ricordo, tracciandone la biografia politica e mettendone in luce la grande umiltà, generosità e dedizione al PMLI e alla causa del socialismo: “Compagno Melandri, tu continuerai a combattere con noi per sempre, incoraggiandoci ad andare fino in fondo sulla via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista”, ha detto la compagna tra gli applausi commossi della Sala, che subito dopo ha osservato un minuto di silenzio in suo onore, rispondendo al termine col grido “presente!” e a pugno chiuso al suo nome pronunciato forte da Martenghi.
La compagna ha poi ricordato il compagno panamense Quibian Gaytan, anch'egli scomparso dopo la precedente Commemorazione, definendo la sua scomparsa “una grave perdita per il PC(ML)P, il PMLI, i marxisti-leninisti dell'America Latina e di tutto il mondo”: “Questo grande e stimato compagno, questo esemplare marxista-leninista, antirevisionista e internazionalista proletario, questo sostenitore appassionato del PMLI e de “Il Bolscevico”, non c'è più fisicamente ma spiritualmente sarà per sempre nella mente, nel cuore e nell'azione dei marxisti-leninisti italiani con i quali era in perfetta sintonia”, ha detto la compagna dopo averne tracciato con parole commosse la figura umana e politica, e anche in suo onore le compagne e i compagni hanno tributato un minuto di silenzio in piedi e il grido “presente!” a pugno chiuso.
Successivamente Martenghi ha ringraziato tutti i presenti, e in particolare chi era venuto da molto lontano sopportando disagevoli e costosi viaggi; le compagne e i compagni, militanti e simpatizzanti del PMLI, che insieme alle Commissioni centrali e al Comitato provinciale di Firenze hanno permesso la realizzazione della manifestazione; chi non aveva potuto venire ma aveva inviato un messaggio di saluto; le compagne e i compagni che durante il lockdown hanno permesso a “Il Bolscevico” e al sito del Partito di continuare ad essere aggiornati; e ha stigmatizzato il vergognoso silenzio stampa che anche stavolta i media servi del capitalismo hanno osservato sulla Commemorazione.
Un saluto particolare ha inviato alle nuove istanze nate dopo la precedente Commemorazione, le organizzazioni di Reggio Calabria, Campobasso, Nola (Napoli) e Putignano (Bari), ai due “valorosi e coraggiosi compagni americani” che hanno inviato calorosi messaggi pieni di elogi al PMLI e al Segretario generale, e al compagno filippino che nel suo messaggio ha definito “splendido” il discorso di Scuderi “Da Marx a Mao”.
 

La presentazione di Urgo e il discorso di Martenghi
Martenghi ha poi presentato il compagno Angelo Urgo, Segretario della cellula Mao di Milano e responsabile del Comitato lombardo del PMLI, tracciandone la biografia politica e mettendone in luce alcuni dei suoi principali contributi al Partito in Lombardia e a livello centrale. Ricordando che in un rapportino del 1995 il compagno rimpiangeva di non aver ancora potuto partecipare ad una Commemorazione pubblica del PMLI, la compagna ha così concluso tra gli applausi: “Ebbene, oggi eccolo qua, non solo come partecipante, ma addirittura come oratore, a nome del CC del PMLI, della commemorazione di Mao. Un bell'esempio per i giovani e giovanissimi che si sono avvicinati al Partito e che non sono riusciti ad essere oggi qui con noi. Ne ha fatta di strada”!
Martenghi ha quindi svolto l'ultima parte del suo sintetico ma intenso discorso introduttivo, sottolineato ripetutamente dagli applausi calorosi della Sala e da esclamazioni di “brava, brava!” da parte del Segretario generale, denunciando con forza il governo del dittatore antivirus Conte come “il nemico principale del proletariato che bisogna combattere senza tregua fino ad abbatterlo. Come andranno combattuti e abbattuti i governi successivi, qualsiasi siano le loro formule e composizione e qualsiasi sia il premier – Draghi o l’aspirante duce d’Italia Salvini”. E ha invitato a non farsi illudere dalle briciole da esso concesse alle masse lavoratrici e popolari, ma a soffiare sul fuoco “perché l'autunno sia veramente caldo e che divampi la lotta di classe”.
Ribadendo l'indicazione del compagno Scuderi che non siamo sulla stessa barca e incitando a respingere il “Grande patto per l'Italia” lanciato dal presidente di Confindustria Bonomi, la compagna ha incitato anche a convincere le elettrici e gli elettori a votare No al referendum sul taglio dei parlamentari, e in questo quadro ha espresso la solidarietà di tutto il Partito ai compagni Gianni Vuoso e Luigi Prodromo, identificati provocatoriamente dai carabinieri a Ischia mentre diffondevano il volantino del PMLI sul referendum. Infine, accompagnata da ininterrotti e scroscianti applausi, Martenghi ha concluso invitando a prendere esempio da Mao per dare un senso proletario rivoluzionario e marxista-leninista alla nostra vita, mettendo al primo posto la lotta di classe e gli interessi del Partito, del proletariato e della causa del socialismo. Il lancio delle parole d'ordine, ripetute due volte dai presenti a pugno chiuso, “Mao, Mao, Mao” e “PMLI, PMLI, PMLI”, senza soluzione di continuità con i calorosi applausi tributati alla compagna, ha chiuso degnamente il suo importante discorso.
 

I calorosi messaggi al PMLI e a Scuderi
Subito dopo Martenghi ha annunciato che una delegazione si accingeva ad andare a deporre l'omaggio floreale del Partito alla lapide dedicata ai martiri di Piazza Tasso trucidati dai fascisti repubblichini il 17 luglio 1944, invitando i presenti a salutarla con un applauso. Ha poi espresso il rammarico del Partito per il disagio di dover assistere in piedi o all'esterno della Sala a causa delle misure antivirus imposte dal Quartiere 1 di Firenze, comunicate solo cinque giorni prima, e ha dato notizia di un calorosissimo messaggio di saluto inviato dai compagni Vittorio Vaggelli e Maria Maltesi, cofondatori del PMLI, assenti per la prima volta dopo 44 anni a causa di un importante day hospital. I due preziosi compagni sono stati salutati con un affettuoso applauso.
Prima di dare la parola ai delegati delle istanze di base selezionate dalla Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI, tenuti presenti i contenuti, le necessità del momento del Partito e la rappresentatività e non prendendo in considerazione i saluti arrivati dopo la scadenza del termine - interventi purtroppo necessariamente limitati nel numero di nove e nella durata di due minuti ciascuno a causa del poco tempo a disposizione - la compagna ha letto, ringraziandole, nell'ordine: la lista delle Istanze di base del Partito a cui non è stato possibile dare la parola per mancanza di tempo; la lista delle istanze di base del Partito assenti per motivi di salute, professionali o economici e che hanno inviato un messaggio di saluto. Tra questi anche quello che avrebbe dovuto leggere alla Commemorazione il compagno operaio Andrea Bartoli, di Borgo San Lorenzo (Fi), purtroppo assente per la scomparsa del padre avvenuta la mattina stessa. Il compagno Scuderi gli ha inviato a nome di tutti le condoglianze per la dolorosa perdita.
Seguivano poi la lista dei simpatizzanti e degli amici del PMLI che hanno inviato un messaggio di saluto e che non erano presenti e la lista dei simpatizzanti e degli amici del Partito che erano presenti. Tra i simpatizzanti non presenti un ringraziamento molto sentito è stato inviato al compagno Mattia del Fronte della Gioventù Comunista di Cagliari, per il suo caloroso saluto che esalta i meriti del PMLI. Cogliendo l'occasione il Segretario generale ha detto: “Viva i compagni sinceramente comunisti ovunque attualmente siano collocati. Auguri compagni, lavoriamo insieme per la comune causa del socialismo”.
Chiudeva l'elenco la lista dei compagni esteri che hanno inviato un messaggio di saluto e che non erano presenti, tra cui quello di un compagno filippino pieno di elogi per il PMLI e Scuderi, citato anche nel discorso da Urgo. La compagna ha poi letto brani degli importanti messaggi di due valorosi ed esemplari compagni americani “che operano con grande coraggio e spirito di sacrificio negli Stati Uniti sotto la dittatura fascista e razzista di Trump”. Messaggi pieni di entusiasmo e ammirazione per il PMLI e il compagno Giovanni Scuderi, che ha così voluto ricambiare il loro caloroso spirito internazionalista: “Viva i compagni marxisti-leninisti americani e filippini, viva i compagni marxisti-leninisti di tutto il mondo”! Per ognuna delle suddette liste la compagna ha proposto un applauso, informando che tutti i saluti, letti e non letti, sarebbero stati pubblicati su questo numero de “Il Bolscevico”.
 

Il saluto delle istanze di base e dei simpatizzanti
Sono quindi iniziati gli interventi dei nove delegati di base e un simpatizzante per il saluto alla Commemorazione. Tutti gli interventi sono riusciti ad esprimere in maniera militante e corale la compattezza di tutto il Partito attorno a Mao e la sua risolutezza a mettere in pratica i suoi insegnamenti nella lotta di classe. Ciascun intervento, ascoltato con grande attenzione e applaudito calorosamente alla sua conclusione, ha centrato esattamente il tema della manifestazione, cercando di dare un contributo generale ma al tempo stesso, pur nella ristrettezza del tempo a disposizione, si è sforzato anche di offrire un contributo radicato nella vita concreta della propria istanza. In ciò si sono ammirevolmente prodigati i rappresentanti delle nuove Organizzazioni del PMLI nate in questo ultimo anno politico: le Organizzazioni della provincia di Reggio Calabria, che ha aperto gli interventi, di Nola, di Campobasso, che li ha chiusi, e di Putignano (Bari). Quest'ultima, non presente per motivi economici, ha inviato un importante messaggio.
Questo duplice sforzo è emerso fin dal primo importante saluto, quello del compagno Francesco Monti, rappresentante dell'Organizzazione della provincia di Reggio Calabria, che ha invitato a stringersi intorno a Mao e applicarlo, acquisendo la sua concezione proletaria del mondo, che nel concreto della situazione attuale significa calarsi nella lotta astensionista per le elezioni comunali di Reggio, per far sì che il voto astensionista non resti un semplice voto di protesta ma diventi un voto consapevole dato al PMLI e al socialismo.
Lo stesso ha fatto il rappresentante dell'Organizzazione di Nola, compagno Vincenzo Napolitano, che ha messo l'accento sull'esaurirsi della cultura di classe in Italia per colpa del revisionismo e sulla necessità, seguendo la strada indicata da Mao per combattere la cultura borghese con la cultura proletaria, di combattere in questo momento contro le illusioni elettorali, parlamentari e pacifiste e contro il revisionismo dei partiti falso comunisti.
Il rappresentante dell'Organizzazione di Campobasso, compagno Giovanni Colagiovanni, a sua volta ha esortato, imparando dall'esempio di Mao, a non lasciarsi mai andare al pessimismo, come il grande Maestro del proletariato internazionale ha dimostrato affrontando difficoltà ben più gravi delle nostre. E paragonando il PMLI a una scuola, che per funzionare bene deve essere guidata dagli elementi più attivi e capaci, ha incitato a diffonderla con umiltà e tenacia in tutte le città. Centratissimo e molto applaudito il saluto del compagno Alberto Signifredi, simpatizzante di Parma del PMLI.
Non possiamo per ragioni di spazio dare conto di tutti gli importanti interventi, tutti del resto pubblicati integralmente su questo numero de “Il Bolscevico”. Ma va sottolineato che tutti, variamente e in maniera corale, hanno messo in risalto la necessità di imparare e applicare i preziosi insegnamenti di Mao sulla cultura proletaria e la cultura borghese, di cambiare noi stessi per cambiare il mondo, di praticare nel concreto la lotta di classe e stando tra le masse, di far rivivere nel proletariato e tra le masse l'ideale del socialismo, di dare al PMLI un corpo da gigante rosso, di impegnarsi assiduamente nella lotta per far vincere il No al referendum sul taglio dei parlamentari e far avanzare l'astensionismo alle elezioni regionali e comunali.
 

Il discorso di Angelo Urgo
Alla fine degli interventi di saluto la compagna Martenghi ha dato la parola al compagno Urgo per il suo discorso commemorativo tenuto a nome del CC del PMLI, informando i presenti che per stare nei tempi previsti ne avrebbe letta una versione ridotta, invitando a leggere la versione integrale pubblicata su questo numero de “Il Bolscevico” e sul sito del Partito.
Il compagno Urgo ha quindi preso la parola per tenere il suo importante ed educativo discorso commemorativo, trattando con profondità e rigore marxisti-leninisti i tre campi in cui spaziava il tema di quest'anno – la cultura del proletariato, i marxisti-leninisti e la lotta per il socialismo – restando sempre saldamente ancorato all'esempio e agli insegnamenti di Mao, attraverso costanti e appropriate citazioni dalle sue opere, non tralasciando quelle degli altri Maestri del proletariato e del compagno Giovanni Scuderi.
Urgo ha descritto, difeso ed esaltato, alla luce degli insegnamenti di Mao sulle “due scuole”, la cultura proletaria e le sue caratteristiche, opposte e antagoniste a quelle della cultura borghese, ribadendo i capisaldi della cultura del proletariato, la lotta di classe e la strenua opposizione al sistema capitalista: “Per combatterlo e distruggerlo”, ha precisato con forza suscitando l'applauso entusiasta dei presenti. In questo quadro ha esaltato la classe operaia e ribadito la necessità che si riappropri della propria cultura, cancellata gradualmente dall'opera nefasta del revisionismo e del riformismo, riarmandola con la concezione proletaria del mondo che è un nostro imprescindibile compito. A questo scopo ha esortato ogni membro del PMLI a cambiare la propria concezione del mondo acquisendo la cultura proletaria e marxista-leninista, senza la quale ricadiamo inevitabilmente sotto l'influenza di quella borghese. E per trasformare la nostra concezione del mondo – ha sottolineato il compagno tra gli applausi della Sala – “non c'è altro modo che leggere e studiare le opere dei Maestri del proletariato sul materialismo dialettico e storico e applicarle nella vita del Partito, nei rapporti con le masse e i nostri alleati e nella lotta di classe”.
Sottolineando che “occorre consolidare ed elevare la propria concezione del mondo attraverso un sistematico e appassionato studio del marxismo-leninismo-pensiero di Mao”, il compagno ha aggiunto che tutti i membri del Partito, ad ogni livello, devono studiare, facendo “duri sforzi” secondo gli insegnamenti di Mao, specialmente i compagni impegnati nei fronti culturale e giornalistico, affinché il PMLI sia all'altezza dei suoi compiti. Urgo ha messo altresì in rilievo che il primo e più importante mezzo per la divulgazione della nostra cultura proletaria e linea politica siamo noi stessi, nel radicarci tra le masse, nei luoghi di lavoro, di studio e di vita e con l'esempio della nostra coerenza tra quel che diciamo e quel che facciamo.
Cosa fondamentale, questa, per il lavoro di fronte unito, come la nostra partecipazione al Coordinamento unitario delle sinistre di opposizione: un'iniziativa “inedita e storica”, ha detto il compagno suscitando l'applauso dei presenti, a cui si è aggiunto il commento di Scuderi “Viva l'unità dei partiti con la bandiera rossa e la falce e martello!”. Iniziativa che però per noi deve sfociare necessariamente in un unico movimento sindacale rivendicativo e di classe. La situazione politica e sindacale odierna richiede lo scioglimento di tutti i sindacati attuali e la costituzione di “un unico sindacato basato sulla democrazia diretta e sul potere sindacale e contrattuale delle assemblee dei lavoratori e dei pensionati”, ha aggiunto Urgo accompagnato dagli applausi scroscianti dei presenti.
Urgo ha poi svolto una serrata denuncia delle responsabilità dei governi centrale e locali nell'emergenza sanitaria, chiedendo con forza le dimissioni del presidente della Lombardia Fontana e delle sua giunta fascioleghista, denunciando i pieni poteri assunti dal dittatore antivirus Conte e i vari piani di rilancio dell'economia che mettono sempre al centro le imprese e non i lavoratori. A questo proposito ha rivendicato invece le tre priorità di sanità, scuola e Mezzogiorno, un forte piano di investimenti pubblici per l'occupazione, la nazionalizzazione dell'Ilva di Taranto, il blocco permanente dei licenziamenti, la cassa integrazione a salario pieno e il diritto alla sicurezza nelle scuole. In questo quadro, mentre auspichiamo una manifestazione nazionale contro il governo promossa dalle sinistre di opposizione, ha lanciato la proposta di uno sciopero generale di otto ore con manifestazione a Roma indetto da tutti i sindacati, confederali e non, con la parola d'ordine: “Il lavoro prima di tutto”. Proposta salutata con un caloroso applauso del pubblico e di Scuderi, che ha esclamato “Viva lo sciopero generale”!
Dopo aver ribadito e spiegato il concetto espresso da Scuderi che non siamo sulla stessa barca e che non bisogna mai mettere da parte la lotta di classe, avviandosi alle conclusioni Urgo ha detto che il socialismo finirà inevitabilmente per sostituire il sistema capitalista, poiché è una legge oggettiva della storia, e ha rivolto un caloroso invito a tutti i sinceri comunisti a non restare nel frattempo con le mani in mano, ma ad impugnare la zappa, seguendo l'esempio di Yu Kung in un famoso apologo di Mao, per spianare, insieme al proletariato e al PMLI, le due montagne della dittatura della borghesia e del capitalismo. Ed ha chiuso, tra gli scroscianti e ininterrotti applausi dei partecipati in piedi, con questo magistrale invito che ben sintetizza lo spirito del suo discorso: “Studiamo con impegno, allo scopo di applicarlo, il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e diffondiamolo tra il proletariato e le larghe masse popolari, specie giovanili”.
 
Le conclusioni della manifestazione
Al termine del bel discorso di Urgo, mentre le compagne e i compagni gli tributavano un lungo, affettuoso e meritato applauso, il Segretario generale si è complimentato calorosamente con lui per aver superato brillantemente la prova di tenere per la sua prima volta il discorso commemorativo e per il grande contributo personale dato a tutto il Partito. Se nelle prossime settimane tutte le istanze del partito sapranno studiare, discutere, approfondire e applicare questo importante ed educativo documento, che fornisce tutti gli elementi per capire e applicare gli insegnamenti di Mao, tutto il PMLI sarà più armato e attrezzato per affrontare al meglio le battaglie di classe del nuovo anno politico che già si preannunciano, e ciò farà fare un deciso passo avanti al processo per diventare un gigante rosso anche nel corpo.
Dopo il lancio delle parole d'ordine, “Mao,Mao, Mao” e “PMLI, PMLI, PMLI”, scandite ciascuna due volte, tutti i partecipanti in piedi e a pugno chiuso ha intonato in coro i tre Inni del Partito: “L'Internazionale”, “Bandiera Rossa” e “Il Sole Rosso”. Seguiti subito dopo dalle parole d'ordine del Partito, di cui la prima è stata coniata per la situazione attuale e che, come annunciato da Scuderi e da Martenghi, sarà portata senz'altro anche nelle piazze: “Dittatura antivirus, non ne possiamo più. Governo Conte buttiamolo giù!”; “Sempre sulla via dell'Ottobre, verso l'Italia unita, rossa e socialista!”; “Viva Marx, viva Engels, viva Lenin, viva Stalin, viva Mao Zedong!”; “Coi Maestri e il PMLI vinceremo!”.
La compagna Martenghi, nel dichiarare la Commemorazione di Mao del 2020 vittoriosamente conclusa, ha ringraziato tutti i partecipanti, e in particolare tutti coloro che hanno versato dei contributi economici, anche durante la Commemorazione, che “per noi – ha detto - sono come il pane, l'acqua e l'aria. Siamo commossi e grati per questa premura verso le necessità finanziarie del nostro amato Partito”. Ha invitato tutti i simpatizzanti e gli amici presenti a inviare a “Il Bolscevico” le loro impressioni sulla Commemorazione, e ha augurato a tutti buona salute e un buon ritorno a casa.
Il compagno Scuderi ha rivolto ai partecipanti, tra cui molti in procinto di intraprendere lunghi e faticosi viaggi di ritorno, un breve saluto, con queste affettuose parole: “Bravi, bravi, grazie. Auguri, auguri. Specialmente alla nuove Organizzazioni e ai nuovi compagni e ai nuovi simpatizzanti. Grazie di tutto alle compagne e ai compagni che ci hanno assistito, anche sul piano sanitario, che è un evento storico per il Partito. Auguri, buon ritorno a casa e buona salute”.


16 settembre 2020