Estratti della domanda di ammissione al PMLI dell'operaio disoccupato Saverio Petruzzi
"Il PMLI è un grande Partito. Mai sono stato attratto come dal PMLI"
"Porterò avanti il pensiero di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao. E non cadrò nelle mani del nemico borghese e fascista"
 
Un determinato operaio disoccupato alza la bandiera del PMLI a Putignano (Bari)

Le masse pugliesi ci hanno regalato un altro dei suoi figli migliori, il compagno Saverio Petruzzi, un determinato operaio agricolo disoccupato di Putignano in provincia di Bari.
Qui di seguito pubblichiamo estratti della sua domanda di ammissione al PMLI, approvata dalla Commissione per il lavoro di Organizzazione del CC del PMLI il 12 settembre, alla vigilia della Commemorazione di Mao.
Da quando ha preso contatto col Centro del Partito, il 12 agosto scorso, chiedendo cosa doveva fare per iscriversi al PMLI, rapidamente ha terminato la procedura dell'ammissione al Partito in un crescendo di entusiasmo rivoluzionario per aver finalmente trovato in Internet il partito che "avesse il suo stesso pensiero politico". Ed è talmente felice di questa scoperta che nella sua domanda di ammissione ha scritto: "Mai sono stato attratto come dal PMLI".
Da come si sta comportando, il compagno Saverio Petruzzi dimostra di essere sincero, leale, disciplinato, centralizzato, attivo, propositivo con una gran voglia di imparare a essere un buon militante del PMLI.
Dal 1998, all'età di 12 anni, ha cominciato a leggere le opere di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao. Ammira particolarmente Stalin di cui ha affisso in casa un ritratto. Nei suoi propositi di impegno politico, ha scritto: "porterò avanti il pensiero di Mao". Segno evidente che ha capito che senza teoria rivoluzionaria non si può fare lavoro rivoluzionario e trasformare la propria concezione del mondo in senso proletario rivoluzionario.
L'esperienza politica e organizzativa che ha alle spalle, prima come Sinistra giovanile e poi con Rifondazione comunista, gli servirà per tenere lontano da sé e dal Partito il revisionismo, il riformismo e il parlamentarismo.
Attualmente è disoccupato, anche perché uno dei suoi ex datori di lavoro ha cercato di bruciargli il terreno mettendo in giro delle voci infamanti per discreditarlo come operaio.
Non avrà quindi vita facile il compagno Saverio, al quale esprimiamo la nostra piena solidarietà di Partito e di classe e il nostro più caloroso benvenuto nelle file del PMLI e tra i corrispondenti de "Il Bolscevico". Troverà tante porte sbarrate, specie ora che con determinazione ha osato alzare la bandiera del PMLI a Putignano. Ne è consapevole, ma ha dichiarato: "non cadrò mai nelle mani del nemico borghese e fascista".
Ce la farà a mantenere questo impegno? Con l'aiuto del Partito, verso il quale egli nutre massima fiducia, definendolo "un grande Partito", dovrebbe farcela.
Certo è che la militanza marxista-leninista è quanto di più impegnativo possa esserci sul piano politico e sociale. La possono onorare solo chi ha la stoffa dei grandi Maestri del proletariato internazionale e dei fondatori del PMLI ancora fedeli alla causa.
Comunque sia, come ha scritto il compagno Giovanni Scuderi nell'Editoriale "Coronavirus e il futuro dell'Italia", "non c'è cosa più bella, più utile, più rivoluzionaria, più affascinante che servire con tutto il cuore il popolo e lavorare per il trionfo della nobile causa del socialismo".
Chi ne è convinto prenda esempio dal compagno Saverio Petruzzi, rompa ogni indugio e si faccia avanti, come militante o simpatizzante attivo del PMLI. Quanti più siamo, tanto più male possiamo fare alla classe dominante borghese, al capitalismo, e tanto più velocemente potremo procedere sulla via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista.


Verso i 12 anni ho letto per puro caso "Il Capitale" e mi sono interessato al comunismo. Ho letto anche opere di Lenin, nel frattempo mi sono avvicinato alla Sinistra giovanile per qualche anno, ma non era quello che volevo e non rappresentava la mia ideologia.
Poi ho letto opere di Mao e di Stalin, e ho compreso qual era la strada da prendere e per cosa lottare. Mi sono quindi avvicinato a Rifondazione comunista, ma è stato un fallimento personale e politico. Per essa ero troppo estremista e non accettava le mie idee staliniste. L'ho abbandonata e ho lottato senza partito e da solo.
Qui al Sud è una situazione difficile ma quando ho scoperto il PMLI mi sono ritrovato in me stesso, un vero Partito di lotta con la mia stessa ideologia. Il PMLI, sono certo, è un grande Partito, mi riconosco nell'ideologia e nella stessa lotta. In tutto questo tempo non sono mai stato attratto come dal PMLI.
Sono d'accordo e accetto il Programma generale e lo Statuto del PMLI.
Su PRC, PCI, PC, PCL e sugli altri partiti, gruppi e movimenti italiani che si dichiarano comunisti, ho solo giudizi negativi. Non sono vicini alle masse, non portano avanti gli insegnamenti dei Maestri comunisti, rinnegano il passato e Stalin, non aiutano i più deboli e sono contro la rivoluzione proletaria.
Non basta essere comunisti con la tessera in tasca e dimenticarsi delle masse che vengono sfruttate, degli operai che sono soli contro il padrone. Nascondono il fatto che la mafia esiste, usano paroloni per ingannare ma non si sporcano il vestito di marca per entrare nelle fabbriche, nei terreni, per sostenere le masse.
Il motivo della mia richiesta di ammissione è che mi riconosco nel PMLI come Partito, come ideologia, nella lotta rivoluzionaria e perché riconosce Stalin e Mao come Maestri.
I miei propositi di impegno politico sono: per prima cosa lottare insieme al Partito, lottare contro i nemici della rivoluzione, i padroni e i fascisti; portare avanti il Programma del PMLI e rispettarlo così come lo Statuto; eliminare le classi; sostenere e difendere i più deboli; portare avanti il pensiero di Marx, Engels, Lenin, Mao e Stalin.
Non cadrò mai nelle mani del nemico borghese e fascista.
 

23 settembre 2020