Lettere


"Miss Marx" un buon film, consiglio di andarlo a vedere
Sono riuscito a ritagliarmi uno spazio serale per andare a vedere il film di Susanna Nicchiarelli "Miss Marx", sulla figlia Eleanor. Con me c'era anche una compagna del Partito.
Il film è sostanzialmente corretto, ben diretto anche se un po' lento.
Il socialismo ne esce bene e attuale, addirittura c'è un omaggio alla dittatura del proletariato con una sequenza prolungata di bellissime foto sulla Comune di Parigi. Anche Marx ne esce bene, da gigante, nonostante in una scena la Nicchiarelli abbia voluto forzare un aspetto femminista di Eleanor, che in realtà non le era proprio, che nell'attaccare aspetti degradevoli della vita del suo compagno Eduard Aveling mette dentro la presunta pressione paterna su certi aspetti della sua vita.
Engels appare in secondo piano, visto più dal suo lato ironico che da quello della sua lotta politica, seppur agli sgoccioli della sua vita.
Ottimo invece l'aspetto del ruolo della donna nel socialismo. Attuali le varie scene sulle condizioni di vita e di lavoro della classe operaia, sul lavoro minorile, sulla sicurezza sul lavoro.
Il mio consiglio per chi può comunque è di andarlo a vedere, sono quasi due ore piacevoli.
Un compagno
 

Un'opera straordinaria "Il Manifesto del Partito Comunista" di Marx ed Engels
Il "Manifesto del Partito Comunista" è uno straordinario testo, nel quale, ormai la posizione comunista di Marx ed Engels è pienamente compiuta e si esprime come tale. In questa chiave, i due Maestri non potevano non fare i conti con il passato, dove il passato era: 1) del socialismo feudale; 2) del socialismo piccolo-borghese e borghese; 3) del socialismo utopistico. Ecco allora che l'aristocrazia era costretta a compiere un camouflage, un cambio di passo apparente e truffaldino, "Questi aristocratici hanno impugnato la proletaria bisaccia da mendicante, agitandola come bandiera per raggruppare dietro a sé il popolo " (Marx-Engels, “Manifesto del Partito Comunista”, 1948).
Il socialismo feudale dimentica che "ormai ha fatto il proprio tempo" e quindi oggi appare ridicolo. In particolare quando si ammanta dei colori bianchi della Chiesa, in particolare cattolica (soprattutto in Francia, meno in Gran Bretagna e in Germania, dove prevale il protestantesimo o comunque in Inghilterra, una chiesa anglicana decisamente orientata verso il protestantesimo): "Il socialismo sacro è solo l'acquasanta con la quale il prete benedice la rabbia degli aristocratici " (Marx-Engles, op.cit.,). Ecco così che, senza nominarli, Marx ed Engels sbugiardano apertamente De Maistre, De Bonald, Carlyle, che si ponevano quali meri apologeti di un tempo passato, nel quale dominavano la servitù della gleba, la condizione di schiavitù e anche lo ius primae noctis . ossia il diritto per i feudatari di consumare un rapporto con le novelle spose dei servi della gleba.
Il socialismo piccolo-borghese, che per Marx ed Engels culmina nel pensiero di Jean-Charles de Sismondi (1773-1842), denuncia l'invadenza della grande industria, in specie inglese, ma poi arretra davanti alle logiche conseguenze anticapitaliste, proponendo un ritorno al "buon tempo antico", quasi di stampo medievale, con ricette corporative. Come scrivono i nostri Maestri, "Questo socialismo ha anatomizzato con estrema perspicacia le contraddizioni insite nei moderni rapporti di produzione... tuttavia, quanto al suo contenuto positivo, questo socialismo vuole restaurare gli antichi rapporti di produzione o di traffico” (Marx-Engels, op.cit.). C'è poi il socialismo che i Maestri chiamano "conservatore o borghese", come quello di Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865), autore di quella famosa "Philosophie de la Misère" (1846) contro cui Marx scrisse, in francese, "La Misère de la Philosophie" (1847). Se Proudhon afferma che "la proprietà è un furto", aggiunge poi, però, che "la proprietà è la libertà", sostenendo un sistema, invero decisamente ambiguo, nel quale vi sarebbe una partecipazione "sociale" ai mezzi della produzione.
Il modello sociale cui Proudhon si ispirava era non il proletariato, ma l'artigianato (era artigiano lui stesso, in quanto tipografo). "I borghesi socialisti vogliono la borghesia senza il proletariato... Il loro socialismo consiste nell'affermazione che i borghesi sono borghesi nell'interesse della classe operaia " (ibidem).
Il socialismo e comunismo utopistico, per dirla con i Maestri, ossia quello di Saint-Simon, Fourier e Owen, dove "Certo, gli inventori di questi sistemi vedono l'antagonismo delle classi... ma non vedono nessuna attività storica autonoma da parte del proletariato, nessun movimento politico proprio e particolare del proletariato... Si oppongono aspramente a ogni movimento politico degli operai, perché esso non potrebbe procedere che da cieca mancanza di fede nel nuovo vangelo " (ibidem), dove il "nuovo vangelo" è quello dei sistemi "fantastici di questi autori". Claude-Henry de Saint-Simon (1760-1825) soprattutto nel "Sistema industriale" e nel "Nuovo cristianesimo" teorizza l'eliminazione delle classi improduttive (come l'aristocrazia) sostenendo un'unità tra lavoratori e industriali (nel senso di "padroni"), dunque in sostanza un industrialismo interclassista, ciò che più di recente si è proposto come "nuovo patto sociale" e simili ambiguità, ben lontane, come rilevano opportunamente i Maestri, da ogni movimento politico proletario.
Charles Fourier (1772-1837), nemico dichiarato di ogni rivoluzione, nelle sue opere aspira all'armonia universale, che si realizzerebbe attraverso il superamento della miseria e della fame, costituendo dei gruppi di libera associazione su base volontaria, motivati dall'interesse per specifiche attività, soprattutto ludiche e fondate sul piacere (egli è un teorico del libero amore), ma assolutamente non attraverso il rovesciamento dei rapporti di produzione capitalisti.
Con tutto ciò Marx ed Engels stimavano moltissimo Fourier, nonostante il gioco di parole (Fourier le fou-Fourier il folle, visto che teorizzava l'antileone e simili animali "alternativi" alle "bestie feroci"), tanto che Engels lo definirà in varie occasioni "il più grande umorista dei nostri tempi" e nell'Antiduhring sostiene che "Maneggia la dialettica con la stessa maestria del suo contemporaneo Hegel".
Robert Owen (1771-1858) è un industriale del settore tessile che teorizza una drastica riduzione dei profitti e l'innalzamento dei salari dei lavoratori, diminuendo l'orario di lavoro e interdicendo il lavoro minorile, con proposte nettamente laiche nel settore dell'educazione e dell'istruzione. Come si vede, si tratta di proposte anche coraggiose, quelle degli "utopisti" (da "utopia", ossia "nessun luogo, in nessun luogo"), che però non si confrontano con il movimento reale della storia, che è "storia della lotta di classe".
Socialismo e comunismo utopistico, comunque di molto superiore al cosiddetto "vero socialismo o socialismo tedesco" (ossia la "sinistra hegeliana" di Arnold Ruge, Moses Hesse, Max Stirner, Heinrich Heine, in parte Ludwig Feurbach) di cui i Maestri si fanno beffe, incapace di confrontarsi con la prassi storica, dunque economica e politica, rimanendo nelle nebbie della mera filosofia. Un vizio che hanno anche (seppure meno) gli utopisti, che non credendo alla rivoluzione o addirittura ritenendola nefasta, aspettano un "illusorio" cambiamento da qualche mecenate o dalla bontà di un filantropo.
Eugen Galasso - Firenze
 

Abbiamo sperimentato che con la luce dei Maestri vinceremo
Sappiamo che ha vinto il sì ma noi non ci lasceremo scoraggiare nel portare avanti la nostra battaglia per uno Stato socialista e rosso.
Effettivamente questo governo è vergognoso. Solo il comunismo ci può salvare. Per questo non ci stancheremo mai di combattere. Noi seguiremo sempre la linea del Partito senza nessun problema perché abbiamo sperimentato che con la luce dei Maestri vinceremo.
Ema - provincia di Napoli
 

Ho letto il discorso di Urgo molto interessante e ben fatto
Sono uno studente combattivo anche se non ho seguaci al momento. So tanto di Mao e Stalin perché ho studiato e ho visto tanti documentari.
Ho letto il discorso di Urgo alla Commemorazione di Mao, molto interessante e ben fatto.
Ci si può iscrivere al Partito? Qual è l'età minima?
Domenico - Pomigliano d'Arco (Napoli)
 

Analisi lucida quella sul M5S
Grazie per l'articolo sul M5S. Analisi lucida. Viva il PMLI!
Luca - Napoli

7 ottobre 2020