Siamo i figli del pensiero di questo grande Maestro e il nostro dovere è radicare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao nelle masse proletarie e popolari

 

di Simone - Taranto
Friedrich Engels è stato, è e sarà sempre la colonna portante della scienza della verità e della libertà, dell'emancipazione delle masse lavoratrici e dell'intero pianeta. Fondatore, insieme al grande Marx, di un invincibile strumento di liberazione dalle catene della borghesia e di un'impeccabile analisi non dogmatica e spirituale ma scientifica e razionale, basata sulla ricerca reale delle cause degli avvenimenti. Il suo contributo alla teorizzazione e sviluppo del comunismo è inestimabile ma, nonostante ciò, non ha mai cercato celebrazioni o glorificazioni, anzi, ha sempre ritenuto fino alla sua morte che il suo lavoro fosse inferiore rispetto a quanto fatto da Karl Marx.
A Engels si deve la critica alla famiglia borghese, il materialismo storico, il ruolo dello Stato borghese con la celebre frase: "Lo Stato non è che una macchina per l’oppressione di una classe da parte di un’altra, e ciò nella repubblica democratica non meno che nella monarchia ", sottolineando come una repubblica democratico-borghese fosse, come la monarchia, uno strumento di oppressione dei borghesi contro i proletari e quindi, per realizzare lo Stato socialista bisogni distruggere totalmente la macchina statale borghese per formarne una totalmente nuova e rivoluzionaria, guidata dal proletariato.
Il testo del nostro amato Partito marxista-leninista italiano sul Bicentenario dalla nascita del grande Maestro del proletariato internazionale mostra come la sua lungimiranza e la sua analisi sia ancora più che mai attuale. In questo periodo storico il mondo ha più che mai bisogno di studiare e approfondire, analizzare e mettere in pratica i testi di Friedrich Engels, il cui patrimonio ideologico è pressoché indispensabile.
Dimostra come ci sia una grande unità e continuità da Karl Marx a Mao Zedong, e senza Engels non ci sarebbe stati il Lenin, lo Stalin e il Mao che noi conosciamo e la cui ideologia difendiamo a tutti i costi contro i nemici del proletariato. Togliere Engels dall'operato di Marx equivale a una stella senza luce.
Engels è il cofondatore del socialismo scientifico e non semplicemente un ammiratore o qualcuno che ha contribuito poco al suo sviluppo.
Senza di lui, il socialismo scientifico non esisterebbe e di conseguenza non ci sarebbero mai state le gloriose rivoluzioni di Lenin e di Mao e oggi le masse non disporrebbero di uno strumento di tale efficienza e modernità, precisione e determinazione.
Accogliere Engels nel proprio cuore significa ben comprendere il ruolo che questo gigante ha avuto nella storia del proletariato mondiale, non accoglierlo è sinonimo di un estremo revisionismo.
La grande bandiera rossa di Engels va sempre tenuta in alto, sempre, con orgoglio. Noi marxisti-leninisti siamo i figli del pensiero di questo grande Maestro e il nostro dovere è radicare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao nelle masse proletarie e popolari.
Engels vivrà per sempre nei cuori rivoluzionari e il suo patrimonio ideologico guiderà i proletari di tutto il mondo verso la rivoluzione.
Il PMLI con questo documento ha dimostrato come esso sia realmente marxista-leninista e il Partito del proletariato. Questo testo è magistrale e rispecchia appieno la fedeltà del Partito ai principi marxisti-leninisti e non solo tacciandosi come tale, come hanno sempre fatto i partiti "comunisti" filoborghesi, revisionisti e trotzkisti.
Viva Engels!
Viva il PMLI!
Coi Maestri vinceremo!

2 dicembre 2020