Addetti all'accoglienza e al rispetto delle norme anti-Covid
“Steward” pagati 4,70 euro l'ora all'ospedale di Cesena
Applicare i contratti collettivi nazionali di lavoro

Dal corrispondente dell'Emilia-Romagna
Con la diffusione del Covid-19 si è reso necessario regolamentare l'accesso alle strutture ospedaliere garantendo una pronta e corretta informazione anche al fine di evitare la formazione di file, il rispetto del mantenimento delle distanze, l'utilizzo di mascherine e guanti. A tal fine dal mese di maggio presso le strutture dell'Ausl Romagna sono stati assunti un centinaio di “steward”, con l'importante compito quindi di garantire la massima sicurezza possibile negli ospedali, tramite a un bando della regione Emilia-Romagna per reclutare 700 addetti a un costo di 67 milioni di euro per 2 anni.
In base a tale bando, valido sino al 30 novembre ma scaduto il 22 settembre, la loro gestione è stata subappaltata e, dalla Cooperativa “Formula servizi”, è stata affidata alla “Gsa Spa” (Gruppo servizi associati) che si occupa di somministrazione di lavoratori e come molto spesso accade anche in questo caso ciò ha comportato la riduzione dei diritti e del salario, passando da 6,50 euro l'ora alla miseria di appena 4,70 euro l'ora.
Le direzioni dei sindacati confederali, comunque spesso complici nel firmare contratti al ribasso e accettare condizioni peggiorative, come nell'ambito del facchinaggio che in Regione comporta condizioni da schiavitù, si sono “mobilitati” per chiedere la continuità occupazionale degli “steward” in forza all’ospedale, con il trattamento economico precedentemente acquisito dai lavoratori, i giusti inquadramenti contrattuali, la premialità, i buoni pasto, e la possibilità di accedere a prestazioni previste dall’ente bilaterale di settore. La richiesta, inoltrata al prefetto, si limita però a far rispettare tali condizioni alle ditte subappaltatrici e non invece a far sì che tali servizi non possano essere esternalizzati e subappaltati, mantenendone la gestione in mano alle strutture pubbliche, come invece dovrebbe essere, garantendo i giusti trattamenti economici e normativi.

16 dicembre 2020