Combattivo presidio a Catania contro sfratti, sgomberi e pignoramenti
Il PMLI espone le proprie tesi in piazza e diffonde il volantino sul Bicentenario di Engels. Intervento di Sesto Schembri

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Come in tante altre città, anche a Catania, venerdì 18 dicembre si è svolto un presidio di protesta davanti alla Prefettura in via Etnea contro sfratti, sgomberi e pignoramenti. Alla combattiva manifestazione, indetta dall'Asia, il sindacato degli inquilini dell'USB Federazione del sociale di Catania, hanno partecipato famiglie sfrattate e i rappresentanti di organizzazioni politiche e sociali, fra i quali Azione Civile Sicilia, FGCI, PCI, PCL, PMLI, Rifondazione comunista. Sullo striscione la parola d'ordine “Per il diritto alla casa, ogni sfratto una barricata”.
In particolare sotto accusa è finito il governo Conte che ha bocciato “gli emendamenti di rinvio degli sfratti, maggioranza di governo e opposizione si schierano con la rendita e danno il via alla esecuzione degli sfratti e degli sgomberi!… Queste gravi decisioni - denunciano i promotori - ci dimostrano quanto siano in sintonia maggioranza e opposizione che governano il nostro paese quando si tratta di difendere gli interessi degli imprenditori e della rendita, indifferenti alla sofferenza di milioni di famiglie e giovani generazioni che vivono di precarietà e che hanno il problema di sostenere il costo dell'alloggio, problema ampliatosi proprio a causa della pandemia". E nonostante la pandemia e la crisi economica del capitalismo che scarica sulle fasce sociali più deboli e precari, il profitto non si ferma perché da gennaio, in piena pandemia, ricominceranno “gli ufficiali giudiziari e le forze dell'ordine a bussare alla porta di migliaia di inquilini per eseguire lo sfratto, gettando per strada chi non ha alternative".
L'Asia ha stilato dieci punti rivendicativi "per fermare questa politica antipopolare. 1) blocco degli sfratti, dei pignoramenti e degli sgomberi per tutta la durata della pandemia; 2) un nuovo piano decennale di un milione di case popolari; 3) istituzione di un fondo per finanziare la politica abitativa con impegno di almeno il 3% dei bilanci dello Stato, delle regioni e dei comuni; 4) utilizzo di tutti i fondi ex-Gescal e del Recovery fund; 5) blocco del pagamento degli affitti e delle utenze; 6) tutela dei proprietari mutuatari insolventi della casa che abitano, come prevede la legge 199/2008 all'articolo 1-quater; 7) reddito di emergenza incondizionato per tutti coloro che hanno perso reddito o sono senza lavoro, integrato di una quota destinata all'affitto e alle utenze; 8) stesso strumento può essere utilizzato per i piccoli proprietari che vivano degli affitti della casa; 9) un provvedimento che impedisca di intimare sfratti per le morosità accumulate durante il periodo dell'emergenza sanitaria; 10) sostenere questi provvedimenti con la tassazione del patrimonio tenuto sfitto dalle grandi proprietà immobiliari e, con aliquote specifiche, degli altri affitti brevi (B&B)".
Durante il presidio, interessanti e calorosi gli interventi di Claudia Urzì, Responsabile USB Catania del settore scuola e di Orazio Vasta.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania al presidio condividendo questa giornata di lotta in difesa delle famiglie sfrattate e contro le politiche abitative del governo Conte. Il compagno Sesto Schembri ha fatto un intervento contro il sistema economico politico capitalista in crisi e che nel suo declino, non riesce a garantire il diritto di una casa ai senzatetto, agli sfrattati, il lavoro ai disoccupati e ai precari, una sanità pubblica, la cultura l'istruzione pubblica gratuita. Nel Paese, ha detto, stanno nascendo spontaneamente movimenti unitari che si oppongono a questo sistema: la pandemia, ha detto, ha messo in luce i danni che hanno prodotto le politiche liberiste privatiste e neofasciste, con aumento della povertà e delle disuguaglianze sociali. Schembri ha terminato il suo intervento sollecitando alla lotta unitaria per il socialismo.
I compagni portavano la bandiera rossa del PMLI e il manifesto “Non siamo sulla stessa barca”. Hanno distribuito il volantino del Bicentenario della nascita del grande Maestro del proletariato internazionale Friedrich Engels.
La manifestazione è stata ripresa da una televisione locale, REI TV.TG e ampio risalto al presidio hanno danno il sito sicilianews e agenziasicrapress , che hanno citato correttamente la presenza del nostro Partito.
 

23 dicembre 2020