Comunicato stampa dell'Organizzazione di Rufina (Firenze) del PMLI
Respingiamo insieme con la lotta i 176 licenziamenti alla Bekaert

L’Organizzazione di Rufina del PMLI esprime alle lavoratrici e ai lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze), la massima solidarietà di classe, il sostegno e l'incoraggiamento nel proseguire la lotta per salvare i propri posti di lavoro e quelli conseguenti dell’indotto, pur con le molte difficoltà che stanno attraversando in questo periodo.
Dopo oltre due anni di “ammortizzatori” ottenuti con la dura vertenza dell'estate 2018 quando i lavoratori, sostenuti da una grande ondata di solidarietà popolare, riuscirono a far ritirare gli allora 318 licenziamenti, il 9 marzo prossimo scadranno gli ultimi 6 mesi di cassa integrazione “Covid”. Sono evidenti ormai il sostanziale disinteresse e le prese di posizione demagogiche e di circostanza, da parte del governo della regione, e più in generale del PD e del M5S, per la sorte dei lavoratori; i politicanti borghesi anche stavolta non sanno fare altro che rimpallarsi le responsabilità, nascondendo di fatto il loro subordine alla tutela degli interessi e profitti dei padronati.
Di questa situazione ne ha approfittato la multinazionale belga prendendo la decisione di dismettere lo stabilimento valdarnese; un obiettivo perseguito fin dal 2013 quando, dopo averlo rilevato dalla Pirelli con l’unico scopo di sfruttare al massimo la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche e le esperte maestranze nel settore che poteva assicurargli, ha deciso di disfarsene perché ritiene più economico produrre in Romania e Slovacchia dove il maggior sfruttamento dei lavoratori locali gli permette di massimizzare ulteriormente profitti e accumulare capitale. Ecco un nuovo esempio lampante di come i capitalisti sacrificano senza scrupoli gli operai sull’altare del profitto facendo conto - nonostante le solite chiacchiere vuote - della complicità delle istituzioni e dei partiti di regime.
Oggi, come due anni fa l’unica strada che rimane ai lavoratori per salvare i 176 posti a rischio licenziamento è la lotta di classe, passaggio fondamentale per combattere lo sfruttamento e le ingiustizie prodotte dal sistema capitalista e dalle sue sovrastrutture, con il fine ultimo di creare una società più giusta senza sfruttamento che per noi è il socialismo e il potere politico del proletariato.
Respingiamo insieme con la lotta i 176 licenziamenti alla Bekaert e quelli di tutte le lavoratrici ed i lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro!

 

PMLI.Rufina
Rufina, 17 dicembre 2020