Albania
Rivolta a Tirana per l'uccisione del giovane Klodian da parte della polizia

 
Nella notte tra l'8 e il 9 dicembre la polizia di Tirana uccideva un giovane durante i controlli per il rispetto del coprifuoco imposto dal governo del socialista Edi Rama per limitare la diffusione del coronavirus. Nei giorni successivi una rivolta popolare costringeva il ministro dell'Interno Sander Lleshaj a dimettersi ammettendo che il ragazzo era stato “ucciso ingiustamente” mentre il poliziotto assassino finiva sotto processo con l'ccusa di omicidio "oltre il limite della difesa” che però ha una pena massima di soli sette anni di prigione.
Il venticinquenne Klodian Rasha è stato ucciso con due colpi alle spalle mentre stava tornando a casa, nel quartiere periferico di Lapraka. Era già scattato il coprifuoco imposto dal governo, tra le 22 e le 5 e una pattuglia della polizia lo ha intercettato; invece di fermarsi ha provato a scappare e gli agenti hanno fatto fuoco.
Nella capitale è partita una immediata protesta, in particolare dei giovani, che è proseguita anche il 10 dicembre con barricate e cassonetti incendiati nel centro della città, un tentato assalto alla sede del ministero delle Finanze e una sassaiola contro la sede del Partito Socialista a Tirana. Altre proteste e scontri con la polizia si sono registrati in molte città, da Durazzo a Valona a Scutari e altri piccoli centri, decine i manifestanti fermati per non aver rispettato il coprifuoco e per aver provocato disordini.
Tra i fermati a Tirana anche un giornalista e conduttore di un'emittente locale che stava filmando le proteste contro la polizia; nonostante si fosse chiaramente identificato come cronista, è stato fermato, aggredito e insultato dagli agenti secondo una denuncia di Reporter Senza Frontiere, che in un tweet ha chiesto "un'indagine indipendente sull'illecito comportamento dei poliziotti". Una forte denuncia contro lo “stato di polizia” e il sostegno alle proteste di piazza definite una “chiara espressione della rivolta dovuta a una profonda ingiustizia” sono stati espressi dalla sezione albanese del partito kosovaro Vetëvendosje! che chiedeva le dimissioni anche del capo della polizia.

23 dicembre 2020