Space Force, la nuova arma per assicurare l'egemonia dell'imperialismo americano nello spazio
In Colorado 8.100 militari gestiscono 170 satelliti

 
Il capo delle operazioni spaziali americane, il generale John W. Raymond, durante una cerimonia al Pentagono per il trasferimento di circa 300 aviatori impiegati nelle basi di tutto il mondo nella nuova base della Space Force a Arlington, Virginia, lo scorso 15 settembre ribadiva che quello della Forza spaziale è un ambizioso progetto che garantirà il mantenimento della superiorità degli Usa nello spazio. La conferma che è l'arma di Trump e del suo successore Biden per dare all'imperialismo americano l'egemonia nello spazio.
La Space Force è stata costruita appositamente per "competere nello spazio", scoraggiare gli avversari, "vincere" se necessario e intanto tenere la leadership globale, "ed è esattamente quello che stiamo facendo", ribadiva il generale Raymond quando sosteneva che "i nostri avversari si stanno muovendo deliberatamente e rapidamente al fine di ridurre il nostro vantaggio (...) e non sono sicuro che possiamo ottenere la vittoria, o addirittura competere, in un conflitto moderno senza potere spaziale". I propositi bellicisti del generale americano erano chiari: "non sono disposto a perdere" e quindi "dobbiamo innovare. Dobbiamo muoverci e pensare più velocemente. E dobbiamo potenziare e sfruttare il talento eccezionale che abbiamo nella Space Force per essere pronti per questo conflitto".
L'assemblaggio della nuova forza armata dell'imperialismo americano, la US Space Force (USSF), va avanti con l'ingaggio di personale dell'aviazione militare che si unirà al nucleo centrale che opera nella base di Schriever in Colorado dove 8.100 militari gestiscono l'attività della rete esistente e formata da 170 satelliti. Nella base Buckley, in Colorado, è attiva la sorveglianza antimissile dallo spazio tramite le osservazioni dei satelliti da vigilanza all’infrarosso, in quelle di Vandenberg, in California, e nella base aerea Patrick, in Florida, ci sono i centri per i lanci spaziali militari della costa occidenrtale e orientale. In California c'è anche il comando delle operazioni della nuova forza armata.
Il generale Raymond ha affermato che l'entità necessaria della forza è attorno ai 15 mila uomini affinchè possa essere efficace e flessibile, composta da personale che lavora sul campo senza troppi intoppi burocratici. Per il 2020 l’USSF ha avuto una dotazione di soli 40 milioni di dollari che saliranno a 15 miliardi di dollari nel 2021.
La sesta forza armata indipendente della storia degli Usa è stata istituita ufficialmente il 20 dicembre 2019 da Trump che con una sceneggiata costruita in un hangar della base aerea di Andrews, in Maryland, firmava il National Defense Authorization Act 2020, l'atto che fra gli altri prevedeva la creazione dell’US Space Force. Con un'altrettanto pomposa cerimonia tenuta questa volta alla Casa Bianca il 15 maggio 2020, Trump presentava la bandiera ufficiale della US Space Force il cui compito principale era quello di "proteggere gli interessi degli Stati Uniti nello spazio", dall'avanzata delle potenze imperialiste concorrenti. Lo spiegava con altre parole lo scorso 17 giugno il sottosegretario alla Difesa per la Politica Spaziale, Stephen Kitay, "lo spazio esterno è emerso come arena di potenziale conflitto. Cina e Russia hanno militarizzato lo spazio. Siamo ancora davanti a loro, ma siamo assolutamente a rischio”.

6 gennaio 2021