Appello di militanti di Riconquistiamotutto per lo sciopero generale
Sosteniamo la giornata di mobilitazione del 29 gennaio

Il percorso unitario partito il 27 settembre 2020 a Bologna con la prima Assemblea nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici combattive, a cui è seguita una seconda assemblea il 29 novembre e l’ultima del 16 gennaio, ha avuto il merito di dare l’avvio nel nostro paese alla costruzione di una proposta al tempo stesso conflittuale e unitaria, con l’intento di evitare logiche di autosufficienza e autocentratura che molto spesso hanno portato a proclamazioni di scioperi rituali da parte delle diverse organizzazioni del sindacalismo conflittuale in campo.
Un’esigenza sentita e ribadita dalle centinaia di lavoratrici e lavoratori, tra cui molti immigrati, provenienti dalle più svariate realtà sindacali e autorganizzate e da diversi settori di lavoro, come il metalmeccanico, la logistica, la sanità e l’istruzione, che stanno contribuendo alla sua costruzione.
La piena riuscita di queste assemblee denota la necessità e la giustezza di questo percorso.
L’appuntamento dello sciopero del 29 gennaio deciso dall’Assemblea nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici combattive si pone non come traguardo, ma come prima tappa significativa per rilanciare l’iniziativa di classe in Italia, e per ricercare la convergenza delle lotte contro governo e padronato.
Consapevoli delle tante difficoltà che ci sono, riteniamo che l’appuntamento dello sciopero del 29 gennaio e nel suo complesso il percorso di lotta segnato, debba essere il più possibile ampio e partecipato dalle lavoratrici e dai lavoratori e dalle organizzazioni e settori sindacali conflittuali di base e di classe.
Lo impone la grande crisi del movimento operaio dovuta al suo arretramento generale, in cui i momenti di ricomposizione su fronti e percorsi di lotta sono una vitale necessità di fronte alla quale nessun soggetto di classe in campo dovrebbe tirarsi indietro.
Oggi, di fronte all’aggravarsi di una crisi che si scaricherà sulla classe lavoratrice e alla necessità del risveglio del conflitto sociale che porti a una mobilitazione davvero generale e di massa nei luoghi di lavoro, bisogna lavorare per far emergere l’elemento soggettivo della classe.
Anche a partire da quei lavoratori e da quelle lavoratrici che si sono avvicinati al percorso dell’assemblea si può provare a indicare in modo adeguato la strada al resto della classe, in netto contrasto con le pratiche divisive e passive che hanno caratterizzato ampi settori del sindacalismo di base e al posizionamento di Landini e del gruppo dirigente Cgil che prevedono un sindacato istituzionale e collaborazionista.
Noi compagni e compagne militanti dell’area di opposizione in CGIL “Riconquistiamo tutto”, proprio per le considerazioni fatte, facciamo appello a tutti e tutte le militanti di RT e al suo gruppo dirigente affinché tutta l’area di opposizione sostenga e contribuisca, nel limite del possibile, alla riuscita dello sciopero nazionale del 29 gennaio. Auspicando allo stesso tempo che tutta RT sia impegnata in questo necessario percorso unitario.

 

Seguono firme:
Alberto Signifredi, SPI Parma; Alessia Isernia FLC CGIL Milano; Andrea Bartoli, CD FILCTEM Firenze; Andrea Camilli, CD FILCTEM Pisa; Andrea Domenici, FLC Pisa; Angelo Urgo FP Milano; Achille Zasso, Collegio di garanzia nazionale CGIL; Cristina Premoli, FP Milano; Diego Ardissono, CD NIDIL Padova; Diego D’Agostino, CD FIOM FCA Cassino; Domenico DE Paola, AG GCIL Cosenza; Donatella Ascoli, AG CGIL Veneto, CD FILCAMS Veneto, Musei Civici Veneziani; Elder Rambaldi, AG FP Veneto, vigili del fuoco, Venezia; Elena Felicetti, FLC Pavia; Emilio Damico, CD CGIL Cosenza; Enrico Chiavacci, CD FISAC Toscana; Ercole Mastrocinque, NIDIL Torino; Fabrizio Giavina, FP Biella; Fabrizio Tognetti, FP Macerata Ospedale Civile di Macerata; Fausto Torri, AG CGIL La Spezia, CD Filctem La Spezia;Fidalba Zini, FLC Milano; Francesco de Simone, CD CGIL Calabria; Francesco Doro, FILCTEM Venezia; Francesco Monti, SLC Reggio Calabria; Franco Dreoni, SLC Firenze; Franco Grisolia, Com. di verifica CGIL regionale Lombardia; Franco Panzarella, FLC, CD CGIL Prato; Gabriele Urban, FP Biella; Giovanni Ferraro, CD FP sanità privata, Napoli; Lorenzo Mortara, CD FIOM Vercelli; Luca Gagliano, NIDIL Padova; Luca Tremaliti, CD Nazionale FILT, Marina Mercantile; Luigi Sorge, CD FIOM FCA Cassino; Marco Di Pietrantonio, CD CGIL Pescara, RSU Provincia di Pescara; Massimo Mani, FLC Firenze; Mauro Goldoni, FILLEA Ancona;Natale Azzaretto, AG SPI Milano; Patrizia Pierattini, SPI Firenze; Renato Pomari, CD FIOM Milano, RSU IBM; Roberto Bonasegale, AG FIOM Ticino-Olona, rsu Fiom Bcs Abbiategrasso; Sergio Borsato, CD FLC Milano; Sergio Castiglione, CD FLC Caltanissetta; Stefano D’Intinosante, CD Fiom Treviso; Vincenzo Cimmino, AG Nazionale FLC; Vito Montrone, CD FILCTEM Bari
 

27 gennaio 2021