Col pretesto della lotta al Covid e all'embargo Usa
Cuba dà più spazio alle imprese private

 
Il governo cubano annunciava il 5 febbraio un aumento considerevole del numero di attività che potevano essere esercitate dai Trabajadores por cuenta propria (Tpc), ossia un maggiore spazio al lavoro privato. La ministra del Lavoro Marta Elena Feito comunicava che l'elenco delle attività aperte al lavoro privato passava da 127 a più di 2.000; solo una minoranza di industrie restava sotto il controllo dello Stato, presumibilmente in settori quali difesa, sanità e informazione.
Le attività già consentite per il lavoro privato dal governo dell'Avana vedono impegnate ufficialmente poco più 600 mila lavoratori autonomi in piccole aziende agricole e in piccole imprese private artigianali, tassisti e commercianti. L'attività di un gran numero di esse ruota attorno all'industria turistica dell'isola che è stata duramente colpita dalle ingiuste sanzioni dell'imperialismo americano e dalla pandemia con un calo lo scorso anno di quasi l’80% delle presenze.
La lotta al Covid e all'embargo Usa sono divenuti in ogni caso per il governo dell'Avana il pretesto per dare più spazio alle imprese private. “Questa mossa aiuterà a liberare le forze produttive" del settore privato, argomentava la ministra Feito.
La nuova misura adottata dal governo va anche nella direzione tracciata dalla Tarea ordenamiento economico, il nuovo piano di orientamento economico entrato in vigore dal primo gennaio e presentato con enfasi dal presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez e dal segretario del Partito Comunista, Raúl Castro Ruz che si appresta a lasciare la sua ultima carica pubblica il prossimo aprile.
Il piano prevede in particolare l’eliminazione progressiva della doppia valuta circolante nel paese e la definizione di un cambio cambio fisso del Peso cubano col dollaro Usa, un dollaro per 24 pesos. In base a questo meccanismo in vigore dal 1994 nel paese erano in circolazione i pesos nazionali (CUP) e i pesos convertibili (CUC) equiparati al valore dell'euro e usati nell’ambito del settore turistico per aumentare le entrate. La doppia moneta ha tra le altre creato una disparità a favore dei privati che lavorano nel turismo rispetto alla gran parte dei lavoratori statali. Nel nuovo indirizzo economico è prevista anche anche una progressiva autonomia della direzione delle imprese statali che dovranno essere attive o chiudere.
La soluzione per il governo dell'Avana sembra passare da uno spazio sempre maggiore alle imprese private, sulla via aperta nel 2013 dal sesto Congresso del Partito comunista cubano che aveva dato via libera a una serie di controriforme economiche difese da Raúl Castro che sosteneva che se "si vuole avanzare verso il futuro" il settore privato e gli investimenti esteri devono essere considerati "strategici" per lo sviluppo economico dell’isola, pur mantenendo come obiettivo un "socialismo prospero e sostenibile". A dire il vero questo "nuovo modello economico socialista" assomiglia sempre di più al "vecchio modello capitalista".

24 febbraio 2021