Combattivo presidio davanti alla sede di Confindustria
“Catania contro Draghi”: in piazza i partiti con la bandiera rossa, l'Usb e l'associazionismo
Schembri rilancia l'appello al fronte unito. Il PMLI tiene alti i manifesti anti governo e dell'8 Marzo. Volantinato il Documento del CC sul governo Draghi

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Nel pomeriggio di sabato 27 febbraio, davanti alla Confindustria catanese in viale V. Veneto, si è svolto un combattivo e unitario presidio contro il governo Draghi. È stato partecipato da tanti giovani e meno giovani con tanta rabbia nei confronti di questo governo, uno dei peggiori che l'Italia abbia avuto, apertamente dalla parte dei potenti con politiche antipopolari che scaricheranno la crisi economica e politica di un sistema ormai in un declino globale con immani conseguenze climatiche e sofferenze umane (aggravata dalla pandemia del covid19), di cui l'Italia capitalista e imperialista è complice.
"Catania contro Draghi" questa la parola d'ordine del presidio unitario, a cui hanno partecipato l'USB, il PRC, Potere al popolo, il Centro sociale Graziella Giuffrida, il Centro sociale Colapesce, FGC, FC, le Sinistre d'opposizione, il PMLI, il PCL, il PCI, la Sinistra anticapitalista, e tante altre realtà e associazioni. Un presidio storico, unitario e di lotta a oltranza contro il governo Draghi.
Si sono svolti diversi interventi dei partecipanti, tutti unanimi contro il governo Draghi e le sue politiche a favore della grande finanza e delle banche, con la destinazione del Recovery fund a favore del grande capitale, a discapito dei lavoratori e delle masse popolari con licenziamenti e precariato.
Gli studenti presenti in piazza hanno rivendicato una scuola pubblica e libera dalla cultura borghesia e che non deve essere al servizio del capitalismo come avviene con la scuola-lavoro.
Con spirito unitario il PMLI ha partecipato al presidio con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. I compagni portavano le gloriose bandiere dei Maestri e del PMLI e i manifesti contro il governo Draghi e per l'8 Marzo. I manifesti hanno suscitato interesse e sono stati fotografati dai manifestanti. Distribuito il Documento del Comitato centrale del PMLI contro il governo Draghi che è stato accettato e condiviso con interesse.
Il compagno Sesto Schembri ha preso la parola facendo un appello per un fronte unito contro il governo Draghi il più ampio possibile invitando tutti gli antidraghiani a lottare uniti e a oltranza contro questo governo a servizio di Bruxelles, imposto dall'UE imperialista, a essere uniti per difendere gli interessi del proletariato, per l'occupazione, per dire no ai licenziamenti, per rivendicare il lavoro prima di tutto e per tutti, per difendere gli interessi delle masse popolari. Ha concluso così: uniamoci contro il governo Draghi del capitalismo, della grande finanza e dell'UE imperialista, per il socialismo il potere politico del proletariato per difendere gli interessi del popolo. E continuando a citare il documento del CC del PMLI il compagno ha detto che il programma nazionale di ripresa e resilienza che ha in testa Draghi è orientato a rafforzare il sistema economico capitalistico dando le briciole del lauto banchetto dei capitalisti alle masse lavoratrici e questo non va bene. Noi riteniamo che la maggioranza delle risorse, il 75% del recovery Plan, deve essere concentrato sul Sud d'Italia con questa priorità: lavoro, sanità e scuola rispettando la parità di genere.
È importante nella prima giornata storica di lotta al governo Draghi a Catania - ha detto infine Schembri - ribadire che l'Italia di Draghi, del capitalismo e della dittatura della borghesia non è la nostra Italia. L'Italia futura che da sempre hanno in mente i marxisti-leninisti è quella che vede il dominio del proletariato e del socialismo, la cancellazione di ogni tipo di disuguaglianze e l'inizio della soppressione delle classi che avverrà nel comunismo, la fine della disoccupazione e della povertà, il lavoro per tutti, il benessere del popolo, piena libertà e democrazia per il popolo, in sostanza una nuova economia e un nuovo Stato modellato secondo gli interessi del proletariato e delle masse lavoratrici e in grado di affrontare qualsiasi emergenza, a partire di quella sanitaria. Per questo grandioso futuro i marxisti-leninisti italiani non si risparmieranno, mettendo sempre al primo posto gli interessi del PMLI, del proletariato e del socialismo. Non diamo tregua al governo del banchiere massone Draghi! Avanti con forza e fiducia sulla via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Una bella giornata di lotta contro il governo Draghi che si è conclusa al canto di “Bandiera Rossa”.
Una bella foto del compagno Schembri, con la bandiera e il manifesto contro Draghi è apparsa nell'ambito del servizio della testata online Newsicilia.it.

3 marzo 2021