Ragazze e ragazzi fate vostro il “Manifesto” di Marx ed Engels

di Simone Malesci*
 
Ci rivolgiamo a voi ragazze e ragazzi, affinché, in occasione del 150° Anniversario della pubblicazione, facciate vostro il "Manifesto del Partilo Comunista" di Marx ed Engels. Un'opera fondamentale per trasformare il mondo e se stessi, uno strumento ideologico e politico irrinunciabile per chi vuol rovesciare il capitalismo, edificare la nuova società socialista e avanzare verso il comunismo.
Molte "teste d'uovo" borghesi, revisioniste e neorevisioniste, pretenderebbero che fosse riposto in soffitta questo indelebile libro rosso come una reliquia ottocentesca dal contenuto errato e non scientifico, mentre i falsi comunisti come Bertinotti lo svuotano dei suoi contenuti proletari rivoluzionari. Noi marxisti-leninisti invece vi invitiamo a tenerlo fieramente a portata di mano per rileggerlo ogni qualvolta avete bisogno dell'ossigeno proletario rivoluzionario e volete sottrarvi al nero bombardamento nazionale e internazionale sui presunti crimini e sulla presunta fine del comunismo; per scoprirne o riscoprirne il ricco patrimonio di insegnamenti e per emulare lo spirito pionieristico di Marx e di Engels, modelli di lotta e di vita per i giovani di ieri, di oggi e di domani.
Se impugnerete il "Manifesto" di certo contribuirete a turbare i sonni della borghesia e dell'imperialismo che pure gongolano dopo aver imposto il "nuovo ordine mondiale" e, per colpa dei revisionisti, hanno visto capitolare i Paesi un tempo socialisti e i partiti un tempo comunisti. Se impugnerete tale invincibile bandiera porrete far rivivere, e rivincere, la passione e il fervore che animarono il proletariato e i rivoluzionari della Comune di Parigi. dell'Ottobre russo, della Rivoluzione cinese e della Grande rivoluzione culturale proletaria, della Resistenza italiana ed europea al nazifascismo, di tante lotte per il socialismo, antimperialiste, di liberazione nazionale, di nuova democrazia.
Facendo vostro il "Manifesto" di Marx ed Engels sarete in grado di rinverdire le gloriose gesta della generazione che diede vita alla Grande Rivolta del Sessantotto, della quale ricorre il trentennale e che consideriamo il più grande avvenimento della storia della lotta di classe del dopoguerra in Italia, capace di dare una potente spallata alla classe dominante borghese e al regime capitalistico costringendoli ad ampie concessioni a livello politico, economico, sociale, culturale, dei diritti. Conquiste che negli ultimi anni e in particolare col governo Prodi-D'Alema-Bertinotti, vengono a poco a poco cancellate in nome del presidenzialismo, del neofascismo, del federalismo, del liberismo, delle privatizzazioni (a cominciare da quelle della scuola e dell'università e del "mercato del lavoro"), della disoccupazione di massa, del supersfruttamento e del sottosviluppo del Sud, del familismo, del rispetto dei parametri dell'Europa imperialista di Maastricht.
Oggi, a causa del tradimento degli imbroglioni rinnegati che per tanti anni s'erano mascherati dietro la bandiera rossa pur non avendo nemmeno un'unghia di proletario e di rivoluzionario, il "Manifesto" è pressoché sconosciuto alle nuove generazioni e quindi c'è assoluta necessità di conoscerlo. studiarlo e metterlo in pratica per dare un contributo concreto alla causa del socialismo e dell'emancipazione del proletariato. Come si legge nel Documento dell"Ufficio politico del PMLI dedicato all'Anniversario del "Manifesto'' di Marx ed Engels (Cfr. Il Bolscevico n° 8/ 98), ci si può definire "antagonisti alla borghesia solo se dichiariamo una guerra totale e senza quartiere al suo sistema e alle sue idee, se partecipiamo alla lotta di classe contro il capitalismo e il suo sistema economico, il suo ordinamento istituzionale, giuridico e politico, il suo governo e se critichiamo e denunciamo l'intera concezione del mondo borghese, in qualsiasi forma essa si presenti, sotto le spoglie classiche e ufficiali del liberalismo e sotto quelle più ingannevoli e subdole del riformismo, del revisionismo, del trotzkismo e del neorevisionismo".
Dunque, come insegna il "Manifesto", se si vuol cambiare il mondo ci vuole la lotta di classe. Non il riformismo, il parlamentarismo e il costituzionalismo, non il legalitarismo, la nonviolenza e il pacifismo imbelle, non il solidarismo, il volontariato e una fantomatica "terza via tra Stato e mercato'' basata sulle attività del cosiddetto "terzo settore". La storia, i fatti, I' esperienza stessa della lotta delle masse proletarie del nostro Paese, dimostrano che per fronteggiare e vincere il capitalismo e l'imperialismo non c'è altra strada che partecipare attivamente e direttamente alla lotta di classe, non c'è altra strada che studiare e mettere in pratica il marxismo-leninismo-pensiero di Mao.
Accogliete questa verità, ragazze e ragazzi, a maggior ragione se ritenete possibile, o comunque in cuor vostro sperate, di riuscire a cambiare il mondo operando all'interno del capitalismo e del regime neofascista, presidenzialista e federalista, ma anche se fate riferimento all'anarchismo e allo spontaneismo. Pensateci bene: le parole d'ordine dei partiti della sinistra del regime (PDS, Democratici di sinistra, Comunisti unitari, Verdi, PRC), ma anche quelle della “Confederazione comunisti autorganizzati” non fanno che imprigionarvi nel capitalismo e vi impediscono di combatterlo davvero, di superarlo a sinistra. Lo stesso accade con le posizioni, apparentemente di rottura rispetto al sistema esistente, avanzate dagli "ultrasinistri" in genere. Provate a rileggere i loro slogan e i loro proponimenti alla luce del "Manifesto" di Marx ed Engels, vi accorgerete che dell'ispirazione dei due fondatori del socialismo scientifico non v'è traccia. Al massimo vi troverete qualche truffaldina "rivisitazione" in chiave opportunista, tanto per gettare fumo negli occhi.
Ragazze e ragazzi, il PMLI vi propone di marciare sulla via universale dell'Ottobre, fondata sugli insegnamenti immortali di Marx ed Engels e arricchita dalle vittoriose esperienze del socialismo realizzate in Unione Sovietica e in Cina dagli altri tre grandi maestri del proletariato internazionale Lenin, Stalin e Mao. Abbiate allora il coraggio e l'ardore di mettervi sulla strada più scomoda e tortuosa, ma più affascinante e rivoluzionaria. Mettete la vostra vita al servizio del proletariato e della causa del socialismo, fate forte il PMLI che deve guidare la classe operaia alla conquista del potere politico. Più darete fiducia, energia e forza al nostro Partito ispirandovi al "Manifesto", attraverso la militanza e l'appoggio politico ed economico, più contribuirete a mantenerlo fedele alle caratteristiche e agli scopi per cui è nato. Il Partito che tiene alto il "Manifesto" e lo fa rivivere nella lotta di classe vi aspetta nelle sue file e al suo fianco per accorciare il tempo che ci separa dalla vittoria, necessaria per riscattare finalmente con l'emancipazione gli sfruttati e oppressi del nostro Paese. Lavoriamo assieme affinché il XXI secolo sia del proletariato e non della borghesia.
Il nostro Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, mesi orsono ha lanciato 6 importanti inviti ai giovani militanti del PMLI che vogliamo estendere a tutte le ragazze e i ragazzi che non accettano di vivere subalterni a questa società e alle sue istituzioni in camicia nera. Questo perché in gioco non c'è solo il futuro della classe operaia e del suo Partito, ma quello dell'intero Paese specie dopo che tutti i partiti originariamente e nominalmente di sinistra sono passati armi e bagagli nel campo borghese omologandosi al capitalismo e all'imperialismo.
Ragazze e ragazzi, non aspettate un giorno di più, non regalate un altro minuto al nemico di classe, unitevi a noi facendo vostro il glorioso "Manifesto" di Marx ed Engels. Insieme sconfiggeremo la dittatura borghese, rivolteremo terra, cielo e mare, conquisteremo l'Italia unita, rossa e socialista.
 
* L'allora Responsabile della Commissione giovani del Comitato centrale del PMLI

10 marzo 2021