Comunicato della Cellula pratese “G. Stalin” del PMLI
Basta con repressione, arresti e manganellate.
Viva la lotta dei lavoratori Texprint di Prato!

A pochi giorni dallo sgombero a suon di arresti e manganellate del picchetto dei lavoratori della Texprint di Prato, in sciopero a oltranza da quasi 60 giorni per rivendicare i propri diritti salariali e tutele sindacali contro le brutali condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti, il 10 marzo i reparti antisommossa della ministra Lamorgese sono di nuovo intervenuti con tre violente cariche davanti ai cancelli della stamperia tessile di via Sabadell per reprimere la protesta dei lavoratori che cercavano di impedire il transito dei camion pieni di merce lavorata.
Il bilancio anche questa volta è pesantissimo: due operai sono stati trasportati in condizioni gravi al pronto soccorso. Uno di loro ha perso conoscenza dopo aver ricevuto un pugno in testa da un agente. Tanti altri hanno riportato ferite più lievi e varie escoriazioni in seguito alle manganellate e ai colpi ricevuti dalla polizia e dopo essere stati trascinati sull'asfalto per metri.
Un “biglietto da visita” gravissimo da parte del governo del banchiere massone Draghi recapitato proprio nel giorno in cui la Texprint è stata condannata all'interdizione per mafia dagli appalti e bandi pubblici e a 24 ore dalla ripresa delle trattative presso l'unita di crisi della Regione.
Segno evidente che questo governo tutela solo gli interessi del capitalismo, della grande finanza, delle banche e dei padroni e non certo i diritti e le tutele dei lavoratori.
Viva lo sciopero dei lavoratori Texprint!
Viva il presidio permanente!
Viva la campagna di protesta davanti ai negozi del lusso, committenti della Texprint!
 
Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI
Prato, 11 marzo 2021