Per aver corrotto i vertici sindacali degli Usa
30 milioni di multa alla Fiat di Marchionne

La Fiat di Marchionne ha corrotto i vertici del sindacato americano United Auto WorkersUnited Auto Workers (UAW ) per rendere più “agevole” la sua fusione col gruppo statunitense Chrysler avvenuto tra l'altro col pieno appoggio dell’amministrazione di Barack Obama inizialmente con una quota di minoranza nel 2009 e poi col pieno controllo dal 2011.
Ad ammetterlo sono gli stessi vertici del gruppo automobilistico che in comunicato stampa riconoscono: “Fca Usa ha raggiunto un accordo con l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale del Michigan che conclude l’inchiesta su passate condotte illecite di alcuni ex-dipendenti di Fca riguardo allo Uaw- Chrysler National Training Center (NTC)”.
Nell'accordo datato 27 gennaio e pubblicato dall’ufficio del procuratore federale del distretto orientale del Michigan (lo Stato in cui Chrysler ha sede negli Stati Uniti) si legge fra l'altro che: “Fiat Chrysler Automobiles, una delle tre più grandi case automobilistiche americane, ha accettato di dichiararsi colpevole di aver cospirato per violare il Labor Management Relations Act, effettuando pagamenti illegali a funzionari del sindacato United Auto Workers”.
Fca, oggi fusa nella neonata Stellantis, dovrà quindi pagare 30 milioni di dollari di sanzioni e sottostare per tre anni sotto “la supervisione di un osservatore di conformità indipendente per garantire che rispetti le leggi federali sul lavoro”. L’accordo diventerà operativo subito dopo la ratifica da parte della Corte federale del Michigan.
Secondo il procuratore federale le mazzette riguardano pagamenti per almeno 3,5 milioni di dollari nell’arco di tempo che va dal 2009 al 2016 sotto varie forme: sontuosi banchetti e feste per i funzionari di vertice dell’uaw, partite di golf, un fucile da caccia fabbricato in Italia, abbigliamento, scarpe firmate “e altri oggetti pagati con carte di credito emesse dal centro di formazione congiunto” tra il sindacato e Chrysler (l’nTC). I dirigenti di Fca hanno anche saldato 262mila dollari del mutuo sulla casa dell’ex vicepresidente di UAW General Holiefield. Holiefield, scomparso nel 2014, e la sua vedova hanno anche ricevuto centinaia di migliaia di dollari diretti attraverso “una presunta organizzazione di beneficenza di Holiefield” e società riferibili alla coppia “che avevano contratti col NTC”.
E ancora: “Fca ha cospirato per effettuare pagamenti impropri a funzionari di alto rango dell’uaw. Invece di cercare di negoziare in buona fede, Fca ha minato il processo di contrattazione collettiva e il diritto dei membri della UAW (400mila iscritti, ndr) a un’equa rappresentanza”, ha sostenuto Irene Lindow del Dipartimento federale del lavoro.
La “FCA ha fornito denaro e altri oggetti di valore nel tentativo di creare un’atmosfera più favorevole per i negoziati”, ha aggiunto Timothy Waters dell’Fbi. Mentre per Sarah Kull, che al ministero della Giustizia si occupa dei crimini finanziari e fiscali: “La Fca ha cospirato coi suoi dirigenti e altri per dirottare fondi dal centro di formazione NTC e riempire le tasche di numerosi funzionari dell’uaw”.
Nel tirare le somme il procuratore federale del distretto orientale del Michigan ha precisato che: “Finora, nell’ambito di questa indagine sui pagamenti illegali di Fca, nonché sulla frode e sull’appropriazione indebita da parte di dirigenti dell’uaw, 15 persone sono state condannate per crimini federali, tra cui tre ex dirigenti di Fca Usa”. Si tratta dell ’ex vicepresidente per le Relazioni industriali Alphons Iacobelli (condannato a 66 mesi in prigione), dell’ex analista finanziario Jerome Durden (15 mesi) e dell’ex direttore delle Relazioni coi dipendenti Michael Brown (12 mesi). Anche il sindacato pagherà una sanzione (15 milioni) e sarà sotto osservazione per sei anni (su UAW c’è un’indagine simile anche riguardo Ford).
Insomma la Fca di Sergio Marchionne ha corrotto a suon di mazzette un grosso sindacato per avere mano libera negli stabilimenti Chrysler.
Mazzette in nome del massimo profitto realizzato sulla pelle e col sangue dei lavoratori grazie anche al capitolazionismo dei vertici sindacali e alla corruzione che regna sovrana in tutti i Paesi in cui vige il marcio e corrotto sistema economico capitalista.

31 marzo 2021