Vile ritorsione della Texprint di Prato
Licenziati i 18 lavoratori in sciopero da gennaio
Solidarietà militante e forte sostegno del PMLI
Manifestazione sabato 17 Aprile

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Prato del PMLI
In risposta alla tracotanza padronale che il 2 aprile ha minacciato di licenziare i 18 lavoratori in sciopero, il Si.Cobas ha indetto per sabato 17 aprile una grande manifestazione nazionale a Prato.
L'annuncio della mobilitazione nazionale è stato dato dal responsabile del Si.Cobas Prato-Firenze, Luca Toscano, nel corso della terza assemblea pubblica che si è svolta il 3 aprile davanti ai cancelli della Texprint.
“Non ci facciamo intimidire, lo sciopero e il presidio davanti alla stamperia tessile Texprint iniziati il 18 gennaio andranno avanti fino alla vittoria - ha sottolineato ancora Toscano nel suo intervento - la vertenza che abbiamo aperto quasi tre mesi fa coinvolge ormai centinaia di lavoratori e non riguarda solo la Texprint ma tutto il sistema produttivo italiano e in particolare il distretto tessile pratese dove il super sfruttamento e lo schiavismo la fanno da padrone e i diritti dei lavoratori a cominciare dall'applicazione del contratto nazionale sono continuamente calpestati dall'azienda... Noi non molliamo – ha concluso Toscano - La solidarietà e il sostegno che riceviamo tutti i giorni da parte di centinaia di altri lavoratori, Rsu, partiti, associazioni e singoli cittadini rappresenta per noi già una grande vittoria ma anche uno stimolo e un incoraggiamento ad andare avanti fino a quando tutti i diritti dei lavoratori non verranno rispettati”.
Una battaglia cruciale per tutti i lavoratori vittime dell'offensiva padronale in atto e della macelleria sociale già annunciata dal governo del banchiere massone Draghi con lo sblocco dei licenziamenti e il sostanziale appoggio dei vertici sindacali confederali.
Non a caso nei giorni scorsi la Texprint aveva presentato un provocatorio ricorso di urgenza al Tribunale del Lavoro di Prato con la “richiesta urgente” di mettere fine allo “sciopero illegittimo dei lavoratori”.
La richiesta è stata giustamente e immediatamente rigettata dalla giudice che invece ha deciso di ascoltare le parti in causa in udienza il 2 aprile.
In quella sede i lavoratori hanno smentito una dopo l'altra tutte le calunnie e le falsità della Texprint e del suo strapagato ufficio stampa e pool di avvocati costringendoli a rinunciare al ricorso.
Durante lo svolgimento dell'udienza il Si.Cobas ha organizzato anche un flash mob davanti al tribunale a cui hanno preso parte decine di lavoratori.
“Abbiamo sentito spesso l'azienda appellarsi ai tribunali come sedi competenti – ha denunciato in una nota il Si.Cobas Prato-Firenze, ma quando arriva il momento di andarci, l' azienda scappa. Invece di venire in tribunale, la notte prima dell'udienza Texprint manda i licenziamenti a tutti lavoratori in sciopero.
Il lavoratori della Texprint sono in sciopero da quasi due mesi e mezzo, per chiedere la fine del regime di ipersfruttamento che prevede 12 ore al giorno per 7 giorni a settimana, chiedendo di lavorare 8 ore per 5 giorni, e avere dei contratti regolari.
La risposta dell'azienda si è risolta nel licenziamento di 18 lavoratori. Si tratta di un gravissimo e intollerabile tentativo della Texprint di liberarsi di chi sta pretendendo di lavorare nel rispetto delle regole e con dignità. Prima si sfruttano i lavoratori per anni, poi li si vuole gettare via come arance spremute. Impensabile che una vertenza possa concludersi con il licenziamento dei lavoratori che hanno chiesto il rispetto per i loro diritti. Se la Texprint pensa in questo modo di mettere fine allo sciopero, fa un grave errore.
Lungi dal lasciarsi intimidire la mobilitazione continuerà con il presidio permanente e il sindacato indice da ora una grande manifestazione per Sabato 17 aprile. Un momento inclusivo ed aperto dove invitiamo tutti coloro che vogliono stare al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, non solo della Texprint, ma di tutto il distretto tessile che sono costretti a subire questo regime di sfruttamento e che provano a cambiarlo”.
Nel corso di questa terza assemblea pubblica davanti ai cancelli della Texprint, accanto alla “Casa dei diritti” inaugurata il 27 marzo, è stato inaugurato il “Muro della solidarietà”. Un grande pannello rosso su cui ogni manifestante può scrivere il suo “pensiero solidale” e contribuire economicamente al sostegno della vertenza che, come ha detto Toscano: “ci ha già permesso di distribuire oltre 9 mila euro fra i lavoratori in sciopero e senza salario da oltre due mesi”.
Tra i primi firmatari e sottoscrittori figura anche il PMLI e la Cellula “G.Stalin” di Prato che fin dall'inizio della vertenza è al fianco dei lavoratori e esprime quotidianamente solidarietà militante e sostegno anche ai compagni del Si.Cobas. Durante l'assemblea sono state diffuse ai lavoratori alcune copie de “Il Bolscevico” n. 13 che riporta in prima pagina gli sviluppi della vertenza molto apprezzato dai lavoratori che si sono fatti fotografare mentre lo sfogliano.
Insieme ai compagni del Si.Cobas contribuiremo per quanto ci sarà possibile alla riuscita della manifestazione del 17 aprile.

7 aprile 2021