Per chiedere l’assunzione stabile nella pubblica amministrazione
Migliaia di lavoratrici e lavoratori in piazza a Napoli
Clamorosa diserzione della Cgil campana. Subito aperto un tavolo di trattative con Regione e Comune
I marxisti-leninisti partenopei come pesci nell’acqua, accolti con spirito di classe dai manifestanti

Redazione di Napoli
Una splendida giornata di lotta di classe ha caratterizzato Napoli il 15 aprile con la grande manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori della manutenzione stradale della Campania che hanno invaso la città in maniera pacifica e colorata e al tempo stesso esprimendo una grande combattività, soprattutto negli slogan.
Un stuolo di tute gialle ha attraversato il centro da piazza Dante, “violando” la ztl di De Magistris imposta a via Toledo, per poi raggiungere prima piazza Trieste e Trento e confluire come un grande fiume in piazza del Plebiscito, occupando la parte antistante la prefettura partenopea con un sole bellissimo che rifletteva i colori rifrangenti degli abiti da lavoro dei partecipanti.
La richiesta degli operai e delle operaie - divisi nei cinque lotti che rappresentano le cinque province campane - è chiara: dopo 23 anni di disoccupazione e precariato, dopo due anni di contratto a tempo determinato con scadenza fra circa un anno è giunto il momento di passare all’assunzione stabile.
Il PMLI, presente con una delegazione al corteo, ha condiviso e rafforzato la parola d’ordine lanciata sui manifesti firmati dai sindacati USB e Sin Cobas aggiungendo che non basta l’immediata stabilizzazione, ma occorre anche l’ottenimento del salario pieno, a tempo intero e sindacalmente tutelato. Lo ha fatto diffondendo centinaia di volantini ad hoc tra i manifestanti che hanno risposto abbracciando i compagni, invitandoli nel corteo tra le prime file, facendo sventolare la rossa bandiera del Partito in piazza. Già perché l’unica organizzazione partitica presente era quella del PMLI rappresentata dalla Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli guidata dal compagno Andrea coadiuvato dal compagno Raffaele.
La delegazione ha attraversato il corteo, tra abbracci, saluti e baci, con le insegne del Partito inclusi i “corpetti” che riportavano la parola d’ordine: “Contro il governo Draghi del capitalismo, della grande finanza e dell'Ue imperialista. Per il socialismo, il potere politico del proletariato e per difendere gli interessi del popolo” e quella “Il lavoro prima di tutto”.
Va registrata la clamorosa diserzione della Cgil campana la cui assenza in piazza sembra voler dire ai lavoratori, suoi iscritti, di continuare nel perimetro del precariato, spaccare il fronte sindacale e abbandonare la lotta per l’assunzione stabile nella Pubblica Amministrazione. C'erano invece i disoccupati “7 novembre” di Napoli.
Per Umberto Lillio, delle RSA-USB, e per molti lavoratrici e lavoratori che si occupano della manutenzione tra Benevento e provincia, fondamentale la richiesta in questo momento di portare avanti la lotta per essere assunti all’interno della Pubblica amministrazione, aprendo un tavolo di trattative con le istituzioni. Queste ultime non si sono fatte attendere vista la combattiva partecipazione e, nel primo pomeriggio, con la presenza del delfino del presidente De Luca, Bonavitacola, e il capo gabinetto del neopodestà De Magistris, Pietro Rinaldi, hanno aperto una discussione per verificare l’effettiva assunzione in Regione delle migliaia di operai che attualmente lavorano in Campania.
Dal canto nostro non tarderemo un attimo a dare la massima solidarietà di classe e di lotta ai lavoratori della manutenzione stradale affinché vengano immediatamente assunti nell’ambito della Pubblica amministrazione.

21 aprile 2021