Netaniahu scherza col fuoco
Israele attacca una centrale nucleare iraniana
Teheran, ci prenderemo la nostra vendetta a tempo debito

 
Il presidente iraniano Hassan Rouhani aveva appena inaugurato una nuova linea di centrifughe per l'arricchimento dell'uranio nel complesso nucleare di Natanz dato che l'Iran non può essere l'unico dei firmatari a rispettare l'accordo internazionale Jcpoa del 2015 mentre gli Usa che lo hanno abbandonato nel 2018 e la Ue mantengono l'embargo economico. Senza attendere che la nuova iniziativa iraniana fosse discussa nella sede opportuna dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), che a Vienna ospita dal 6 aprile la ripresa del negoziato, scattava la rappresaglia sionista con un attacco compiuto la mattina dell'11 aprile, un'esplosione provocata da un proprio agente all'interno del complesso di Natanz che danneggiava il sistema elettrico interno all’impianto che restava bloccato per qualche giorno.
Il sabotaggio era rivendicato indirettamente dal boia sionista Benyamin Netanyahu che scherza col fuoco, da aggressore tentava di passare a aggredito dichiarando che "Israele continuerà a difendersi dalle aggressioni dell'Iran" di fronte al segretario americano alla difesa, Lloyd Austin, in visita nel paese il 12 aprile; Austin non batteva ciglio avallando l'ennesimo attacco di Tel Aviv all'Iran. Lo scorso 27 novembre i servizi sionisti avevano assassinato a Teheran il direttore generale del programma nucleare iraniano col plauso dell'allora presidente Trump e continuano con l'avallo della nuova amministrazione Biden nella serie impunita di crimini e aggressioni come quelle del 10 e 25 marzo e del 6 aprile che hanno provocato danni a navi iraniane dirette nei porti siriani nel mar Rosso, nel mare Arabico e nel Mediterraneo.
Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif definiva "l’attacco deliberato alla sicurezza di un impianto nucleare, con un alto rischio di rilascio indiscriminato di materiale radioattivo, una forma di terrorismo nucleare e un crimine di guerra" e dichiarava che "i sionisti vogliono vendicarsi perché abbiamo compiuto progressi nella revoca delle sanzioni e hanno detto pubblicamente che non lo permetteranno. Ma ci prenderemo la nostra vendetta a tempo debito".

21 aprile 2021