Nella prima fase del lockdown del marzo 2020
Arrestato il sindaco Nucera di Opera per aver rubato le mascherine agli anziani

Dal corrispondente della Lombardia
Un terremoto giudiziario ha travolto l'amministrazione comunale di Opera (Milano) lo scorso 8 aprile quando nel corso di un'operazione chiamata “Feudum” i carabinieri del comando provinciale hanno arrestato con l'accusa di peculato, corruzione e traffico di rifiuti il sindaco Antonino Nucera (Noi con l'Italia), eletto nel 2018 con una coalizione di “centro-destra”. Assieme a lui sono finiti ai domiciliari anche il capo dell’ufficio tecnico comunale Rosaria Gaeta e gli imprenditori edili Giovanni Marino, Giuseppe Corona e Rosario Bonina. Oltre ai cinque arrestati, almeno altre quindici persone, tra impiegati comunali e imprenditori, sono finite nel registro degli indagati in stato di libertà.
Il Giudice per le indagini preliminari (Gip) Fabrizio Filice nell'ordinanza di oltre 200 pagine con cui ha disposto l'arresto su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) accusa Nucera di aver sottratto dispositivi di protezione individuale destinati alle Rsa e alle farmacie durante il primo periodo dell'emergenza pandemica quando le mascherine erano introvabili, per poi distribuirle a famigliari e amici. Dalle intercettazioni emergerebbero disposizioni specifiche affinché le mascherine fornite dalla Protezione civile venissero tenute da parte per essere poi trasportate direttamente nel suo ufficio e risulta che proprio in quel periodo il sindaco fosse solito farsi fare foto propagandistiche mentre le distribuiva a vario titolo.
Ma le accuse non finiscono qui, perché i magistrati milanesi imputano a Nucera di avere organizzato, nello stesso periodo, una vera e propria speculazione economica sui termoscanner destinati al comune di cui era sindaco: infatti negli stessi mesi del 2020 - quando era stata predisposta una procedura di acquisto di termoscanner per la misurazione della temperatura corporea da installare presso gli edifici del comune di Opera, dei locali vigili urbani, della biblioteca comunale e della farmacia comunale – il sindaco si adoperò per favorire la Marino Costruzioni srl quale effettiva procacciatrice di clienti per conto della fornitrice Domotec srl, così da garantire ai titolari della Marino Costruzioni, Giovanni Marino e Giuseppe Corona, ricavi pari a circa il triplo dell’effettivo costo di mercato dei misuratori di temperatura, nello specifico quattro apparecchiature termoscanner costate complessivamente alle casse comunali oltre 15.000 euro.
Inoltre le intercettazioni che hanno fatto emergere il caso delle mascherine erano state autorizzate a seguito di un’altra indagine su degli appalti pubblici, indagine condotta fin dal febbraio 2020 dal nucleo investigativo dell’arma dei carabinieri e coordinata dai procuratori aggiunti Alessandra Dolci e Maurizio Romanelli e dai sostituti Silvia Bonardi e Stefano Civardi, dalla quale emergerebbe come il Nucera, con la complicità della dirigente dell’ufficio tecnico e l’accondiscendenza di alcuni funzionari e consulenti del comune, abbia sistematicamente interferito in alcune procedure di gara al fine di orientare l’assegnazione di lavori pubblici a imprenditori conniventi ricevendone utilità. Gli appalti riguarderebbero quelli sulla riqualificazione del centro sportivo comunale, la manutenzione delle strade della città, la manutenzione del centro civico, i lavori di adeguamento delle scuole e la fornitura dei termo-scanner installati in municipio per i quali il sindaco avrebbe favorito la speculazione predisponendo ad hoc una procedura di acquisto che consentiva alle ditte di ricavare circa il triplo dell'effettivo costo di mercato.
Nel corso delle indagini sarebbero infine emersi gravi reati ambientali e risulterebbe che rifiuti pericolosi e macerie provenienti da lavorazioni stradali e dai lavori relativi agli appalti comunali sarebbero stati “fatti sparire” in aree di cantiere dello stesso comune di Opera o interrati nei campi agricoli del Parco Sud Milano, in totale circa mille tonnellate di fresato d'asfalto e altro materiale sarebbero stati smaltiti in modo non adeguato falsificando i formulari di recupero ottenuti dai gestori di due centri di smaltimento, che risultano indagati a piede libero.
Per ordine del prefetto di Milano Renato Saccone il sindaco Nucera è stato sospeso dalle sue funzioni che al momento sono svolte dal vicesindaco leghista Ettore Fusco il quale però ha già amministrato in maniera fallimentare per ben dieci anni la città avendo a fianco lo stesso Nucera come suo vice con il quale risulta quindi essersi semplicemente scambiato le poltrone di “primo cittadino”, oltre che quella di consigliere nel Cda di Ferrovie Nord Milano.
Stando così le cose neppure il leghista Fusco può assumere la guida della città come se niente fosse, l'intera giunta di corrotti e corruttori deve immediatamente dimettersi!

21 aprile 2021