Scandicci
Flash mob antifascista. Inaugurata la “panchina rossa” contro il femminicidio

Redazione di Firenze
Il 76° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo è stato celebrato nel rispetto delle misure anticovid dal Comitato Antifascista di Scandicci (Firenze) assieme all'Anpi-Scandicci dividendosi i quartieri dove rendere omaggio e portare fiori rossi ad ogni via e piazza intitolata ai partigiani.
Alle 12 è seguito il concentramento presso il Piazzale della Resistenza per un flash mob al quale hanno partecipato anche giovani antifascisti e con cui riaffermare “No al razzismo-No al fascismo”.
Nel quartiere di San Giusto le compagne e i compagni del Comitato Antifascista si sono ritrovati con entusiasmo per esaltare gli insegnamenti e gli ideali antifascisti trasmessi dai gloriosi partigiani, da applicare oggi nella lotta contro fascismo, razzismo e ogni discriminazione razziale e di genere, e che li ha ispirati e li ha visti uniti, sotto la stessa bandiera rossa, nella lotta contro i fascisti e i gruppi neofascisti del XXI secolo, fino alla vittoriosa chiusura del covo fascista di CasaPound in via Elio Chianesi, strada intitolata al partigiano gappista e comunista, ucciso dai fascisti, Medaglia d'Oro al valor militare.
Nel pomeriggio, alla presenza di una settantina di partecipanti, l'Anpi e il Comitato Antifascista hanno inaugurato una panchina rossa, fatta installare dal Comune nel giardino principale del quartiere San Giusto, per ricordare tutte le vittime di femminicidio e la violenza fisica e psicologica sulle donne. Sulla panchina rossa figura una targa con le scritte “Dono alla cittadinanza da parte della Sezione Anpi 'Sergio Fallani' Scandicci e Comitato Antifascista di Scandicci” e “Diamo voce al silenzio, non sei sola! Chiama il 1522 numero antiviolenza e stalking”.
Dopo un rappresentante del Comitato, è intervenuta l'assessora Diye Ndiaye per il Comune di Scandicci. Accompagnata dalla chitarra, Gabriela, lavoratrice in una struttura antiviolenza a Firenze, ha cantato in spagnolo la canzone messicana contro il femminicidio e la violenza sulle donne di quel Paese, diventata Inno di lotta delle donne del Sud America, “Canciò sin miedo” (Canzone senza paura).
L'iniziativa è terminata al canto di “Bella ciao”, quindi le compagne del Comitato si sono riunite sulla panchina rossa per una foto di gruppo.
Questo avvenimento arricchisce la vita politica, sociale e culturale del quartiere, necessaria per comprendere che è il capitalismo e la sua cultura borghese, patriarcale e maschilista che genera la violenza sulle donne.
Viva il 25 Aprile!
Viva i gloriosi partigiani!

28 aprile 2021