Catania
Slogan e interventi in piazza sull’attualità del 25 Aprile e l’importanza di legarlo alle lotte delle masse di oggi. Volantinaggio del PMLI. Importante intervento di Schembri a nome della Cellula catanese del Partito

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
76 anni dopo la Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo a Catania il 25 Aprile si è svolto un presidio di fronte all’ospedale dismesso Vittorio Emanuele, simbolo dei continui tagli alla sanità pubblica. Ben 37 miliardi di euro negli ultimi 10 anni.
Alla manifestazione hanno aderito: CSP “Graziella Giuffrida”, Fronte Militante per la Ricostruzione del Partito Comunista, Potere al Popolo Catania, PCI, Comunità Resistente Piazzetta-CPO ColaPesce, Fronte della Gioventù Comunista, Red Militant, PCL, Spazi Sociali Catania, Rifondazione Comunista, la Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI e l’USB con una delegazione che comprendeva l’Associazione Inquilini e Abitanti (ASIA), la Scuola, il Pubblico Impiego e i Pensionati.
Si è trattato di una manifestazione “atipica”. La crisi sanitaria che si protrae da più di un anno ha influito sui numeri, ma non sulla combattività dei partecipanti, presenti in circa 300 e mai domi per l’intero svolgimento dell’evento.
Slogan e interventi al megafono si sono concentrati sull’attualità del 25 Aprile e sull’importanza di legarlo alle lotte delle masse popolari, contro ogni forma di sfruttamento e contro l’incessante crisi del capitalismo, acuitasi ancor di più con l’esplosione della pandemia. Al termine i manifestanti hanno raggiunto piazza Machiavelli, conosciuta dai catanesi come “piazza San Cocimu”, limitrofa alla casa natale di Graziella Giuffrida, partigiana catanese uccisa a Genova insieme al fratello Salvatore, dai nazisti all’età di 22 anni, nel marzo del 1945. Nella stessa piazza, qualche ora prima, una delegazione dell’Anpi aveva deposto una corona di fiori sulla lapide della partigiana.
Il PMLI presente in piazza con le bandiere del Partito, con i manifesti dedicati al 25 Aprile e alla lotta NoTav e il volantino ad hoc è intervenuto al megafono con il compagno Sesto Schembri. Egli ha sottolineato l’importanza di difendere la memoria della Resistenza contro chi cerca di istituzionalizzarla sotto il tricolore e l'inno di Mameli e l’onore dei partigiani da chi cerca di infangarlo, allo scopo di riabilitare i fascisti e cancellare per sempre la discriminante antifascista. In merito al governo attualmente al potere, Schembri ha affermato che siamo passati dalla dittatura antivirus del liberale e trasformista Conte a quella del banchiere massone Draghi che è ancor peggiore, visto che il suo governo è direttamente in mano alla grande finanza e alla Ue imperialista. Un fatto senza precedenti che ha trasformato di fatto la forma di governo da parlamentare a presidenziale. Ha così introdotto il concetto espresso dal Partito circa l’importanza di ispirarsi allo spirito della Resistenza per opporsi al governo Draghi e rilanciare la lotta di classe per buttarlo giù e per difendere gli interessi e i diritti del popolo. Il compagno ha concluso che oggi seguire l’esempio dei gloriosi partigiani significa costruire un largo fronte unito di tutte le forze politiche, sindacali, sociali, culturali, religiose antidraghiane. E, allo stesso tempo significa anche porsi il problema del socialismo - concetto peraltro accennato anche da altri intervenuti - e del potere politico del proletariato. L’obiettivo a cui aspiravano anche i partigiani comunisti, che costituivano l'anima e il braccio forte della lotta di Liberazione, sebbene allora non fosse oggettivamente facile andare oltre la sconfitta del nazifascismo e la riconquista delle libertà democratiche soppresse da Mussolini.

 
Nei giorni precedenti su Contropiano.org si dava notizia con dovizia di particolari di questo importante appuntamento di piazza e dell'adesione del PMLI.Catania. La testata on line La Sicilia.it col titolo “25 Aprile: a Catania un presidio tra antifascismo, pandemia e crisi economica” ha dato spazio alla manifestazione, postando anche un breve video del combattivo presidio dove tra l'altro si notano il compagno Schembri e le bandiere del Partito.

28 aprile 2021