Valdisieve
Niente corteo a Pontassieve mentre a Rufina si è tenuto un presidio. Chiavacci interviene a nome dell'ANPI della Valdisieve. Militanti e simpatizzanti del PMLI espongono bandiere del Partito al posto di quelle tricolori

Dal corrispondente della Cellula “F. Engels” della Valdisieve del PMLI
Con le amministrazioni comunali e i vertici dell'ANPI nazionale concordi nel celebrare il 25 Aprile con “estrema prudenza”, anche quest'anno è saltato il corteo del 25 Aprile che sempre dal dopoguerra fino al 2019, convocava in piazza a Pontassieve le associazioni, i sindacati ed i partiti antifascisti assieme alla popolazione dell'intera Valdisieve (Firenze).
In tutti i tre i comuni al mattino sono state deposte le corone alla base dei monumenti alla Resistenza ma con la sola presenza istituzionale e di un rappresentante dell'ANPI; nel pomeriggio è stata promossa una diretta Facebook nella quale dopo gli interventi dei sindaci di Pelago, Pontassieve e Rufina, il compagno Enrico Chiavacci è intervenuto a nome delle ANPI del territorio.
Sempre nel pomeriggio, i membri del direttivo dell'ANPI di Rufina, accompagnati da alcuni familiari, hanno svolto un presidio in via 25 Aprile per poi recarsi nelle strade intitolate a personaggi o fatti attinenti alla Resistenza, legando alcuni papaveri rossi di carta realizzati da alcuni membri della sezione.
Dai balconi delle case delle nostre e nostri militanti e simpatizzanti però non pendevano i tricolori come indicato dalle amministrazioni, ma la rossa bandiera del nostro Partito che ha un legame speciale con la Resistenza che non ha mai tradito, ed in particolare con la grande maggioranza dei combattenti comunisti che lottarono per scacciare l'invasore, ma che avevano in testa un'idea di società di riscatto sociale, socialista, proprio come immaginiamo e per la quale ci battiamo noi.
Certo, sarebbe stato più opportuno tornare in piazza e celebrare in maniera diversa il 76° della Liberazione dal nazifascismo, per dare un segnale forte di memoria, presidio e presenza, tuttavia qualcosa si è fatto, e l'auspicio di tutti è che dal prossimo anno si possa tornare a rilanciare questa importante giornata di lotta come merita, e come meritano i nostri gloriosi partigiani.

28 aprile 2021