Manifestazione nazionale del S.I.Cobas a Prato
Oltre mille lavoratori in piazza per la vertenza Texprint
Criminale e vigliacca aggressione dei padroni della Texprint contro i lavoratori in presidio
Scuderi: “L'esemplare lotta per 8 ore x 5 giorni dei coraggiosi e tenaci lavoratori della Texprint ha per noi un valore nazionale e dovrebbe coinvolgere tutto il movimento operaio e le forze politiche e sindacali che lo rappresentano”

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Prato del PMLI
Il 24 aprile oltre un migliaio di lavoratori, operai, studenti, attivisti e militanti di movimenti e partiti politici con la bandiera rossa e la falce martello, hanno preso parte a Prato, in Piazza delle Carceri, alla manifestazione nazionale indetta dal S.I.Cobas Prato-Firenze a sostegno della vertenza Texprint: la stamperia tessile situata nel Macrolotto 2 a Sud-Est di Prato, dove dal 18 gennaio i lavoratori sono in sciopero permanente e dal 12 febbraio picchettano i cancelli della fabbrica per protestare contro lo sfruttamento bestiale a cui sono sottoposti e per rivendicare le 8 ore di lavoro per 5 giorni alla settimana, il ritiro dei licenziamenti di massa, l'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro e delle tutele salariali, sindacali e sanitarie.
Tantissimi manifestanti, molti giovani e ragazze, sono giunti da tutta Italia con decine pullman, in treno e auto private; da Milano, Brescia, Piacenza, Bologna, Modena, Genova, Torino, Perugia, Roma e Napoli.
Presenti fra gli altri anche varie RSU dei distretti industriali di Prato, Firenze e Pistoia; le delegazioni degli operai della Piaggio e del Collettivo dei lavoratori della GKN, tanti giovani delle realtà studentesche fiorentine, militanti e simpatizzanti del FGC, Movimento NO TAV, PCL, PCI, PRC, Proletari Comunisti, Partito dei Carc, SLAI Cobas e la bandiera dell'ANPI di Campi Bisenzio portata dal suo presidente, Fulvio Conti.
Nonostante i ripetuti tentativi da parte delle istituzioni locali con alla testa la questura e la prefettura che provocatoriamente hanno cercato di criminalizzare e ostacolare in tutti i modi lo svolgimento della manifestazione, l'iniziativa di lotta è stata coronata da un grande successo.
A scopo intimidatorio, tutto il centro della città è stato blindato con centinaia di agenti schierati in assetto antisommossa; il divieto di sosta è stato esteso a tutti i parcheggi adiacenti la Piazza; ai gestori di bar e attività commerciali è stato “consigliato” di non aprire i negozi in previsione di “violenze e disordini” mentre il questore ha cercato di vietare perfino gli interventi dalle scalinate del Castello dell'Imperatore;
I manifestanti hanno ignorato tale divieto e, dopo aver occupato le scalinate del Castello hanno dato il via agli interventi rispedendo al mittente “l'assurda provocazione”.
Diversi lavoratori nei loro interventi hanno denunciato le bestiali condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti e le iniziative di lotta che stanno portando avanti dimostrando ancora una volta grande coraggio, combattività e determinazione.
"Continueremo con i picchetti, il blocco delle merci e gli scioperi davanti ai cancelli della Texprint – hanno ribadito i lavoratori - noi vogliamo lavorare 8 ore per 5 giorni, vogliamo i nostri diritti. Multe e denunce non ci fermano e non ci spaventano. La nostra lotta non riguarda solo la Texprint, ma tutto il sistema della moda e tutto il distretto tessile pratese. Se tocca uno tocca tutti".
Molto applaudito e apprezzato l'intervento di Arafat, il lavoratore della FedexTNT di Piacenza posto agli arresti domiciliari nei giorni scorsi per aver organizzato lo sciopero davanti ai cancelli della multinazionale americana, il quale ha ribadito la “necessità di costituire un largo fronte unito di lotta per rispondere all'offensiva padronale e abbattere il capitalismo con cui non è possibile scendere a compromessi”.
Per sostenere i 18 lavoratori a cui nei giorni scorsi è stata consegnata la lettera di licenziamento, in piazza è stata promossa una raccolta fondi che si va a unire ai contributi raccolti in questi mesi.
Poco dopo le 17, nel pieno svolgimento degli interventi, gli organizzatori sono stati costretti a sospendere la manifestazione per denunciare la criminale e vigliacca aggressione da parte dei padroni della Texprint che hanno approfittato della situazione per attaccare con lanci di acido i 5 operai rimasti a presidiare i cancelli della fabbrica.
Su invito degli organizzatori, gran parte dei manifestanti hanno abbandonato la piazza e sono corsi davanti ai cancelli della Texprint per solidarizzare con i lavoratori vittime dell'aggressione e unirsi al presidio al grido di “Texprint mafia”.
Alla protesta ha preso parte anche una folta delegazione del PMLI diretta da Erne Guidi e Franco Panzarella e composta da compagne e compagni e simpatizzanti provenienti dal Mugello, dalla Valdisieve, da Fucecchio, da Sesto Fiorentino e da Napoli.
Per tutta la durata della manifestazione i compagni hanno sventolato le bandiere del Partito e hanno esposto sotto il palco il cartello e il manifesto del PMLI contro il governo del banchiere massone Draghi e la solidarietà alla lotta dei lavoratori della Texprint e ai compagni del SI Cobas che la dirigono. Tutti hanno indossato il corpetto con la locandina riproducente il manifesto e diffuso alcune centinaia di volantini con l'editoriale di Scuderi sul 44° compleanno del PMLI, per il 76° anniversario del 25 Aprile e i 5 appelli antidraghiani.
La presenza del PMLI, seconda solo alle delegazioni del SI Cobas e del Fronte della gioventù comunista, non è passata inosservata neppure al TGR Toscana e a TV Prato che l’ha riproposta nei rispettivi servizi della sera.
Il compagno Luigi, militante anche del Movimento 7 Novembre dei disoccupati napoletani ha portato la bandiera del PMLI sul palco degli oratori al Castello che sovrasta piazza delle Carceri.
Una parte della delegazione del PMLI ha partecipato anche al successivo presidio di fronte ai cancelli della fabbrica.
Ha esordito come fotografo l’amico Vladimir di Sesto Fiorentino, a cui va tutto il nostro ringraziamento.
All'inizio della manifestazione, il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, ha inviato un messaggio di salutato e ringraziato alla delegazione "che con grande spirito di sacrificio e con ammirevole e commovente dedizione alla causa rappresenta il nostro amato Partito all'importante manifestazione nazionale a Prato. Sarò spiritualmente con orgoglio al vostro fianco. L'esemplare lotta per 8 ore x 5 giorni dei coraggiosi e tenaci lavoratori della Texprint ha per noi un valore nazionale e dovrebbe coinvolgere tutto il movimento operaio e le forze politiche e sindacali che lo rappresentano".
Una giornata di lotta che va al di là della specifica vertenza Texprint, che segna un'importante tappa di un percorso che deve portare a sviluppare un'opposizione di sinistra e di classe al governo Draghi ancora più forte e coesa e a unificare le lotte dei lavoratori che si sviluppano, per ora a macchia di leopardo, in tutta Italia.

28 aprile 2021