Nonostante la diserzione dalle piazze di CGIL, CISL e UIL con la scusa della pandemia
Celebrato il 1°Maggio in tutta Italia
Decine di iniziative promosse da sindacati non confederali e movimenti. A Torino migliaia in piazza con in testa i NOTAV "per un futuro libero da sfruttamento e devastazione". La polizia carica il corteo per impedirgli di raggiungere il Comune. Fantoccio di Draghi appeso a una ghigliottina. A Milano combattivo corteo promosso dal Patto d'azione anticapitalista-per il Fronte unito di classe. A Napoli corteo unitario organizzato da Si Cobas, nel mirino Draghi e De Magistris. A Firenze manifestazione caratterizzata dall'anticapitalismo. Volantinaggi marxisti-leninisti a Catania, Ischia e Pontassieve. Il Responsabile giovani Monti interviene nell'importante videoconferenza del Direttivo provinciale Slc-Cgil a Reggio Calabria. In un Comunicato l'Organizzazione di Biella del PMLI attacca i vertici confederali per non aver organizzato niente per il 1° Maggio. Ovunque apprezzata la presenza del PMLI.
Cammilli interviene per il PMLI alla manifestazione indetta dal PC a Santa Croce sull'Arno

Come da tradizione la Giornata Internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori è stata caratterizzata da cortei e manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le limitazioni legate al Covid-19 e in alcune regioni anche il cattivo tempo, una miriade di iniziative si sono svolte sia nelle grandi città che nei piccoli centri. Le hanno indette i sindacati di base, Cgil-Cisl-Uil, Comitati e partiti politici.
Quasi sempre in una stessa città, specie in quelle più grandi, sono state organizzate più di una manifestazione. I sindacati confederali in molte zone del nostro Paese hanno abbandonato le piazze, andando persino oltre le stesse restrizioni dei decreti governativi, preferendo iniziative al chiuso, spesso nelle sedi istituzionali.
Non si tratta solo di una divisione basata su questioni organizzative. A pesare la posizione di Cgil-Cisl-Uil, completamente appiattita sul governo e sulla proposta dell'”unità nazionale”, apparsa fin troppo indigesta per tutti coloro che si oppongono all'esecutivo guidato dal banchiere massone Draghi. Perciò anche in quelle città dove confederali, sindacati di base e partiti stavano ben distinti ma nello stesso corteo, stavolta hanno organizzato manifestazioni separate.
Nei luoghi dove è presente, il PMLI ha partecipato alle iniziative più significative dove c'era da fare una scelta, a quella presente sul territorio nel caso ve ne fosse solo una, da chiunque organizzate, oppure agendo autonomamente dove non ce n'erano, portando tra i lavoratori la propria posizione politica e sindacale e riscuotendo sempre gli apprezzamenti dei manifestanti. Nelle pagine successive potrete leggere i resoconti locali.
Ci sono stati anche dei tentativi, come a Bologna, di gruppi apertamente fascisti di intrufolarsi in questa giornata a loro estranea, in quanto servi dei padroni, sfruttando il malcontento di chi ha piccole attività ed è rimasto senza lavoro. Per ora sono stati messi ai margini, e anche in futuro non bisognerà concedere alcuno spazio a questa marmaglia in camicia nera.
Qui diamo notizia delle manifestazioni più importanti, perché oltre ai comizi e ai cortei nelle città, ci sono stati centinaia di presidi e iniziative davanti alle fabbriche che minacciano licenziamenti e dove sono in corso dure vertenze sindacali. Perciò l'elenco è inevitabilmente incompleto.
Partendo dal Piemonte, a Torino sono state organizzate tre manifestazioni a cui hanno partecipato alcune migliaia di persone. Una in piazza Castello, dove in mattinata si erano radunati dietro lo striscione "Crisi sanitaria crisi sociale crisi ecologica per salvarci dobbiamo cambiare sistema" i sindacati Si Cobas, Usb, e Cub oltre a Rifondazione e PC. Un'altra in piazza Vittorio dove si erano ritrovati i No Tav e gli attivisti del centro sociale Askatasuna.
Questi hanno poi raggiunto in corteo la manifestazione dei sindacati di base, per poi cercare di andare fino fino al municipio, dove si svolgeva la terza iniziativa con Cgi-Cisl-Uil, la sindaca Appendino e l'arcivescovo. Il corteo, che portava simbolicamente il fantoccio di Draghi appeso a una ghigliottina, è stato caricato della polizia che ha impedito di disturbare la manifestazione istituzionale.
Anche in Lombardia i sindacati confederali hanno organizzato l'iniziativa principale con una diretta streaming dallo Spazio Teatro 89 di Milano. La Cgil ha poi effettuato un presidio davanti ai cancelli della Henkel di Lomazzo (CO), dove 160 lavoratrici e lavoratori sono mobilitate da mesi perché l'azienda, presente sul territorio da quasi un secolo, ha deciso di chiudere il sito produttivo.
Un'importante manifestazione si è tenuta in Piazza Duomo a Brescia organizzata da Cobas, USB, Cub, Si-Cobas, Assemblea dei lavoratori combattivi Brescia, Comitati, collettivi studenteschi e antifascisti. Tra le iniziative più partecipate, non solo della Lombardia ma di tutta Italia, da segnalare quella di Milano indetta da Cub, Si Cobas, Adl Cobas, Slai Cobas, Sial Cobas, Usi-Cit, dove alcune migliaia di persone in corteo, aperto dai lavoratori Fedex-Tnt, hanno affollato il centro del capoluogo meneghino fino al Duomo.
Numerose manifestazioni anche in tutto il Nord-Est. A Trieste si sono svolte tre iniziative con presidi e flash-mob . In Piazza Unità si sono alternate le manifestazioni di Cgil-Cisl-Uil e quella di Cobas e Usi-Cit, mentre Usb ha manifestato in Campo San Giacomo. Ovunque sono stati criticati i tagli alla sanità e le politiche liberiste per sostenere la crisi del capitalismo. Manifestazioni dei sindacati confederali in quasi tutte le città del Veneto . Le più importanti quelle in presenza nelle piazze di Mestre, Padova, Vicenza, Verona e Rovigo.
L'epicentro delle manifestazioni in Emilia-Romagna è stato a Bologna . Nel capoluogo felsineo si sono svolte una dozzina di iniziative. Qui segnaliamo quelle della mattina in Piazza Maggiore di Cgil-Cisl-Uil, quella di Usb e “Potere al popolo”, mentre altri sindacati di base hanno organizzato un presidio davanti all'hub della logistica in via Mattei. Nel pomeriggio in Piazza del Nettuno si sono riuniti i riders , assieme ad alcuni collettivi studenteschi.
Nel pomeriggio altra manifestazione a cui hanno aderito gli antifascisti bolognesi, che tra l'altro aveva lo scopo d'impedire che i fascisti potessero portare in piazza i loro lugubri simboli e riti. L'iniziativa della “Rete dei patrioti” in un primo momento era stata negata dal Comune che poi alla fine ci ha ripensato. A questo punto è intervenuta la polizia che si è piazzata in mezzo impedendo con la forza che i manifestanti provenienti dal centro città cacciassero lo sparuto gruppo di fascisti.
Tantissime iniziative anche in Toscana . Sopratutto in provincia di Firenze la Cgil da sola o assieme a Cisl e Uil ha organizzato diversi presidi come a Empoli e Barberino . A Greve l'iniziativa si è svolta presso il cementifico Testi con i lavoratori che da ottobre lottano per difendere il proprio posto di lavoro.
Cammilli è intervenuto per il PMLI alla manifestazione indetta dal PC a Santa Croce sull'Arno
Oltre a quelle organizzate dai confederali altre iniziative si sono svolte a Pisa , davanti all'ospedale Cisanello organizzata da Cobas, Cub ed alcune formazioni politiche, per chiedere sicurezza per i lavoratori, in primis quelli della sanità. Nella stessa provincia, manifestazione a Santa Croce contro la mafia e la corruzione, per il lavoro e la salute organizzata da PC e Comitato 27 febbraio – no Draghi. A Prato invece presidio davanti i cancelli della Texprint , presente il PMLI, dove prosegue la lotta degli operai contro i soprusi padronali e per il rispetto del contratto nazionale. A Firenze presidio in Piazza Ss. Annunziata organizzato dal comitato “Ogni giorno è il Primo Maggio”. A queste tre iniziative ha partecipato attivamente il PMLI.
Nel Centro Italia di sono tenute anche le maggiori manifestazioni dei sindacati confederali con la partecipazione dei segretari nazionali, sotto la parola d'ordine insulsa e generica: “l'Italia si cura con il lavoro”. Maurizio Landini era davanti l' Ast di Terni, simbolo dell'unità dei lavoratori e di una città che lottano contro la chiusura dell'acciaieria e per difendere i posti di lavoro. Il segretario della Uil Bombardieri ha parlato da Passo Corese, in provincia di Rieti, sede del più grande hub di Amazon di tutto il centro-sud Italia e simbolo dello sfruttamento e dei ritmi infernali imposti ai lavoratori.
Il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, ha parlato dall'Ospedale dei Castelli, vicino Roma, simbolo dei "sacrifici dei lavoratori che hanno permesso al Paese di far fronte alla pandemia”. Da qui ha lanciato un vergognoso e spudorato appoggio al Governo invitandolo a "negoziare e concertare un nuovo e moderno patto sociale per la crescita , lo sviluppo , il Lavoro. Se non ora quando? Cgil, Cisl, Uil ci sono".
Scendendo più a sud segnaliamo l'importante manifestazione di Napoli organizzata dal sindacato SI Cobas e che ha visto la partecipazione dei giovani dei centri sociali, in particolar modo il Laboratorio “Iskra” di Bagnoli, il Movimento dei disoccupati organizzati “7 novembre”, i lavoratori della manutenzione stradale, del porto, i facchini FedEx, i precari dello spettacolo, oltre a svariate formazioni politiche.
Erano presenti anche delegazioni di operai provenienti da Messina, dall'ex Ilva di Taranto , e attivisti del movimento No-Mous. Il corteo molto combattivo a cui hanno partecipato oltre un migliaio di persone, in un primo momento era stato vietato e poi autorizzato dopo la pressione e la determinazione delle piazza. Nel mirino Draghi e De Magistris, per la diserzione del suo movimento alla manifestazione.
Essendo collocate tutte in “zona rossa” (a parte la Campania), nelle regioni del Mezzogiorno le manifestazioni non hanno potuto esprimere tutta la loro forza nelle piazze. In ogni caso Cgil-Cisl-Uil hanno organizzato, seppur in forma ridotta e certe volte al chiuso e con maxi schermi, iniziative a Bari e in alcune città della Sicilia , compreso nel luogo altamente simbolico di Portella della Ginestra.
Nell'importante videoconferenza del Direttivo provinciale Slc-Cgil a Reggio Calabria il Responsabile giovani Monti è intervienuto ricordando che occorre ritornare a celebrare il Primo Maggio con spirito militante e di classe mettendo in discussione il capitalismo, per il socialismo
Alcune cellule e organizzazioni del PMLI, dove i sindacati non avevano indetto alcuna manifestazione per la giornata del Primo Maggio o avevano programmato solo dei gesti simbolici, hanno organizzato lo stesso delle iniziative, come diffusioni o affissioni di locandine, come successo ad Ischia , Catania , e in alcuni centri della provincia di Firenze come Pontassieve .
Vista la frantumazione delle iniziative in tante città, auspichiamo che si raggiunga una maggiore unità tra le varie organizzazioni sindacali e politiche anche se certe volte non si poteva fare diversamente, come ad esempio a Torino, dove era impensabile aderire ad una manifestazione assieme a Cgil-Cisl-Uil e alle istituzioni cittadine tra cui la sindaca 5 Stelle Appendino e l'Arcivescovo.
Ma almeno tra le forze che si oppongono al governo, tra quei sindacati che si collocano su posizioni conflittuali e rifiutano l'unità nazionale, e quei partiti politici antidraghiani e che si dichiarano contro il capitalismo, occorre trovare al più presto l'unità, prima per far mordere la polvere a Draghi, poi per elaborare un progetto per una nuova società, che per noi è il socialismo.
Intanto registriamo con soddisfazione che anche per questo Primo Maggio 2021, nonostante le restrizioni governative legate al Covid, le divisioni tra i sindacati e quelle che ancora permangono tra i partiti con la bandiera rossa e la falce e martello, una parte della classe operaia del nostro Paese ha dimostrato una gran voglia di lottare contro questa disgustosa ammucchiata dei partiti della destra e della “sinistra” borghesi raccolta attorno al banchiere massone Mario Draghi.


5 maggio 2021