Comunicato stampa della Cellula “G.Stalin” di Prato del PMLI
La polizia aggredisce nel sonno le lavoratrici e i lavoratori della Texprint in lotta

La Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI condanna risolutamente la brutale aggressione perpetrata all'alba del 18 maggio da un plotone di poliziotti in assetto antisommossa contro le lavoratrici e i lavoratori della Texprint che dal 18 gennaio sono in sciopero permanente e presidiano i cancelli della stamperia tessile per rivendicare i propri diritti salariali e tutele sindacali contro i licenziamenti e le brutali condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti.
Alle 6:45 del mattino i lavoratori sono stati aggrediti nel sonno e trascinati fuori dalle tende a suon di pugni, calci e spintoni. Uno è stato anche ammanettato per oltre mezz'ora. Un altro è stato preso per il collo e sbattuto con la testa violentemente contro la cancellata in ferro che delimita lo stabilimento.
Diversi lavoratori, a cui è stato perfino impedito di scattare foto e filmare l'aggressione, hanno riportato varie escoriazioni e ferite alla testa, al volto e alle braccia.
Un'aggressione premeditata, l'ennesima, studiata a tavolino per intimorire i lavoratori in lotta e farli desistere dal coraggioso e determinato presidio che portano avanti da ben 4 mesi.
La Cellula “G. Stalin” di Prato del PMLI rinnova il proprio sostegno e solidarietà militante agli operai Texprint che dal 18 gennaio sono in sciopero permanente e dal 12 febbraio picchettano i cancelli della fabbrica.
 
Cellula “G.Stalin” di Prato del PMLI
Prato, 18 Maggio 2021