In tutto il mondo
Manifestazioni di solidarietà al popolo palestinese

 
Fermare l'offensiva militare contro Gaza, fine dell'occupazione sionista sono gli slogan ripetuti nelle numerose manifestazioni in tutto il mondo in solidarietà al popolo palestinese. Le ultime del 17 maggio si sono registrate dagli Stati uniti a Cipro, alla Gran Bretagna e fino alla Malesia con sit in e piazze piene come nel precedente fine settimana.
Il 15 maggio in Giordania i dimostranti si sono diretti al confine, chiedendo l'apretura della frontiera e la possibilità di andare a sostenere le famiglie palestinesi sfrattate da Shaikh Jarrah, per "liberare la moschea di Aqsa e la Palestina". I manifestanti sono stati fermati dalle cariche e da i lacrimogeni della polizia di re Abdullah II. Altre proteste e tentativi di passare la frontiera dalla parte del Libani sono stati respinti dalla polizia sionista.
Nei paesi musulmani, alla fine del ramadan, ci sono stati cortei e manifestazioni nella principale moschea di Dhaka in Bangladesh, così come a Aden nello Yemen e in Marocco.
Molto partecipate le manifestazioni negli Usa, già il 12 maggio decine di migliaia di dimostranti erano in piazza da Washington a Los Angeles e a New York dove circondavano il consolato israeliano e bloccavano la 42esima strada a Manhattan, sventolando bandiere palestinesi. Il 15 maggio le manifestazioni principali si svolgevano a New York, Los Angeles, Boston, Chicago e Washington, e a Montreal in Canada, con cortei che sfilavano per le città al grido di "Palestina libera", "Libertà per Gaza", "Basta apartheid". In alcuni cortei erano presenti anche manifestanti di religione ebraica contrari alla politica di Netanyahu con i cartelli "Not in my name". Il 16 maggio le manifestazioni principali erano a Los Angeles dove migliaia di dimostranti bloccavano il traffico su un'importante arteria e marciavano verso il consolato israeliano con cartelli per la "Palestina libera" e gridando "lunga vita all'intifada"; a San Francisco il grido di "Palestina libera" accompagnava la marcia attraverso il distretto di Mission fino a Dolores Park mentre a Boston i manifestanti bloccavano il traffico e riuscivano a passare a breve distanza dal presidiato consolato israeliano.
In Europa numerose le manifestazioni, oltre che in Italia, in tutta la Gran Bretagna a partire dal paertecipato corteo del 15 maggio che ha attraversato il centro di Londra fino a Kensington, nei pressi della blindatissima ambasciata israeliana, chiedendo al governo britannico di "smettere di consentire di agire impunemente a Israele". Fra le tante manifestazioni in Germania ci sono state quella nel quartiere multietnico Kreuzberg a Berlino, dove era già in programma una inziativa per ricordare la Nakba, a Francoforte, Friburgo e Leipzig. In Francia, a Parigi la manifestazione non era autorizzata e la polizia antisommossa di Macron ha tentato di disperdere i dimostranti con cariche e idranti. Scontri anche a Copenhagen in Danimarca dove la polizia ha disperso con cariche e lacrimogeni, dopo alcuni lanci di pietre e petardi, le migliaia di manifestanti scesi in piazza con le bandiere della Palestina. Altre proteste a Bruxelles davanti l'ambasciata israeliana, cortei in Spagna a Madrid e Barcellona e in Serbia a Belgrado.

19 maggio 2021