Tutti in piazza in solidarietà con la Palestina e per la pace in medio Oriente
Entusiasmo e soddisfazione per il successo della manifestazione organizzata dal Comitato Unitario promosso dalla Cellula ischitana del PMLI
Teleischia e NuvolaTv coprono mediaticamente l'iniziativa
Gli interventi di Vuoso e Martino denunciano l'aggressione nazisionista di Israele e l'ammucchiata filosionista dei partiti di governo

Dal corrispondente dell'Organizzazione isola di Ischia del PMLI
Uno straordinario successo il sit-in organizzato dal Comitato Unitario isola d’Ischia pro Palestina, promosso e sollecitato dalla Cellula isolana del PMLI “Il Sol dell’Avvenir”. Con estrema puntualità alle 18 di venerdì 21 maggio, tutti in Piazza degli Eroi.
I compagni del PMLI avevano già provveduto a stendere fra due pini, un’enorme bandiera della Palestina prestata dai compagni di PRC. In un altro angolo della piazza, la bandiera del PMLI, il cartello del Partito contro i nazifascisti di Israele e un amplificatore portatile come un trolley, a batteria, inaugurato per l’occasione, in dotazione della Cellula isolana del PMLI che già possiede anche un gazebo rosso.
Un altro spazio è stato occupato dall’emittente “Teleischia” che ha dedicato una diretta di un’ora all’iniziativa; interviste e commenti anche da parte dell’altra emittente isolana “Nuvola TV” i cui servizi sono stati curati dal compagno Gennaro Savio, che ha aderito alla manifestazione anche in rappresentanza del suo PCIM-L fondato dal padre Domenico. Ben presto si sono unite le bandiere del Centro Sociale “La Stanza”, del gruppo ambientalista dei VAS, di PRC, dei gruppi culturali “Il germoglio” e Centro Buddista isola d’Ischia, dell’Associazione Libera, dei Cobas e insieme tanti altri compagni, simpatizzanti, amici.
Una partecipazione entusiastica che ha pienamente condiviso l’iniziativa promossa dalla Cellula isolana del PMLI il cui Segretario, compagno Gianni Vuoso, ha coordinato i lavori. Bellissima l’apertura della manifestazione: appena Vuoso ha annunciato il motivo del sit-in e si è soffermato sul genocidio messo in atto dai nazifascisti di Israele, si è avvicinata una giovane palestinese, Ania che immediatamente è stata intervistata dai giornalisti. È stata salutata da un caloroso applauso e sono state caldamente apprezzate le sue dichiarazioni. Le è stato chiesto: “Hai speranze per la tregua firmata proprio oggi?” e lei, con molta decisione, ha risposto: “Non accade la prima volta, io ci credo poco, il danno gravissimo è stato già fatto e altri danni saranno compiuti. Bambini, donne, giovani, anziani sono stati devastati, il paese è stato distrutto, noi siamo continuamente perseguitati”. Quando le abbiamo ancora chiesto cosa pensasse di quanti ritengono che anche i palestinesi hanno alimentato gli scontri ha risposto seccata: “A sentire questa gente mi vien da ridere, sono solo fanatici di Israele e non sanno come ci costringono a vivere”.
Quindi il sit-in ha visto un interessante susseguirsi di interventi. Michele D’Ambra del Circolo isolano di PRC ha ricordato: “Io sono stato in Palestina qualche anno fa e non dimentico le immagini di quel paese sventrato, di quei volti, di quegli occhi impauriti e mi chiedo ancora come possano ancora subire e vivere con tante privazioni”.
Per Fausta Piccolo, insegnante ed esponente del Centro Sociale “La Stanza” l’impegno a scuola è continuo: “Non mi stanco mai di invitare i miei alunni a riflettere su quanto accade laggiù, i lavori che svolgiamo a scuola hanno l’obiettivo di ricercare le vere cause di una guerra che non finisce mai, delle responsabilità che ha tutto il mondo”.
A inaugurare l’amplificatore del PMLI è stato poi il compagno Martino della Cellula “Il Sol dell’Avvenir” che vincendo con forte sicurezza l’emozione del suo primo intervento in pubblico, ha invitato tutti a riflettere sul comportamento di Israele: “È assurdo - ha detto - che gli ebrei oppressi ieri dai nazisti, cerchino oggi di imporsi come oppressori; è un comportamento inaccettabile”.
Nicola Lamonica dei VAS ha ricordato la legge 185 del luglio '90 che stabilisce nuove norme sul controllo delle importazioni ed esportazioni dei materiali in armamento: “Qualcuno vuole dimenticare che la nostra Costituzione vieta l’esportazione e il transito di materiali in armamento. Abbiamo il dovere di chiedere al governo italiano il rispetto dei trattati internazionali e in particolare, di adottare misure come l’embargo militare per bloccare il commercio di armi che alimentano la guerra, per sanzionare Stati, come Israele, che non rispettano i diritti umani”.
Non è mancata la provocazione di uno sconosciuto che ha tentato di tessere le lodi di Israele, ma è stato immediatamente e bruscamente allontanato da alcuni compagni. Così come già il giorno precedente la manifestazione, un frequentatore di social aveva commentato il volantino del Comitato sostenendo che “chi sostiene Hamas è un terrorista”.
Parole a sostegno della pace e di condivisione della iniziativa sono venute dal Presidente dell’associazione Museo del Mare, Niki Ambrosio, e dall'esponente del Centro Buddista Odette Del Dotto.
Gianni Vuoso Segretario di Cellula "Il Sol dell'Avvenir" dell'Isola di Ischia ha sottolineato la piena soddisfazione per la riuscita della manifestazione che precede quella nazionale di Roma, che si unisce a tante altre iniziative pro Palestina, registrate in Italia e nel mondo: “Con tanta gente in piazza stasera - ha esordito - abbiamo dimostrato che è possibile esprimere la propria opinione, che basta vincere la pigrizia, che bisogna recuperare il gusto della lotta”. E poi: “Quanto accade non è solo la politica nazifascista di Israele e di un Netanyau, condannato e pronto per la galera, che usa questa violenza per distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica. Il genocidio dei palestinesi è condiviso vergognosamente da quelli della grande ammucchiata da Letta a Salvini, che si sono ritrovati spudoratamente insieme, su un palco. Una situazione gravissima, le cui responsabilità ricadono sulle potenze capitaliste e in particolare, sulla comunità europea che non manifesta alcun interesse a porre fine alla tragedia in Medio Oriente”.
Il risalto mediatico per la manifestazione è stato immediato grazie ai telegiornali delle due emittenti che hanno trasmesso, in serata, anche alcune interviste.

26 maggio 2021