A Catania dietro lo striscione del Coordinamento siciliano NoG20
Un migliaio di antimperialisti siciliani sfilano contro il G20
Tantissime le presenze, tra cui i Partiti con la bandiera rossa, l’USB e NOMUOS. Grande combattività. Accolti con interesse i volantini del PMLI contro il governo Draghi e quello sull’Editoriale di Scuderi
Riscuote consensi l’intervento di sesto schembri

 
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
La Catania e la Sicilia anticapitalista e antimperialista uniti ad altre realtà e associazioni nazionali dicono No al G20, i venti ministri del Lavoro e dell'Istruzione al servizio del capitalismo e dell’imperialismo, che sfruttano e opprimono le lavoratrici e i lavoratori producendo plusvalore per arricchire i potenti del mondo con governi e sovrastrutture al servizio del profitto capitalista. In una crisi economica globale del capitalismo dove i pretendenti al profitto globale sono in tanti, e invece a pagare per questa crisi sono il proletariato e le masse popolari e soprattutto le fasce sociali più debole, i disoccupati, i lavoratori precari, i giovani, le donne che vivono il doppio sfruttamento dentro e fuori le mura domestiche in un sistema capitalista patriarcale. Una crisi che investe soprattutto le regioni meridionali già penalizzate storicamente, e che si è aggravata con la pandemia da covid19, con il sistema sanitario italiano impreparato ad affrontare l'emergenza sanitaria per le politiche liberiste di privatizzazione della sanità pubblica, piegato alla logica del profitto capitalista.
Tanti i migranti (che sbarcano in Sicilia provenenti da paesi in guerra o da territori desertificati degli cambiamenti climatici devastanti con le responsabilità dei paesi imperialisti che inquinino per aumentare il loro profitto) che devono trovare accoglienza, solidarietà e diritti come i lavoratori italiani.
I G20 si incontrano nella città etnea nell'ex suggestivo monastero dei benedettini il 22 e 23 giugno 2021 in una città blindata con il centro storico militarizzato e dichiarato “zona rossa”. Tutto questo in una Sicilia militarizzata dalla NATO dall'imperialismo americano e da quello europeo con la base di Sigonella da dove partono le missioni di guerre contro quei popoli e nazioni oppressi che lottano per la loro indipendenza contro gli imperialismi, il Muos di Niscemi con 44 antenne di cui 21 attive con 3 antenne paraboliche con un diametro di 18 metri e un altezza di 24, una struttura militare della marina americana, con il porto di Augusta come base di sommergibili nucleari americani, e altre località militari sparse per la Sicilia.
Tutto questo in una Sicilia che oltre a essere militarizzata, la povertà e le disuguaglianze sociali si vedono e si toccano con mano, con una forte emigrazione di giovani e meno giovani, con la responsabilità dei politici di “centro-destra” e di “centro-sinistra" al servizio del potere della borghesia capitalista e contro le masse popolari.

 

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In un promemoria del G20 dell'ISPI, tema caro al G20 già da diversi anni, il forum informale che riunisce i capi di Stato delle venti economie globali era infatti creato nel 2009 al fine di contrastare gli effetti della grande crisi finanziaria globale del 2008 conseguenze che non hanno interessato solo il settore bancario dei servizi finanziari, ma che si sono estesi all'economia reale provocando gravi problemi come aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile) e della povertà, disuguaglianze nella distribuzione del reddito, povertà educativa e difficoltà di accesso a servizi di welfare come ammortizzatori sociali prestazioni sanitarie, istruzione. Un mondo più disuguale da ben prima della pandemia.
Il capitalismo imperialista è oggettivamente nella sua fase storica di declino e per salvare profitti e potere vuole ristrutturarsi a spese dei popoli aumentando disoccupazione, disuguaglianze sociali, povertà e oppressione.
ll PMLI espone il bel manifesto "Il G20 è responsabile della disoccupazione nel mondo. Via da Catania i ministri del lavoro al servizio del capitalismo e dell'imperialismo che sfruttano e opprimono le lavoratrici e i lavoratori. Battiamoci per: respingere il 'patto sociale' tra governo, Confindustria e sindacati confederali; lavoro a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato per tutti i disoccupati e i lavoratori italiani e immigrati; bloccare permanentemente i licenziamenti in tutti i settori; abolire i contratti a termine, il precariato e il part-time; respingere il piano di reclutamento di Draghi e Brunetta nel pubblico impiego; piani straordinari urgenti specie al Sud per dare lavoro ai giovani e alle donne; ripristinare l'articolo 18 estendendolo anche alle aziende con meno di 15 dipendenti; salario pieno per la cassa integrazione; forti aumenti salariali contrattuali in paga base uguale per tutti in ogni settore di lavoro dipendente: ridurre l'orario di lavoro a 35 ore settimanali (7x5) a parità di salario; abolire Jobs Act, Pacchetto Treu; 1.200 euro al mese ai senza reddito e ai senza ammortizzatori; controlli ferrei, sistematici e periodici sulla sicurezza sul lavoro; abolire i decreti sicurezza Salvini; abolire legge Fornero; pensione a 60 anni per gli uomini e a 55 anni per le donne. Uniamoci per combattere il capitalismo l'imperialismo e il governo del banchiere massone Draghi, per il socialismo e il potere politico del proletariato".
Oltre al lavoro il G20 affronta quello dell'istruzione una sovrastruttura al servizio del sistema economico politico capitalista fondato sul profitto, vedi la “Buona scuola” con il progetto neoliberista renziano, e non stupisce che simili suggestioni ultraliberiste trovino piena accoglienza nel governo Draghi e, con particolare entusiasmo, nel ministro Bianchi, economista del PD. Questi ha sposato l'esigenza capitalista dell'aziendalizzazione, dell'istruzione sul modello dell’imperialismo americano. Questa della "formazione del carattere", e quindi "voto al carattere”, è infatti "la nuova frontiera" della scuola classista, meritocratica, suggerita dall'Ocse al servizio delle esigenze del mercato capitalistico.
Questo modello di scuola deve essere risolutamente respinto dai docenti democratici e dagli studenti, a cominciare dell'odioso "curriculum dello studente" (che accentua le distanze tra i figli della borghesia e i figli del popolo) varato dal governo Draghi, imponendo false "rivoluzioni", vedi digitalizzazione o la Green economy, che accrescono i profitti dei capitalisti e, contestualmente, le disuguaglianze sociali, le precarietà, l'autoritarismo e i dispositivi di controllo, lo sfruttamento e la flessibilità
Martedì 22 giugno 2021 con concentramento in piazza della Repubblica, il corteo si muove alle 17 e si snoda per le strade del centro storico etneo, via Ventimiglia parte di via Umberto per toccare via Etnea, entrata villa Bellini. Da lì il corteo si dirige in via Antico Corso nelle vicinanze del forum del G20. Durante il percorso si sono susseguiti interventi accesi contro la presenza a Catania del G20. Sfilano un migliaio di manifestanti antimperialisti in una giornata di caldo che supera i quaranta gradi. Tanti i cartelli che ricordano Adil Belakhdim e Carlo Giuliani e tanti altri morti per mano del capitale. Un corteo partecipato compatto e unitario anti G20.
Tante le adesioni siciliane e nazionali, a guidare il corteo lo striscione del coordinamento siciliano NoG20, tante le bandiere rosse con la falce e martello e tante quelle sindacali USB.
Il PMLI, che fa parte del coordinamento della manifestazione, ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. I compagni, come detto, portavano il bellissimo manifesto dedicato al G20, che è stato superfotografato e ripreso dai media. I compagni tenevano alta la combattiva, gloriosa e rossa bandiera del PMLI con la falce e martello e l'effige di Mao, e hanno distribuito i volantini contro il governo Draghi del capitalismo, della grande finanza e dell'UE imperialista per il socialismo il potere politico del proletariato e per difendere gli interessi del popolo, e quello di grande valore storico con l'Editoriale del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del Partito, per il 44° anniversario della fondazione del PMLI “Il proletariato si ponga il problema della conquista del potere politico”. I volantini sono stati accettati con interesse.
Nel convegno promosso dal sindacato USB "Il Sud è perduto se non si ribella, una proposta su istruzione, lavoro e nuovo ruolo dello Stato” è stato annunciato che dal primo luglio in poi ogni sfratto sarà una barricata.
Il compagno Sesto Schembri è intervenuto durante il corteo illustrando i temi del manifesto del Partito e dei volantini distribuiti. L'intervento ha riscosso consensi.
Il PMLI ha partecipato al presidio davanti il supermercato Lidl per la morte del lavoratore Adil ammazzato per il profitto capitalista.
Questi i membri del Coordinamento siciliano NoG20: Catania Antudo, Centro sociale Anomalia Palermo, Democrazia e lavoro CGIL, Partito del Sud, Potete al Popolo, Partito comunista italiano, Partito comunista dei lavoratori, Partito marxista-leninista Italiano, Partito della Rifondazione comunista, Sinistra anticapitalista, Spazi sociali Catania, Unione sindacale di Base, Cub Catania e hanno aderito Movimento No Muos, Fronte della gioventù comunista, OSA, Cambiare rotta, Organizzazione giovanile comunista-Noi restiamo, Comitato NoG20 Veneto, Comitato NoG20 Napoli, Azione civile-Area scuola, Federazione giovanile comunista italiana, FLC CGIL Caltanissetta, FLC CGIL Enna, Rete dei comunisti, Red militant (Fronte militante per la ricostruzione del Partito comunista), Comunità Terra e liberazione, Gruppo occupazione Zero, Salute e Libertà, Cub SUR Sicilia, Cub Trasporti Catania, Cub Ragusa, Flaica Cub Catania, Partito comunista dei lavoratori Palermo, Siciliani giovani, Lotta continua Sicilia, Pressenza-redazione Palermo, Assemblea di Sicilie zapatiste, Rete antirazzista catanese, CanaglieCatanesi-collettivo femminista, Partito comunista dei lavoratori Caltanissetta, Partito comunista italiano Caltanissetta, Federazione giovanile comunista Serra di Falco, Istituto di cultura politica per la questione siciliana-XQS, Federazione anarchica siciliana, Comitato per la difesa degli Aeroporti siciliani – Contro la privatizzazione dell'aeroporti di Fontanarossa, Novu Frunti Sicilianu, Riconquistiamo tutto opposizione in CGIL Il sindacato è un'altra cosa, Generazione Basta Già, Sinistra italiana Catania, Sinistra italiana Palermo, Slai Cobas per il sindacato di classe.
 
 

23 giugno 2021