Amministrative d'autunno
La borghesia sceglie i propri candidati per le elezioni comunali a Bologna
Il proletariato deve invece astenersi e creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo

Dal corrispondente del PMLI per l’Emilia-Romagna
Dopo il rinvio a causa della pandemia il Consiglio dei ministri ha deciso che la nuova tornata elettorale della borghesia si terrà in autunno, in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre. In ballo ci sono posti di potere importanti, accorpato alle regionali in Calabria e alle suppletive ci saranno infatti da eleggere tra le altre anche le amministrazioni di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna.
Proprio nel capoluogo emiliano-romagnolo si stanno pian piano delineando le alleanze e i candidati sia per chi si contende la guida del Comune sia per chi cerca di rimanere aggrappato alle istituzioni borghesi per “contare” qualcosa.
Intanto, il 20 giugno il PD ha scelto il proprio candidato che sarà Matteo Lepore, attuale assessore alla Cultura della giunta di Virginio Merola. Alle primarie Lepore si è imposto col 60% sulla sindaca renziana di San Lazzaro, Isabella Conti. A dirla tutta su chi si contende il potere nel “centro-sinistra” c’è da dire che la Conti aveva ricevuto l’appoggio anche di vari esponenti e comitati del “centro-destra”, mentre la vittoria di Lepore potrebbe incidere favorevolmente su un’alleanza già al primo turno con il Movimento 5 stelle, mentre sembra già scontata quella con la Coalizione civica di Emily Clancy (salita sulla barca del PD dopo essere stata all’opposizione in consiglio comunale) che insieme alla lista “Coraggiosa” di Elly Schlein è data al 10%; un bel “bottino” elettorale quindi in dote al PD. Lepore riceve l’appoggio anche di esponenti come l'ex premier Romano Prodi e di movimenti come le Sardine, una coalizione ad ampio raggio in grado, sembra, di mantenere nelle mani del PD il comune di Bologna dopo i 2 mandati consecutivi dell’attuale sindaco Merola.
Il “centro-destra” non ha ancora deciso su chi puntare per tentare di strappare per la seconda volta il Comune al “centro-sinistra”, dopo la prima e sinora unica parentesi di Guazzaloca sindaco dal 1999 al 2004 e dopo esserci andato vicino nel 2016 con la fascio-leghista Lucia Borgonzoni.
Vi sono poi gli altri concorrenti che si contenderanno qualche “posto al sole” nel consiglio comunale bolognese: dall’ex M5S Giovanni Favia, che si mantiene per ora “fuori” dai 2 schieramenti principali pur essendo corteggiato dalla destra, al presidente di Acer (Azienda Casa Emilia-Romagna) ed ex segretario generale della Cisl Alessandro Alberani che sembra correrà con la propria lista “Bologna per voi”. Un’altra ex del sempre più frammentato M5S è Dora Palumo candidata di PRC e PCI che rilancia ancora una volta l’inconcludente e fuorviante “Dobbiamo fare qualcosa di sinistra” per Bologna, col vicepresidente di Sinistra Europea Paolo Ferrero che “rivela” come il loro intento, alla fine, sia quello di “riportare al voto coloro che alle urne non ci vanno più”. Potere al popolo invece ripropone Marta Collot, che alle regionali dell’anno scorso ha raccolto lo 0,37%.
Insomma, ancora una volta dietro i due principali candidati che si contendono il potere borghese del capoluogo regionale, per meglio servire i propri padroni di riferimento, ma comunque di servi e di padroni si tratta in ogni caso, c’è la fila di chi si candida per portare acqua al mulino dell’uno o dell’altro per riceverne in cambio qualche briciola del “lauto banchetto”, di chi tenta in questo modo di rimanere a galla nel panorama politico borghese senza essere cancellato completamente, e di chi vuole solo mischiare un po’ le carte, fare confusione ideologica e politica. In un modo o nell’altro tutte facce della stessa medaglia borghese che le masse popolari e lavoratrici bolognesi devono rigettare, rifiutare nettamente con l’astensionismo alle prossime elezioni comunali ma anche con il rilancio della lotte popolari e di classe contro l’asservimento di Bologna ai grandi gruppi privati, per Bologna governata dal popolo e al servizio del popolo occorre creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo!

7 luglio 2021