In oltre 200 per una società alternativa e rilanciare la lotta contro il G20
Successo dell'Assemblea nazionale del 19 luglio della Rete Genova 2021 a cui aderiscono il PMLI e Il Bolscevico
Agnoletto: “Nessuno ha mai chiesto scusa a Genova, ai pestati, ai torturati, alla famiglia di Carlo Giuliani”. Lo slogan "Carlo è vivo e lotta insieme a noi", lanciato dai compagni del PMLI, ritmato più volte a pugno chiuso da tutti i presenti
Applauditi gli interventi di Erne Guidi e Franco Panzarella

Dal nostro inviato speciale
In occasione del ventennale del G8 di Genova del 2001, il 19 luglio si è svolta in Piazza Matteotti, ingresso Palazzo Ducale, l'Assemblea nazionale della Rete Genova 2021, a cui aderiscono centinaia di associazioni, movimenti e partiti, tra cui il PMLI e Il Bolscevico, per rilanciare la lotta contro il G20 e organizzare la contestazione al summit di Roma dei prossimi 30 e 31 ottobre.
All'assemblea hanno preso parte oltre 200 persone, oltre a quelle collegate in streaming. Presenti quasi tutti i leader del movimento del 2001, fra cui Vittorio Agnoletto e Luca Casarini, quest'ultimo collegato on line dalla nave Mare Jonio.
Oltre cinquanta gli interventi che si sono succeduti fino a tarda sera. Per i partiti sono intervenuti Nicola Fratoianni per Sinistra italia, Maurizio Acerbo per il PRC, Paolo Ferrero per il Partito della Sinistra europea, oltre all'esponente di Sinistra Anticapitalista. Diversi gli interventi della CGIL, come Fiom e FLC nazionali, oltre che a quello di Eliana Como portavoce nazionale della sinistra “Riconquistiamo tutto”.
Applauditi gli interventi degli esponenti dei movimenti NO TAV, NO TRIV e Non una di meno.
Nel suo intervento iniziale Marco Bersani di Attac Italia ha affermato tra l'altro che “Tornare a Genova non è solo memoria, è attualizzare la sfida per una società alternativa, una società della cura. Per riproporre quella sfida, pensiamo di costruire tutti insieme una grande mobilitazione in autunno al termine del G20 di Roma”.
L'onore di aprire gli interventi è stato giustamente riservato ai lavoratori della GKN di Campi Bisenzio (Firenze). Michele, del Collettivo di fabbrica, in collegamento on line, ha ribadito che a partire dal 9 luglio gli operai presidiano lo stabilimento per impedire la delocalizzazione delle linee di produzione e il licenziamento di tutti i 422 operai e perciò ha invitato tutti i presenti all'Assemblea a partecipare alla manifestazione nazionale indetta il 24 luglio prossimo davanti ai cancelli dello stabilimento.
“Basta dire che il movimento è finito – ha affermato Raffaella Bolini del direttivo nazionale dell'ARCI - . Le cose più grandi il movimento le ha fatte dopo Genova: dal Social Forum di Firenze, alle battaglie sull'acqua”. Nel suo intervento Vittorio Agnoletto, prima di chiamare a raccolta i militanti vecchi e nuovi sui temi della Società della cura, a partire dalla sospensione in Europa dei brevetti sui farmaci, ha attaccato: “Nessuno ha mai chiesto scusa alla città di Genova, ai pestati, ai torturati, alla famiglia di Carlo Giuliani”. “Non siamo reduci – ha rilanciato l'ideatore dei Cobas Piero Bernocchi -, siamo ancora in campo, il 30 torniamo tutti a Roma, vogliamo portare in piazza un milione di persone”.
Tutti in piedi ad applaudire, quasi alla fine dell'Assemblea, per il saluto in streaming di Haidi Giuliani, mamma di Carlo. Dai nostri compagni presenti è partito lo slogan “Carlo è vivo e lotta insieme a noi”, subito ripreso da tutti i partecipanti che lo hanno ritmato più volte a pugno chiuso.
All'Assemblea sono intervenuti anche i compagni Erne Guidi e Franco Panzarella in rappresentanza rispettivamente del PMLI e del suo organo Il Bolscevico . I loro forti e unitari interventi, che pubblichiamo integralmente a parte, sono stati più volte applauditi. I compagni hanno distribuito alla presidenza dell'Assemblea e alla stampa e televisioni presenti una decina di copie de “Il Bolscevico” n.28 dedicato in gran parte alla rievocazione dei fatti di Genova 2001.

21 luglio 2021