Sciopero generale dei distretti di Firenze e Prato
Stretta alle operaie e agli operai GKN, Firenze in piazza per il lavoro
Grande determinazione e combattività dei lavoratori GKN. Oltre 10 mila in piazza, con tante bandiere rosse. Apprezzata la presenza della delegazione del PMLI guidata da Simone Malesci. Diffuso il volantino del CC del PMLI sul governo Draghi e sull'Editoriale di Scuderi. Un manifestante al proprio figlio o nipote adolescente, indicando il Partito: “Questi sono i compagni”

Redazione di Firenze
Fieri, determinati, coraggiosi: in piazza S. Croce le operaie e gli operai della GKN hanno dato una bella immagine della classe operaia schierandosi in prima fila, politicamente e fisicamente, nella lotta contro l'ondata di licenziamenti aperta con l'accordo governo-sindacati confederali “sblocca licenziamenti”.
La loro partecipazione compatta, combattiva, il grande striscione rosso “Insorgiamo”, gli slogan come “nessuna ferma la classe operaia”, hanno sovrastato la piazza e segnato l'intero presidio e il comizio convocato dai sindacati confederali per lo sciopero dell'area metropolitana fiorentina contro i licenziamenti e la chiusura della GKN di lunedì 19 luglio; sciopero allargato al distretto di Prato e, su iniziativa della USB, a livello regionale.
Un grande applauso ha accolto l'ingresso in piazza dei determinatissimi lavoratrici e lavoratori GKN, arrivati in pullman e organizzati in corteo, aperto dalla storica bandiera partigiana della Brigata partigiana garibaldina “Sinigaglia”, dal cui inno hanno preso l'esortazione “Insorgiamo” e dalle bandiere della sezione ANPI di Campi Bisenzio. Seguivano lo striscione del Collettivo di fabbrica e quello “Insorgiamo”, posizionato di fronte al palco, lo striscione del combattivo Coordinamento donne GKN, che riunisce le lavoratrici, le mogli e le compagne dei lavoratori in lotta, in piazza con le intere famiglie, i bambini ugualmente protagonisti.
“Siamo tutti GKN”, lo slogan ritmato dal battito delle mani di chi ha ben compreso che la vicenda ha una valenza nazionale e farà da apripista in tutta Italia come lo stanno facendo la Whirlpool e la Giannetti. E intorno alla GKN si è stretta la Firenze del popolo rappresentata in tanti modi in piazza e nella città. Una unità d'azione che non si vedeva da tempo.
Oltre 10mila manifestanti nella piazza colorata da tantissime bandiere rosse e da tanti manifestanti, specie donne, con abbigliamento completamente o quasi completamente rosso. Presenti insieme, segnando un'inedita convergenza di chiaro significato politico e sindacale, le bandiere della Fiom e di tante altre categorie Cgil, USB, Cobas, Cub, Cisl e Uil (queste ultime due raggruppate sotto il palco), striscioni di fabbriche e categorie: Fiom di Bologna e di Reggio Emilia, della Sammontana di Empoli, della Whirlpool e della Camera del Lavoro di Siena, dei pensionati e dei dipendenti Coop di Empoli, la Camera del Lavoro di Grosseto, e, nell'area fiorentina: Fonderie Palmieri, Betamotor di Rignano, Arval, Leonardo, Carapelli, Zignago Vetro, Chi.ma di Scarperia, SLC, Funzione pubblica, Azienda Ospedaliera Careggi, tassisti Socota, SPI. Gli autisti dell'Ataf, che non hanno potuto scioperare, hanno esposto un cartello in solidarietà con la GKN sui bus in circolazione, così come i lavoratori della pubblica amministrazione “vittime” della legge antisciopero 146/90.
Presente il PMLI con una combattiva delegazione di militanti e simpatizzanti da Firenze e provincia, diretta dal compagno Simone Malesci, che tenevano alte le bandiere e il cartello indossando i “corpetti” con il manifesto del Partito in sostegno alla GKN. Diffuse centinaia di copie del volantino con il Documento del CC del PMLI sul governo Draghi e con l'Editoriale del Segretario generale del PMLI, Giovanni Scuderi, per il 44° Anniversario del Partito dal titolo “Il proletariato si ponga il problema della conquista del potere politico”, un contributo strategico per approfondire le riflessioni degli operai in lotta, bene accolto dai manifestanti, molti dei quali per l'appunto, era evidente, in qualche forma cominciano a porsi la questione. La giovane compagna Margherita ha superato alla grande il “battesimo” della piazza, tra l'altro diffondendo tranquillamente il volantino del PMLI. Il compagno Giovanni Scuderi le ha espresso, tramite il compagno Simone Malesci, le sue vive congratulazioni.
Una bella partecipazione, quella del nostro Partito, che non ha mancato di attirare l'attenzione di manifestanti e fotografi. Abbiamo registrato che il rispetto di classe del PMLI verso gli operai e i manifestanti è stato contraccambiato alla pari da quest'ultimi verso il Partito. Ecco anche perché, tra i tanti che ci hanno salutato e si sono trattenuti coi nostri compagni, ci piace segnalare un manifestante che ha detto al proprio figlio o nipote adolescente indicandoci: “Vedi, questi sono i compagni”.
In piazza tra le altre c'erano bandiere di PRC, Potere al popolo, Carc, PC, PD e dell'Arci, impegnata con vari circoli a fornire le cene al presidio GKN. Erano presenti anche i gonfaloni e buona parte dei sindaci dell'area metropolitana di Firenze.
Il comizio è stato aperto da Dario Salvetti della RSU GKN che ha ribadito le richieste di fondo dei lavoratori GKN: ritirare i licenziamenti, cambiare le leggi che permettono il licenziamento, la richiesta a Draghi di impedire la chiusura della GKN e all'appello all'unità dei lavoratori e del territorio. Ha concluso il suo intervento: "Siamo entrati in piazza con la bandiera dell'Anpi e quella originale della brigata Sinigaglia perché i ventenni bui a volte capitano nella storia, ma c'è un giorno in cui finiscono. E io non so se questo è il giorno, ma so che abbiamo l'obbligo di provare a insorgere, di provare a trasformare questa lotta in una mobilitazione più generale, altrimenti non ci salviamo. E Firenze suoni la Martinella per dire che entriamo in guerra e che bisogna liberarsi. Insorgiamo insieme".
Quindi sul palco si sono succeduti due lavoratori delle ditte con appalti GKN e altri tre lavoratori di aziende in crisi. Per ultimi i rappresentanti provinciali di Cisl, Fabio Franchi, Uil, Leonardo Mugnaini e Cgil, Paola Galgani. Da tutti, così come dai rappresentanti di comuni e regione presenti in piazza, l'impegno a respingere i licenziamenti e salvare la GKN. Che alle parole seguano i fatti.

21 luglio 2021