Manifestazione organizzata da partiti e sindacati
In piazza a S. Croce sull’Arno per difendere il territorio dall'inquinamento
Applaudito intervento del PMLI. Cammilli intervistato dal Tg3 regionale

Redazione di Fucecchio
Tenere alta l'attenzione sulla gestione dei rifiuti industriali nel Comprensorio del Cuoio e in Toscana. Questo era lo scopo principale del presidio organizzato da PRC, Sinistra Anticapitalista, dalla lista pisana Una Città in Comune, dal sindacato USB, dall'Unione Inquilini e dal Comitato No Keu, svoltosi il 14 luglio in Piazza del Popolo, a Santa Croce Sull'Arno (Pisa). All'iniziativa ha partecipato con i propri simboli anche il PMLI con i compagni della Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio.
Gli interventi degli esponenti delle varie organizzazioni hanno puntato tutti il dito sulla scellerata gestione dei rifiuti legati al ciclo produttivo delle concerie, principale attività industriale del territorio, sulle responsabilità politiche delle amministrazioni locali, sugli atteggiamenti ambigui di alcuni sindacati e sulla necessità di maggiori controlli.
Su questo tema il PMLI ha sempre denunciato con forza la gestione privatistica e criminale degli scarichi industriali conciari. Anche durante l'iniziativa di cui sopra i compagni hanno distribuito il volantino di denuncia della Cellula realizzato dopo che le indagini della magistratura e della Procura antimafia hanno svelato la connivenza tra gli imprenditori locali, la 'ndrangheta calabrese e i politici del PD che amministrano comuni e Regione, dediti allo smaltimento illegale di tonnellate di sostanze pericolose nel territorio toscano.
Nel corso degli interventi la troupe di Rai3, che raccoglieva i pareri dei presenti in piazza, ha intervistato il compagno Andrea Cammilli, servizio poi mandato in onda nel Tg regionale delle 19,30. Lo stesso compagno, quando gli organizzatori hanno terminato i loro interventi, ha chiesto la parola al microfono che era stato messo a disposizione dei partecipanti.
Cammilli ha denunciato anzitutto la responsabilità della sindaca di Santa Croce, del governatore Giani e degli altri amministratori del PD che hanno dimostrato come la Toscana è tutt'altro che “isola felice” ma un territorio dove, come in altre regioni, non mancano le “terre dei fuochi”. Critiche anche alla Cgil che, con la scusa della salvaguardia dei posti di lavoro, non si è esposta fino in fondo coprendo, di fatto, le responsabilità politiche del PD.
Cammilli ha poi ricordato che non si può archiviare la vicenda riducendo le colpe ad alcune “mele marce”, ma che nel capitalismo la salvaguardia dell'ambiente, come tutto il resto, è subordinata al profitto. Ha concluso il suo intervento tra gli applausi, invitando tutti i presenti a una maggiore incisività e unità nel tenere alta la guardia sulla difesa del territorio e sui temi che riguardano i lavoratori e le masse popolari.

21 luglio 2021