Impressioni di simpatizzanti del PMLI sul corteo del 24 luglio
Fiero di aver partecipato con la delegazione del PMLI alla manifestazione nazionale in solidarietà di classe per i lavoratori GKN

Di buon auspicio il grande fronte comune per una ripresa unitaria della lotta di classe tra i partiti con la falce e martello e le loro bandiere rosse contro la crescente arroganza padronale sostenuta dal governo del banchiere massone Draghi e dalla vomitevole ammucchiata di partiti borghesi che lo sostengono.
Sabato 24 luglio a Campi Bisenzio si è svolta l’importante manifestazione nazionale operaia e sindacale in solidarietà di classe contro i vigliacchi licenziamenti dei lavoratori della GKN. E contro tutte le motivazioni accampate dalla proprietà (un fondo multinazionale), come quella della scarsa competitività, non sono altro che dei pretesti, perché in questo caso non c'era nemmeno la scusa di una crisi profonda che si protraeva da tempo. Le lettere di licenziamento, spedite attraverso delle e-mail e senza aver prima aver consultato la RSU e i sindacati, sono state quasi un fulmine a ciel sereno che si è abbattuto su circa 700 lavoratori tra i 422 in azienda, un centinaio dell'indotto diretto (mensa, vigilanza ecc) più quelli delle altre ditte collegate.
In questo caso appare evidente come alla base ci sia l'intenzione di chiudere per aumentare le cedole agli investitori del fondo, o delocalizzare in altri stabilimenti dove ci sono meno diritti per i lavoratori e maggiori opportunità per le multinazionali.
Oltre 5.000 lavoratori secondo le stime ufficiali hanno partecipato al grande combattivo e rosso corteo che ha sfilato nei pressi dello stabilimento GKN. Ne facevano parte i vari partiti con la bandiera rossa tra i quali la sempre combattiva delegazione del PMLI, i sindacati USB, COBAS, SICOBAS, la piattaforma di opposizione della CGIL “Il sindacato è un’altra cosa”, la FIOM e tante altre forze culturali, sociali, religiose, unite in fronte comune sotto lo slogan partigiano coniato a giusto proposito dal Collettivo di fabbrica dei lavoratori GKN INSORGIAMO”.
Persino le ipocrite istituzioni locali, metropolitane e regionali toscane borghesi si sono sentite coinvolte intorno al tema dei licenziamenti, dopo che da diversi decenni non hanno fatto altro che tutelare gli interessi di imprese e padroni, con la complicità dei sindacati confederali che dopo anni di insufficienti quanto complici politiche concertative e cogestionarie subordinate alla macelleria sociale imposta dalle politiche economiche neoliberiste della UE imperialista, che ultimamente hanno pure ammainato bandiera bianca attraverso l’ennesimo accordo capestro ai voleri del governo Draghi e di Confindustria proprio sullo sblocco dei licenziamenti, con grande faccia tosta sono presentati alla manifestazione a piangere lacrime di coccodrillo.
È bene che i lavoratori di tutti i settori, oggi attaccati indiscriminatamente, non lo dimentichino e come hanno dimostrato in questa manifestazione diano segnali inequivocabili di risveglio dimostrando che solo attraverso la lotta di classe e i fronti uniti possono difendere gli interessi della loro classe che realmente produce le ricchezze del paese, e non attraverso le chiacchiere di circostanza dei politicanti parassiti borghesi.
Fiero e orgoglioso mi sono unito ai compagni della Cellula della Valdisieve del PMLI e di buon ora siamo partiti, muniti di bandiere e delle pettorine, per unirci alla combattiva delegazione del Partito, a dimostrazione che il PMLI e le sue istanze sono a fianco in maniera militante con tutta la classe operaia in questo caso con i lavoratori GKN, finché non saranno ritirati i licenziamenti, e per convincere il proletariato che la lotta strategica nel suo interesse di classe rimane la conquista del potere politico e del socialismo, e abbattere il capitalismo; non a caso uno degli slogan maggiormente intonato dalla delegazione recitava: Contro i licenziamenti, soluzione radicale, ripulire il mondo, dal capitale.
Con molta soddisfazione ho potuto constatare facendone parte come simpatizzante che la delegazione del PMLI era composta da grandi pionieri del Partito, nuovi e giovani militanti, ai quali si erano aggiunti anche amici del PMLI, uniti in maniera fraterna, nel rispetto della linea del Partito e del centralismo democratico, spalla a spalla per sostenere l’importanza che il Partito dà alla battaglia della GKN e in generale a quella dei licenziamenti. Uno spettacolo esemplare di militanza marxista-leninista.
La manifestazione e il grande fronte comune di classe che l’ha caratterizzata non fanno altro che dimostrare la bontà e lungimiranza a fini strategici affinché la lotta di classe riparta con più forza in questo periodo storico, dei cinque appelli che il PMLI ha lanciato alle forze antidraghiane, che oggi a maggior ragione vanno ricordati e rimarcati. Bisogna, come ha sottolineato il compagno Segretario generale Giovanni Scuderi nell’Editoriale per il 44° compleanno del PMLI, che si apra una discussione sul tema “Il proletariato si ponga il problema della conquista del potere politico”.
La madre di tutte le questioni è questa e perciò va aperta una grande discussione. Da qui passa il cambiamento radicale dell’Italia, bisognerebbe appunto aprire una grande discussione all’interno del proletariato e delle sue organizzazioni politiche, sindacali e culturali e fra di esse. Si aprano le menti, si scruti attentamente la situazione presente, si guardi con lungimiranza al futuro, si abbandonino settarismi, pregiudizi e preclusioni, si dica tutto quello che abbiamo in testa a cuore aperto, per trovare una intesa e costituire un’alleanza, un fronte unito, per aprire la via alla conquista del potere politico da parte del proletariato.
Le operaie e gli operai che hanno posti di responsabilità politiche o sindacali, che sono comunisti o anticapitalisti, che sono in prima fila nelle lotte politiche, sindacali, sociali, ambientaliste ed ecologiste, per il clima, la salute e l'acqua, che hanno la coscienza di essere degli schiavi moderni e vogliono uscire da questo stato di schiavitù, non individualmente ma come classe, devono essere i primi e i principali promotori di questa grande discussione pubblica rivoluzionaria. Con la consapevolezza che la conquista del potere politico da parte del proletariato è la questione chiave per la creazione di una nuova società senza più sfruttatori e oppressori.
Il proletariato ha il diritto di avere il potere politico perché produce l’intera ricchezza del Paese, ed è l’unica classe, se è armata dal marxismo-leninismo-pensiero di Mao, capace di sradicare lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e le cause economiche che generano le classi, le guerre imperialiste, le ingiustizie sociali, la disoccupazione, la miseria, il razzismo e le disparità territoriali e di sesso; capace anche di sradicare la cultura e la mentalità borghesi fondate sull’individualismo, l’egoismo, l’arrivismo, l’arricchimento personale, il predominio dell’uomo sulla donna, la violenza maschile sulla donna e di genere, l’omofobia, la xenofobia, la sopraffazione del più forte economicamente sul più debole, la corruzione.
Questo diritto il proletariato lo deve rivendicare con forza e imporlo con la rivoluzione socialista armata, perché non gli è riconosciuto dalla Costituzione in vigore e non lo può conquistare per via parlamentare, quando avrà creato tutte le condizioni per estromettere dal potere la borghesia, l’ultima classe sfruttatrice e oppressora della storia.
Nell’immediato diventa quantomai necessaria la costituzione di un ulteriore grande fronte unito di lotta, indicendo un grande sciopero generale per abbattere il governo del banchiere massone Draghi al servizio del capitalismo, della grande finanza e dell'Ue imperialista.
Draghi sappia che siamo tutti GKN!
Draghi sappia che chi tocca uno tocca tutti!
Draghi sappia che chi tocca un lavoratore tocca il PMLI!
Viva la lotta di classe!
Viva il fronte comune!
Viva il PMLI!
Massimo - Pontassieve (Firenze)
 
Ero al fianco di chi ha rappresentato degnamente il PMLI
In primis voglio ringraziarvi per avere organizzato una delegazione così folta alla manifestazione nazionale di sostegno ai lavoratori GKN, dandomi la possibilità di essere a fianco non solo del proletariato ma tra sinceri marxisti-leninisti che degnamente rappresentano il PMLI.
Avrei preferito che nell’intervento della Fiom-Cgil ci fosse una proposta più organizzativa nella lotta con scadenze e iniziative ma, come anche fattomi notare dai compagni del Partito, la Cgil nazionale era assente; un comportamento da noi da sempre criticato per la deriva della concertazione che attualmente ha rivisto unire i tre sindacati confederali, sempre divisi nelle loro politiche di sostegno ai lavoratori, ma uniti nel taglio delle rappresentative dei sindacati definiti "minoritari" nelle fabbriche e in altri luoghi lavorativi.
Auspicando di essere con voi alla commemorazione di Mao (mi sto attivando per non mancare), vi trasmetto i miei più sinceri saluti marxisti-leninisti.
Con i cinque Maestri del proletariato e il PMLI vinceremo!
Luigi - Napoli

1 settembre 2021