Catania
Partecipato presidio “Per non dimenticare il G8 di Genova”
Partecipazione attiva del PMLI che interviene con Schembri

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Il 20 luglio scorso si è svolto a Catania un presidio presso la scalinata Alessi angolo Via Crociferi "Per non dimenticare il G8 2001 di Genova, un momento di richiesta di verità e giustizia, di analisi sulla situazione attuale, di proposte di nuove resistenze”. Promotori: Città felice, Cobas, Comitato No Muos No Sigonella, Gammazita, I siciliani giovani, lHive, PCI, PRC, Rete antirazzista catanese, Rete ragnatela, Sinistra anticapialista, Flc (EN e cl), Csa Officina Rebelde, Sunia Sicilia. Sono scesi in piazza con spirito unitario per gli obiettivi di comune interesse il PMLI e il PCL e altre realtà assieme a un pubblico numeroso e partecipe.
Molti gli interventi di coloro che parteciparono alle manifestazioni anti G8 di Genova 2001 e che hanno raccontato gli episodi di violenza vissuti direttamente o indirettamente in quei giorni. Gli organizzatori hanno stilato un documento con la parola d'ordine "Voi la malattia, noi la cura per costruire un mondo possibile. Venti anni del G8”.
I compagni della Cellula “Stalin” della provincia di Catania del PMLI hanno partecipato con spirito unitario portando la bandiera rossa del Partito e il manifesto "Per ricordare e rilanciare lo spirito la combattività e obbiettivi di Genova 2001". Hanno distribuito il volantino-manifesto accolto con interesse dai partecipanti al presidio. Il compagno Sesto Schembri, intervenuto a nome del PMLI, ha fatto appello a unirsi "per ottenere giustizia sulla mattanza del G8 del 2001 nelle strade di Genova, alla Diaz e a Bolzaneto, nonché sull'uccisione di Carlo Giuliani. Per combattere la repressione delle lavoratrici e lavoratori e delle masse popolari in lotta. Per il diritto di manifestazione e di sciopero anche durante la pandemia, per l'abolizione dei decreti Salvini, per combattere il capitalismo, l'imperialismo, il fascismo, il razzismo, l'omotransfobia, per combattere il regime capitalista e neofascista italiano e il governo del banchiere massone Draghi che lo sostiene e ne amministra gli interessi. Per il socialismo e il potere politico del proletariato” E ha concluso: “Incontriamoci, per concordare una linea unitaria antidraghiana e le relative iniziative per applicarla, nonché per elaborare un progetto per una nuova società. Prendiamo esempio dalle e dai combattenti antimperialisti di Genova 2001”.
 

8 settembre 2021