Messaggi di saluto di Istanze di base del PMLI non presenti alla Commemorazione

Pubblichiamo i testi integrali dei messaggi di saluto di Istanze di base del Partito non presenti alla Commemorazione.
 

Cellula “Stalin” della provincia di Catania
I compagni della Cellula “Stalin” della provincia di Catania inviano un saluto proletario a pugno chiuso alle compagne e ai compagni riuniti a Firenze per ricordare Mao nel 45° della scomparsa. Un saluto rosso al Maestro compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, a tutti i compagni del Comitato centrale, e ai compagni cofondatori del Partito che ringraziamo per aver dato al proletariato e alle masse popolari il Partito marxista-leninista italiano con cui lottare contro il capitalismo e il revisionismo moderno per il socialismo.
Quest'anno la Commemorazione di Mao è incentrata sul revisionismo e sulla lotta di classe per il socialismo, argomenti di vitale importanza in questo contesto storico. A parlare sarà il compagno Giovanni Scuderi, siamo certi che col suo discorso darà al proletariato la spinta per liberarsi dalla schiavitù salariata, lottando contro il profitto capitalista e il revisionismo moderno che vogliono un proletariato schiavo perenne dell'ideologia borghese che perpetua lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e le disuguaglianze sociali, propugnata dai partiti socialdemocratici o falsi comunisti nella sostanza revisionisti e quindi reazionari.
I revisionisti hanno cambiato due Stati socialisti in Stati capitalisti e socialimperialisti, “la caratteristica comune a tutti i revisionisti è che in tutti i paesi e in qualunque condizione operino essi revisionano il marxismo a livello teorico, filosofico, economico, politico ed organizzativo svuotandolo della sua essenza rivoluzionaria e rendendolo accettabile alla borghesia”.
Mao ha compreso il revisionismo nei suoi fondamenti dando vita alla Grande Rivoluzione Culturale Proletaria cinese, mobilitando le masse popolari contro il revisionismo, e impresso una potente spinta rivoluzionaria col marxismo-leninismo-pensiero di Mao ai popoli e alle nazioni oppresse nella lotta per la loro liberazione dal capitalismo e dall'imperialismo.
Il 16 maggio 1966 ha avuto inizio la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria che ha ispirato la nascita del PMLI e che ha dato risposta all'insopprimibile esigenza storica del proletariato italiano di possedere finalmente il proprio partito d'avanguardia. È grazie all'influenza di quella Rivoluzione che abbiamo potuto scoprire il pensiero di Mao, il marxismo-leninismo autentico, la vera via attraverso la lotta di classe dell'emancipazione della classe operaia e ci ha fatto comprendere anche la necessità di separarsi dai revisionisti moderni per costruire un vero partito marxista-leninista. Oggi il PMLI è una realtà politica nazionale marxista-leninista che dà forza e contribuisce a fomentare la lotta di classe come invita a fare anche la parola d'ordine dei lavoratori GKN “Insorgiamo” già della Resistenza. Come ha detto Scuderi, “Il PMLI si batterà fino in fondo per il ritiro di questi licenziamenti GKN come quelli della Whirlpool e di altre aziende e non si stancherà mai di invitare il proletariato a lottare contro il capitalismo e il governo del banchiere massone Draghi per la conquista del potere politico e il socialismo”.
La Cellula “Stalin” della provincia di Catania opera in base alle sue forze in una città dove le disuguaglianze sociali sono ben visibili oltre a quelle urbane, con le sue periferie emarginate e la povertà diffusa. La Caritas Catania ha denunciato che “in un anno sono cresciute del 600% le richieste di aiuto all'Help center, a causa della crisi economica e della pandemia” con un aggravamento di una situazione che era già pessima un anno fa, con famiglie costrette a dormire in tendopoli a causa di migliaia di sfratti, precariato, lavoro in nero sotto pagato, tanti migranti senza assistenza, emigrazione di giovani e meno giovani catanesi in cerca di lavoro. I politicanti di “centro-destra” e “centro-sinistra” è evidente che curano gli interessi della borghesia, portano avanti una politica clientelare e i propri interessi, conservando potere e privilegi in difesa del sistema economico fondato sul profitto e le disuguaglianze sociali. Diventa urgente opporsi a questo stato di cose, con un fronte unito delle sinistre d'opposizione, con un forte programma di rivendicazioni, con il lavoro prima di tutto e una casa ai senza tetto.
Un precedente unitario è stato l'opposizione al G20 dove la nostra Cellula è stata uno dei promotori del coordinamento siciliano del NO G20-Catania, preparato con un'assemblea in video conferenza e con una organizzazione esemplare, grazie anche al contributo del sindacato USB. I compagni hanno partecipato attivamente ai dibattiti con spirito unitario, la sintesi è stata il partecipato e combattivo corteo del 22 giugno, nell'occasione i marxisti-leninisti hanno distribuito il volantino nazionale “Il G20 è responsabile della disoccupazione nel mondo, via da Catania i ministri del lavoro al servizio del capitalismo e dell'imperialismo che sfruttano e opprimono le lavoratrici e i lavoratori. Uniamoci per combattere il capitalismo, l'imperialismo e il governo del banchiere massone Draghi, per il socialismo e il potere politico del proletariato”.
Viva la Commemorazione di Mao nel 45° della scomparsa!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 

Organizzazione di Melzo (Milano)
Care compagne, cari compagni,
l'Organizzazione di Melzo purtroppo anche quest'anno non può essere presente, ma idealmente è con voi in questo importante momento di lotta politica oltre che di ricordo. Ringraziamo anzitutto il Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, il Comitato centrale e tutte le compagne e i compagni fiorentini che ogni anno con grande sforzo rendono possibile la Commemorazione. Ringraziamo anche la Redazione centrale de “Il Bolscevico” che con il numero speciale dedicato, ogni volta consente a tutti comunque di vivere la giornata anche se da lontano. Il discorso del compagno Segretario generale, anche se non potremo ascoltarlo in diretta, sarà nelle prossime settimane oggetto da parte nostra di studio approfondito.
Mao è stato l'alfiere della lotta al revisionismo moderno e quindi proprio per questo è riuscito finché è stato in vita a far progredire in tutto il mondo la lotta di classe per il socialismo perché i revisionisti, anche quando sventolano una bandiera rossa con la falce e martello, sono nemici giurati del socialismo, servi della borghesia che non fanno mai l'interesse del proletariato. Ma Mao, completando gli insegnamenti degli altri Maestri, è stato anche un alfiere nella lotta contro l'imperialismo, per i diritti di tutti i popoli oppressi. Il marxismo-leninismo-pensiero di Mao è una scienza da applicare in ogni tempo alla realtà concreta ed è per questo che esultiamo per una delle più importanti vittorie dell'antimperialismo degli ultimi anni, la conquista del potere politico da parte dei Talebani che in Afghanistan hanno costretto gli invasori e i loro fantocci a scappare come conigli. Tutti i popoli hanno diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza e a risolvere da sé le loro contraddizioni interne.
Ogni popolo deve combattere il proprio nemico e in Italia ciò attualmente significa per noi non dar tregua al nostro nemico principale, il governo del banchiere massone Draghi che non fa gli interessi delle masse lavoratrici e popolari ma dell'Unione Europea, un'organizzazione monopolistica e imperialistica, una superpotenza mondiale da sciogliere.
La nostra Organizzazione, nonostante le forze esigue e le difficoltà in cui si trova, cercherà di fare comunque tutto quanto le sarà possibile per assolvere i suoi doveri nei confronti del proletariato, consapevole che il futuro del nostro Paese sarà inevitabilmente l'Italia unita, rossa e socialista!
Con Mao per sempre!
Al servizio del Partito!
Tutto per il PMLI, il proletariato e il socialismo!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 

Organizzazione di Trento
Care compagne e cari compagni,
inviamo il saluto, non potendolo purtroppo fare di persona e in presenza per motivi di salute, a tutti i partecipanti alla Commemorazione del compagno Mao nella ricorrenza del 45° della scomparsa.
Un saluto esteso alle istanze di base e dirigenti del PMLI, a tutti gli amici, simpatizzanti e militanti del Partito e, vostro tramite, ai tanti, troppi operai che lottano in difesa del loro posto di lavoro perché vigliaccamente e brutalmente licenziati da padroni che, a salvaguardia del loro potere e dei loro profitti, quotidianamente attentano alla dignità ed alla vita stessa dei lavoratori.
Tema della Commemorazione, l’applicazione degli insegnamenti di Mao sul revisionismo e sulla lotta di classe per il socialismo.
Noi, che facciamo nostra l’ideologia marxista-leninista, crediamo in una società dove siano banditi la proprietà privata dei mezzi di produzione e il profitto, e in una società in cui la produzione di merci e l’economia in generale, debbano servire al soddisfacimento e al miglioramento continuo dei bisogni materiali della collettività; dove ogni uomo non solo abbia diritto all’istruzione, ma possa soddisfare i suoi bisogni culturali e sviluppare la conoscenza dell’evoluzione del pensiero, dell’arte e dell’attività umana nel suo complesso; dove continuo sia l’investimento nella ricerca scientifica, tecnologica, medico-sanitaria, ecc., mirato al raggiungimento di questi obiettivi e al miglioramento progressivo delle condizioni di vita e di lavoro; dove ogni società possa progredire in equità e giustizia; dove il progresso sociale umano sappia non distruggere ma salvaguardare l’equilibrio ecologico del nostro pianeta.
Il compagno Scuderi in un suo saggio sul pensiero di Mao, ha affermato: “Chi vuole l’emancipazione del proletariato e di tutta l’umanità, l’estinzione dello Stato e dei partiti, l’autogoverno del popolo, l’abolizione delle classi, dei conflitti di classe, della guerra di qualsiasi tipo, giusta e ingiusta, rivoluzionaria e controrivoluzionaria, e di ogni forma di violenza, la soppressione dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e della proprietà privata capitalista, la giustizia sociale, la completa e autentica parità tra la donna e l’uomo, il benessere dei lavoratori, l’abolizione del sottosviluppo e degli squilibri territoriali, il risanamento ecologico, non può non volere il socialismo. Cioè quel sistema sociale che consente, attraverso l’esercizio della dittatura del proletariato, di passare al comunismo dove finalmente, gradualmente e per fasi successive, si può realizzare tutto ciò”.
Nel capitalismo ciò che conta è la legge del profitto. Essa tutto domina e, ad essa, tutto è subordinato. In esso regnano l’individualismo e l’egoismo più sfrenati. Nella società capitalistica i bisogni e le aspirazioni della classe operaia, dei lavoratori e dei ceti più deboli ed emarginati, costituiscono il freno e “la palla al piede” al raggiungimento dei suoi scopi. Rappresentano le contraddizioni che non possono essere affrontate, né, tanto meno, risolte nel capitalismo, perché sono connaturate ad esso, ne sono la conseguenza provocata e diretta del suo sistema economico, sociale, politico e della sua ideologia. Quattro e più secoli di capitalismo, la sua nascita e il suo sviluppo, sono lì a dimostrarlo.
Solo il socialismo, il suo sistema economico, sociale, politico e la sua ideologia sono l’alternativa unica e concreta al capitalismo, alle contraddizioni e ai “mali” connaturati ad esso.
Ma il socialismo ha fallito! Il comunismo è morto! Questo strillano all’unisono, da oltre trent’anni a questa parte, capitalisti, imperialisti. E, insieme ad essi, ripetono l’assurda litania i loro accoliti revisionisti.
Ma chi sono i revisionisti e cos’è il revisionismo? A questa domanda, Mao ha dato una risposta quanto mai chiara: “Negare i principi fondamentali del marxismo, negare le sue verità universali, questo è il revisionismo. Il revisionismo è una delle concezioni borghesi. I revisionisti cancellano le differenze tra il capitalismo e il socialismo, le differenze tra la dittatura della borghesia e la dittatura del proletariato. In realtà quella che auspicano è la linea capitalista, non quella socialista. (…) Oggi abbiamo un compito importante sul fronte ideologico: sviluppare la critica del revisionismo”.
Lo studio e le analisi di Marx ed Engels, la loro opera teorica e azione politica hanno creato, dato forma e sostanza al socialismo scientifico, dando solide basi alla lotta di classe tra proletariato e borghesia, e aprendo così concretamente la strada al superamento del capitalismo.
Ma, da subito, è iniziata anche l’azione del revisionismo, di coloro che attaccano i principi rivoluzionari e portano divisione e discredito all’interno del movimento operaio.
La storiografia borghese e revisionista è ricca di spiegazioni, interpretazioni e letture mendaci di fatti e avvenimenti della storia. Tra essi, uno è quello di mostrare e di rappresentare la storia dell’Urss e della Cina dopo le rispettive rivoluzioni, come un percorso costellato di fasi diverse per obiettivi e interpreti, ma lineare e univoco nel realizzare il socialismo. Non è così. La lotta per realizzare il socialismo, soprattutto sul piano politico ed ideologico, è una lotta di classe dura, serrata e di lunga durata.
Mao, nel settembre 1962, alla X sessione plenaria dell’VIII CC del PCC, afferma: “Allora, esistono le classi nei paesi socialisti? Esiste la lotta di classe? Adesso possiamo affermare che le classi esistono nei paesi socialisti e che senza dubbio esiste la lotta di classe. (…) Dobbiamo renderci conto che le classi continueranno a esistere per un lungo tempo. Dobbiamo anche renderci conto dell’esistenza di una lotta di classe contro classe, e ammettere la possibilità della restaurazione da parte delle classi reazionarie. (…) Così il campo socialista è al suo interno estremamente complicato. Ma in effetti è anche molto semplice. C’è soltanto una questione da discutere: il problema della lotta di classe, il problema della lotta fra il proletariato e la borghesia, il problema della lotta fra il marxismo-leninismo e l’antimarxismo-leninismo, il problema della lotta fra marxismo-leninismo e revisionismo”.
E nella lotta al revisionismo e per il socialismo, il compagno Mao è rimasto saldo e vigile nel corso di tutta la sua vita. In un colloquio con i membri dell’Ufficio politico nel giugno 1976, tre mesi prima della sua scomparsa, affermò: “Ho predetto che in Cina ci potrebbe essere una restaurazione capitalista su grande scala. Credo che in tal caso le cose andrebbero male. Alcuni dicono che ho il cervello di granito e quindi non c’è verso che cambi. Sono d’accordo. Potrei essere un buon comunista se cambiassi? I principi marxisti e la linea di base del partito non si possono cambiare”.
Con Mao per sempre contro il capitalismo e il revisionismo, per il socialismo!
Avanti con forza e fiducia sulla Via dell’Ottobre verso l’Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

Cellula “1° Maggio-Portella della Ginestra” di Palermo
Al compagno Segretario generale Giovanni Scuderi e a tutti i presenti i calorosi saluti marxisti-leninisti della Cellula “1° Maggio-Portella della Ginestra” di Palermo.
Il marxismo-leninismo-pensiero di Mao deve necessariamente andare avanti, svilupparsi in ragione dello sviluppo della pratica, non può segnare il tempo. Se si facesse stagnante e stereotipato, non avrebbe più vita.
Questo insegna il Maestro Mao e su questo noi tutti compagni dobbiamo lavorare. I governanti e i membri delle istituzioni e non solo arraffano tutto ciò che possono per i loro bisogni personali, ma soprattutto non rappresentano nessuno dei lavoratori e lavoratrici che si ritrovano sempre più in miseria e povertà. Così come a Palermo, dove il sempre più opportunista sindaco Orlando sta portando alla rovina una città che avrebbe bisogno di essere governata dal proletariato e che ha le carte per diventare una fulgida stella marxista-leninista. Ci aspetta un lungo autunno di lotte, lavoriamo per portare tutta l'Italia sotto la guida del PMLI.
W Marx, W Engels, W Lenin, W Stalin, W Mao!
Per l'Italia unita, rossa e socialista!
 

Organizzazione di Binasco (Milano)
Un caloroso abbraccio da parte dell'Organizzazione di Binasco a tutte le compagne e i compagni che partecipano all’appuntamento che, unico in Italia, il nostro Partito organizza ogni anno.
Grazie, compagno Segretario generale Giovanni Scuderi, per darci sempre la “carica”, per indicarci la via da percorrere, per riaffilare le armi per combattere chi ha abbandonato, per stanchezza o opportunismo, la strada della lotta di classe, rifugiandosi in seno al revisionismo.
Viva il pensiero di Mao!
Viva i cinque Maestri!
Lunga vita al PMLI e alle sue compagne e compagni!
 

Organizzazione di Pineto degli Abruzzi (Teramo)
Care compagne e cari compagni,
a nome dell'Organizzazione di Pineto del PMLI vi porgo i più sinceri calorosi saluti in occasione della Commemorazione del Maestro del proletariato Mao nel 45° anniversario della scomparsa.
La battaglia contro il revisionismo moderno a partire dal livello locale è la stella del mattino che dobbiamo sempre tenere presente per non cadere nelle grinfie della borghesia e del vuoto elettoralismo servo dell'imperialismo. Questo è ciò che ci tiene davvero fedeli al proletariato e alle masse popolari.
Sono stati i talebani vittoriosi e odierni campioni dell'antimperialismo a insegnarlo duramente alla borghesia di tutto il mondo: rimanere genuinamente fedeli al proprio popolo e alla propria terra è ciò che rende l'antimperialismo invincibile.
La battaglia contro il revisionismo e la lotta antimperialista e antifascista vanno di pari passo. Entrambe vanno praticate e brandite ovunque come un fucile ogni giorno: dalle montagne dell'Afghanistan ai quartieri popolari delle nostre città, dalle fabbriche in lotta alle piazze di ogni paese.
Viva il marxismo-leninismo-pensiero di Mao!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

22 settembre 2021