Risoluzione della Cellula “Stalin” di Forlì sul discorso del Segretario generale del PMLI alla Commemorazione di Mao
“Ci impegniamo a studiare, ristudiare e applicare la magistrale lezione di Scuderi sul marxismo-leninismo-pensiero di Mao”

 
Lo scorso 12 settembre si è svolta a Firenze la Commemorazione organizzata dal PMLI nel 45° Anniversario della scomparsa del Grande Maestro del proletariato internazionale Mao.
A tenere il discorso è stato il compagno Giovanni Scuderi, che l'Ufficio politico del PMLI considera giustamente Maestro, educatore, guida e organizzatore del PMLI, in grado di dirigere il proletariato nella lotta di classe per la conquista del potere politico e del socialismo, grande marxista-leninista di valore internazionale.
Una “qualifica” che il compagno Scuderi si è meritato sul campo per quanto ha fatto in questo oltre mezzo secolo per far conoscere al Partito, al proletariato, ai sinceri fautori del socialismo, ai giovani, il pensiero di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao. La sua elaborazione teorica per difendere e rilanciare l'attualità e la corretta interpretazione del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e la sua applicazione alla realtà italiana e per combattere il revisionismo moderno in Italia e nel mondo è di valore nazionale e internazionale.
E il discorso “Applichiamo gli insegnamenti di Mao sul revisionismo e sulla lotta di classe per il socialismo” pronunciato alla Commemorazione di quest’anno ne è l’ennesima magistrale riprova.
In questo discorso il compagno Scuderi fa un’analisi lucida, chiara, netta e incontrovertibile sul revisionismo, alla luce anche della lotta mortale che Mao ha condotto contro il revisionismo, al pari di Marx, Engels, Lenin e Stalin nei confronti del revisionismo del loro tempo, denunciando prontamente il colpo di Stato capitalista di Krusciov in Urss nel febbraio del 1956 e le sue teorizzazioni revisioniste all’interno del movimento comunista internazionale, a tal fine elaborando anche la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria.
Scuderi ha messo in risalto come il pensiero di Mao sia essenziale per conoscere e combattere il revisionismo moderno, e rappresenti un discrimine tra veri e falsi partiti comunisti, e di come Mao abbia denunciato fermamente e in ogni modo il revisionismo e abbia mobilitato costantemente contro di esso le masse cinesi e i giovani, quali unico baluardo capace di respingere il revisionismo, allo stesso modo il compagno Scuderi ha condotto una lotta senza quartiere al revisionismo sin da quando ha “abbracciato” il marxismo-leninismo-pensiero di Mao denunciando le origini del revisionismo italiano da Gramsci e Togliatti, e esortando le masse lavoratrici e popolari e i giovani del nostro Paese a rigettarlo e combatterlo, smascherandone la natura e le varie “incarnazioni” nei partiti italiani, a partire dal PCI di Palmiro Togliatti che era il portabandiera e il teorico del revisionismo italiano e di Gramsci che ha revisionato “dalla testa ai piedi sui piani filosofico, teorico, politico, strategico e tattico il marxismo-leninismo a beneficio della borghesia”.
L’analisi che Scuderi fa dei vari accadimenti nazionali e internazionali è puntuale, impeccabile, basata sull’analisi concreta della situazione concreta, e soprattutto è fatta sulla base di una linea coerentemente marxista-leninista.
Solo in questo modo è possibile fare chiarezza negli avvenimenti, solo in questo modo è possibile distinguere il marxismo-leninismo-pensiero di Mao dal revisionismo, e Suderi ci insegna che ciò possibile solo con lo studio costante delle opere dei Maestri e della storia del movimento operaio e comunista nazionale e internazionale.
Citando Mao, Scuderi ci ricorda come “Il risveglio politico del popolo non è una cosa facile. Per eliminare le idee errate diffuse fra il popolo, dobbiamo fare seri e considerevoli sforzi”.
Ma Scuderi ci sprona anche a continuare “la semina del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e della linea del PMLI con lo stesso spirito, con lo stesso entusiasmo e con la stessa determinazione del primo giorno della nostra militanza marxista-leninista perché non c’è cosa più bella, più utile e più gratificante di quella di dare la propria vita per la nobile causa del socialismo”, “Arriveremo senz'altro al socialismo, come è stato possibile in Russia, in Cina e in altri paesi, ma intanto concentriamoci, con tranquillità, senza ansie e con fiducia verso l'avvenire, nella lotta quotidiana tesa a strappare al capitalismo e al suo governo quante più cose possibile a favore del popolo. Al contempo adoperiamoci per cercare di elevare la coscienza e l'attivismo politici delle masse. Un obiettivo non di facile realizzazione per lo sfascio ideologico causato dai revisionisti nel proletariato e per le illusioni riformiste, parlamentariste, costituzionaliste e governiste presenti tra le masse. In ogni caso noi marxisti-leninisti dobbiamo continuare a lavorare per rendere il capitalismo inviso al proletariato e alle masse fino ad arrivare a convincerli che esso va distrutto per essere liberi del proprio destino”.
La Cellula “Stalin” di Forlì si impegna a studiare e ristudiare questa magistrale lezione di marxismo-leninismo-pensiero di Mao, l’ennesima che Scuderi ci ha regalato, e ad applicarla dialetticamente per radicare il PMLI nella nostra realtà e nella lotta contro il governo del massone Draghi, contro il capitalismo, per il socialismo, unendo tutte le forze anticapitaliste, utilizzando l’arma dell’astensionismo elettorale tattico qualificato come un voto dato al PMLI e al socialismo e costruendo le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo fondate sulla democrazia diretta.
Studiamo e applichiamo il discorso di Scuderi “Applichiamo gli insegnamenti di Mao sul revisionismo e sulla lotta di classe per il socialismo”!
Alziamo con orgoglio le grandi bandiere rosse di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, e vinceremo!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 
Cellula “Stalin” di Forlì del PMLI
Forlì, 26 settembre 2021