All'Assemblea generale della Filctem-Cgil provinciale di Firenze
I delegati chiedono alla CGIL di sostenere con convinzione e forza le lotte dei lavoratori

Lunedì 27 settembre si è svolta l'Assemblea generale della Filctem-Cgil provinciale di Firenze presso la Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia (Firenze). All'ordine del giorno l'Assemblea Organizzativa (già Conferenza di Organizzazione) della categoria e la situazione politico-sindacale.
Davanti a circa 50 delegate e delegati, sia in presenza che collegati da remoto, i lavori si sono aperti con la relazione del Segretario provinciale Filctem Luca Barbetti che, in prima istanza, ha illustrato le 13 schede riguardanti i temi interni all'Organizzazione sindacale e il contributo su ognuna delle schede (redatto dalla Segreteria provinciale) da portare ai livelli superiori della stessa Assemblea Organizzativa. Ha poi affrontato la questione politico-sindacale rispetto soprattutto alle mobilitazioni e iniziative svolte dalla categoria Filctem nei mesi scorsi. Su ciò ha rivendicato i meriti della CGIL tutta anche in riferimento alla lotta degli operai della GKN di Campi Bisenzio.
Si è passati agli interventi delle delegate e dei delegati. Tra gli altri, degno di nota quello di un delegato operaio di una fabbrica chimica di Barberino del Mugello che, pur non disconoscendo l'importanza dell'Assemblea Organizzativa, ha detto che al momento ci sono priorità di maggior valore ossia non solo la presenza ma lo stare con convinzione dentro le lotte, tra le quali, quella della GKN è d'esempio per tutte e tutti. Su questo ha auspicato con forza che la CGIL si adoperi per il futuro per creare un'enorme "spinta dal basso" per sostenere, appunto, quelle lotte con maggiore convinzione.
Al dibattito sono intervenuto anch'io ribadendo il fatto che, pur non disconoscendo i passaggi statutari (Assemblea Organizzativa), l'impegno sindacale prioritario e principale dev’essere di mobilitare le forze a disposizione e indirizzare ogni sforzo verso le lotte e le vertenze in corso. A maggior ragione in un momento nel quale lo sblocco dei licenziamenti ha moltiplicato l'offensiva contro le lavoratrici e i lavoratori. In questo frangente, ho aggiunto, la legge sulle de-localizzazioni annunciata dal governo Draghi non offre alcuna risposta ai lavoratori perché si limita a un piano di cosiddetta "mitigazione delle ricadute occupazionali". Questi due interventi hanno ricevuto il consenso di una buona parte delle delegate e delegati presenti.
Nel corso del dibattito vi è stata una sorta di risposta ai due combattivi interventi. Un membro della Segreteria della Camera del Lavoro invitato ai lavori dell'Assemblea generale ha affermato: "La CGIL deve tutelare gli interessi generali, essa deve essere un sindacato che contratta stando dentro all'attuale sistema economico e non essere un sindacato rivoluzionario".
Finiti gli interventi, il presidente dell'Assemblea generale ha letto un ordine del giorno, riguardante l'incidente sul lavoro che nei giorni precedenti aveva visto la morte dell'operaio Giuseppe Sino in una fabbrica tessile della piana fiorentina, e che poi è stato messo in votazione.
Ha concluso il membro della Segreteria nazionale Filctem Ugo Cherubini. Il succo delle sue lunghe conclusioni è stato più o meno questo: "Se il governo non ascolta ci sarà mobilitazione perché abbiamo il diritto di stare al tavolo sulla questione delle pensioni e sulla questione dei fondi stanziati dal PNRR".
Credo che quanto sia venuto fuori da questa riunione indichi bene quale continui ad essere la volontà della dirigenza sindacale della CGIL, stare più ai tavoli che nelle piazze. È per questo che è più che necessario rilanciare la proposta di un vero sindacato dal basso.
W la classe operaia, con i Maestri e il PMLI vinceremo!

 

Andrea Bartoli, operaio del Mugello (Firenze)

13 ottobre 2021