Tramite il pennivendolo Paolo Bracalini
“Il Giornale” indica al governo di colpire anche il PMLI
L'arcimbroglione Rizzo utilizzato dalla destra per attaccare la manifestazione antifascista di Roma

Per gli anticomunisti ogni occasione è buona per confondere le acque, vomitare veleno, coprire di menzogne il marxismo-leninismo e i partiti che si rifanno ad esso e che non esitano a smascherare con tutte le loro forze i governi borghesi al servizio del capitalismo. Però, quello che ha fatto il pennivendolo Paolo Bracalini il 12 ottobre sulle pagine del quotidiano fascista Il Giornale diretto dall'ex-senatore ed ex-direttore del TG1, il forzista Augusto Minzolini, è gravissimo.
In articolo dal titolo “La galassia comunista incita ad insorgere ma nessuno si indigna ”, Bracalini indica al governo Draghi, e sostanzialmente anche agli squadristi fascisti che imperversano impunemente nel nostro Paese, chi sono i partiti comunisti da colpire duramente.
Rilanciando la tesi espressa da duo fascio-leghista Meloni-Salvini, Bracalini cerca di rovesciare la frittata: “sul fronte dei disordini sociali e dei cortei violenti, la sinistra estrema non ha nulla da invidiare a Forza Nuova ed affini, anzi ”; un modo per imbellettare gli squadristi neofascisti, superati per “violenza”, a suo dire, da alcuni movimenti di sinistra e, nel contempo, per equiparare il “marxismo-leninismo ” al neofascismo sostenendo che “la matrice ideologica è opposta, ma con esiti identici e slogan identici ”. E per dimostrarlo lamenta che sono “svariate ” “le organizzazioni che si richiamano esplicitamente alla lotta di classe leninista e alla resistenza contro “ il goveno Draghi, salvo poi citare per primo proprio il PMLI, in una forma che suona come una vera e propria denuncia pubblica che invita governo e Viminale, magistratura e forze di polizia ad allertarsi, a comprenderne la pericolosità e a colpirlo senza indugio.
Con questo articolo il pennivendolo Bracalini sembra a suo agio nei panni del giudice istruttore del Tribunale speciale per la difesa dello Stato di mussoliniana memoria che spiega perché, a suo dire, invece e prima di mettere fuorilegge le squadracce neofasciste occorrerebbe colpire il PMLI: “Il «Partito Marxista-Leninista Italiano» con sede a Firenze, ad esempio, sostiene che «il governo del banchiere massone Draghi, al servizio del regime capitalista neofascista, deve ritirare immediatamente il decreto sul green pass perché le lavoratrici e i lavoratori che sono contrari non possono e non devono essere sospesi dal lavoro e privati del salario». Il partito, che pubblica un settimanale dal titolo Il Bolscevico (foto di Mao), a settembre ha organizzato un commemorazione per il 45 anni dalla scomparsa di Mao, per riflettere sugli insegnamenti sulla «lotta di classe per il socialismo». Nei suoi manifesti Draghi viene rappresentato come un drago con i simboli di Bce, euro e massoneria”.
Ecco quali sarebbero i delitti del PMLI: sostenere la lotta di classe per il socialismo e combattere risolutamente Draghi che è stato chiamato a governare l'Italia per difendere gli interessi dei capitalisti e della grande finanza internazionale. Mentre ai fascisti, che la Costituzione snaturata e ormai ridotta a vuoto simulacro impone di mettere fuorilegge, è permesso tutto e non hanno niente da vergognarsi per il loro assalto squadristico contro la sede della Cgil.
Quando vede rosso il fogliaccio berlusconiano perde i lumi e carica a testa bassa i marxisti-leninisti, ma sappia che contro il PMLI se la romperà ancora una volta e non riuscirà certo né a intimidirlo né a farlo desistere dalla lotta per il socialismo e la conquista del potere politico da parte del proletariato. Mentre quando vede i falsi comunisti come Rizzo e il suo PC non solo non li attacca ma li tratta con i guanti di velluto e cerca di magnificarli e accreditarli nell'opinione pubblica come ha fatto il 16 ottobre con una lunga intervista in cui questo imbroglione arrivista e parlamentarista ha avuto ampio spazio, oltre a quello che gli garantiscono quale ospite fisso le reti Mediaset, per attaccare la Cgil e la manifestazione di piazza del Popolo. Esattamente come fanno le squadracce neofasciste e i loro protettori Meloni e Salvini. Dimmi chi sono i tuoi amici e i tuoi nemici e ti dirò chi sei.

20 ottobre 2021