Comunicato dell'Organizzazione locale del PMLI
No ai divieti di manifestare in piazze e strade centrali a Biella
È un provvedimento liberticida e fascista. Ci opporremo a qualsiasi tentativo di istituire il famigerato “Controllo di vicinato”

L’Organizzazione biellese del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) si oppone alla decisione presa nei giorni scorsi in prefettura dal Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica di interdire le manifestazioni in alcune piazze e vie cittadine.
Di fronte a un movimento contro il green pass che non accenna a spegnersi e che da settimane scende in piazza anche a Biella, cresce la tendenza dei governi centrale e locali di vietare le manifestazioni accampando i più vari pretesti, generalmente per il pericolo sanitario o per non intralciare le attività lavorative e commerciali in città. È evidente che simili provvedimenti liberticidi e fascisti, come la chiusura di piazza Martiri della Libertà, via Italia, piazza Duomo, piazza Santa Marta e piazza Fiume, hanno una portata politica che va molto oltre il fatto in sé, perché possono essere usati per colpire il dissenso contro la politica governativa e dell’amministrazione Corradino in qualunque forma si manifesti a Biella.
Oggi tali provvedimenti sono diretti contro i no vax e i no green pass, ma è facile, con le stesse motivazioni di salute pubblica, intralcio al lavoro e al commercio, alla circolazione, ecc., poterli estendere anche alle lotte sindacali e alle manifestazioni politiche.
Le nuove e più restrittive misure diramate a prefetti e questori vietano cortei e tollerano, al più, innocui e formali sit-in, militarizzano la città con l'imposizione di invalicabili “zone rosse” e confinano il dissenso nelle periferie e lontano dai centri sensibili del potere borghese per evitare di disturbare il manovratore e di compromettere i profitti del settore commerciale.
La nostra Organizzazione guarda con preoccupazione e denuncerà alle masse popolari qualunque tentativo di istituire il cosiddetto “Controllo di vicinato” che già in passato fu egemonizzato da organizzazioni neofasciste che vi si intrufolarono, cercando di strumentalizzarlo e di manovrarlo per poi far nominare i propri capi quali referenti del “Gruppo di Controllo di Vicinato”.
La nostra Organizzazione è assolutamente favorevole all’estensione massima della campagna vaccinale per debellare quanto prima il virus Covid19 ma non possiamo che condannare e respingere fermamente la chiusura e la militarizzazione delle città contro le manifestazioni e l'impiego dei Daspo e dei fogli di via contro i manifestanti, e ribadire, con il comunicato stampa del PMLI nazionale, che “Il governo del banchiere massone Draghi, al servizio del regime capitalista neofascista, deve ritirare immediatamente il decreto sul green pass perché le lavoratrici e i lavoratori che sono contrari non possono e non devono essere sospesi dal lavoro e privati del salario. Il lavoro non si può negare a nessuno e per nessun motivo. Va difeso e tutelato a ogni costo. In ogni caso i tamponi devono essere gratuiti”.
 
Per il PMLI.Biella, Gabriele Urban
Biella, 13 novembre 2021