Il PMLI interviene su invito al secondo congresso catanese del PCI
“Apriamo una grande discussione sul futuro dell’Italia”

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Domenica 14 novembre nella sezione “Olga Binario” del PCI si è svolto il 2° congresso provinciale del PCI di Catania in vista del 2° congresso nazionale, in programma dal 21 al 23 gennaio 2022 a Livorno: "Ricostruire il PCI, unire i comunisti entro un fronte della sinistra di classe per uscire dalla crisi".
Ad aprire i lavori Pina La Villa, segretaria provinciale del PCI che ha ricordato “la funzione dei comunisti italiani" e ha ripreso il documento politico congressuale che fa chiarezza sulla linea politica del "nuovo" PCI condividendo "gli insegnamenti fondamentali di Marx e di Lenin” che a suo dire si ritrovano nella centralità del rapporto democrazia-socialismo. Tanti altri sono stati gli spunti interessanti sui vari passaggi storici che dal punto di vista dei marxisti-leninisti meritano una riflessione critica e autocritica attraverso la concezione proletaria del mondo, con il materialismo storico e dialettico che è una scienza per venire a capo degli errori commessi .
Il PMLI.Catania è stato invitato a portare il saluto della Cellula “Stalin” della provincia etnea al congresso, assieme a tante altre realtà catanesi e della provincia, hanno partecipato i Cobas, la CGIL è un'altra cosa, Sunia casa, CDC no autonomia differenziata, PAP, FGC, S.A., S.I. e altre realtà. Negli interventi toccati tanti temi di attualità a partire del disagio sociale di Catania e provincia con al primo posto il lavoro, i senza tetto, le periferie abbandonate, la raccolta differenziata carente con danni ambientali, gli edifici scolastici precari con soffitti che crollano, con classi pollaio, con tutte le problematiche legate alla pandemia, la carenza della sanità pubblica a vantaggio della sanità privata. Green pass e vaccini sì ma contrari all'obbligo e con tamponi gratuiti, "non concedere l'autonomia differenziata sotto qualsiasi forma", accoglienza di tutti gli immigrati, lotta al governo Draghi al servizio del capitalismo imperialista. Annunciata la giornata di protesta del 4 dicembre 2021 contro il governo Draghi indetta dal sindacalismo di base. Questi parte dei temi affrontati dai partecipanti che hanno portato il saluto al congresso.
Era toccato al compagno Sesto Schembri, a nome del PMLI, aprire gli interventi di saluto leggendo l'importante appello di Giovanni Scuderi, Segretario generale del Partito: "Apriamo una grande discussione sul futuro dell'Italia". Schembri ha rivolto degli inviti al Coordinamento delle sinistre d'opposizione a continuare uniti nella lotta contro il governo Draghi e per diritti delle masse popolari. "Conquistare il potere politico è diventato il grande dovere della classe operaia" per dare un orizzonte con l'obiettivo del socialismo al proletariato e alle masse popolari, in antitesi al sistema capitalista: "ci rivolgiamo alle anticapitaliste e agli anticapitalisti sempre più numerosi e combattivi presenti nella CGIL, nei sindacati di base, nelle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori combattivi, nei centri sociali e nei movimenti di lotta perché rompano con il riformismo, il parlamentarismo, il costituzionalismo”. Si è rivolto alle ragazze e ai ragazzi perché siano gli alfieri della lotta contro il governo Draghi e studino il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, a partire dal “Manifesto del Partito Comunista" di Marx ed Engels e da "Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo" di Mao, per verificare se esso è la teoria giusta per conquistare il nuovo mondo a cui aspirano. Il nostro compagno non ha mancato di rivolgersi agli intellettuali democratici antidraghiani perché valutino senza pregiudizi la posizione del PMLI su questo governo e, se la ritengono di qualche interesse, si confrontano con noi per ricercare un’intesa comune. Ha concluso rinnovando l'appello ad aprire una grande discussione pubblica e privata sui due suddetti temi all'interno del proletariato e delle sue organizzazioni politiche, sindacali e culturale e fra di esse. Facciamola con apertura mentale, a cuore aperto, senza pregiudizi, preclusione e personalismi, da pari a pari con la piena disponibilità ad apprendere l'uno dall'altro. Per il PMLI è urgente, salutare e senza precedenti “una grande discussione rivoluzionaria sul futuro dell'Italia".

24 novembre 2021