Dilagano le occupazioni delle scuole medie superiori a Firenze: “Insorgiamo per il futuro”
Sotto accusa i tagli e il processo di privatizzazione dell'istruzione e le gravi carenze in trasporti, mense e spazi sociali. Uniti con i lavoratori contro gli effetti della crisi: “non vogliamo pagare”
Occupate la facoltà di Psicologia e il Polo scientifico di Sesto Fiorentino

Redazione di Firenze
Martedì 16 novembre si è aperta una nuova stagione di lotta degli studenti fiorentini. È iniziata con le occupazioni delle università di Psicologia in via della Torretta a Firenze e al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino che denunciano la grave mancanza di spazi studio e di socialità.
“Dopo la lezione della mattina abbiamo provato a rimanere a mangiare e a studiare all’interno del plesso universitario, come riteniamo si dovrebbe fare normalmente durante una fredda e piovosa giornata. Ad un certo punto, abbiamo ricevuto un richiamo da parte del personale che cercava di farci uscire dall’aula studio per rispettare le direttive anti-covid date dall’Ateneo”. E ancora, spiegano gli occupanti di Psicologia: “La nostra pretesa di spazi per mangiare all’interno dell’università consegue alla mancanza di un servizio mensa efficace nei pressi della Torretta. La mensa più vicina, quella di San Salvi - che si trova ad un quarto d’ora di distanza dalla sede delle lezioni - offre a noi studenti soltanto servizio d’asporto. In risposta alla richiesta di allontanamento da parte del personale dallo spazio, gli studenti hanno dunque deciso di continuare a portare avanti le loro istanze nell’Aula 10, occupando la Torretta”.
Al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino gli studenti occupano l’Aula autogestita per richiedere che dopo le lezioni vengano mantenuti degli spazi della struttura per mangiare, usare i bagni e comunque portare avanti tutte quelle attività di socializzazione che fanno parte della vita studentesca. Ci sono aule vuote che non vengono utilizzate e i corridoi stessi invece potrebbero essere adibiti per lasciar consumare i pasti che gli studenti portano da casa e comunque per dare loro uno spazio al riparo da pioggia e brutto tempo.
Altra importante e sentita richiesta degli universitari di Sesto, e non solo, sono i trasporti, carenti e inadeguati. Infatti, una delle rivendicazioni riguarda la tramvia in nuova costruzione che deve avere almeno una fermata all’interno del Polo Scientifico, laddove quotidianamente affluiscono centinaia di studenti, insegnanti e personale universitario che altrimenti sarebbero costretti a usare il mezzo proprio.
L'autunno è caldo anche per gli studenti medi fiorentini che galvanizzati dalla manifestazione di sabato 20, tramite molte assemblee, hanno deciso di occupare istituti e licei. Fra i primi gli studenti dei classici Galileo, Michelangelo e Machiavelli-Capponi, del liceo artistico Alberti, degli scientifici Leonardo Da Vinci, Rodolico e Castelnuovo (succursale), del linguistico e scienze della formazione G. Pascoli, degli istituti tecnici Ginori-Conti e Peano. Al Pascoli campeggiava lo striscione “Insorgiamo per il futuro”, visibile da moltissima distanza.
Tra i motivi della protesta, accanto alle carenze delle strutture, spiccano i tagli all'istruzione e la “riforma” Gelmini, oltre al più recente ddl Aprea che, se dovesse diventare legge, permetterebbe la trasformazione degli istituti scolastici in fondazioni, con partner pubblici o privati. Ad essere contestato è l'intero processo di privatizzazione dell'istruzione in atto nella scuola da decenni. Ugualmente criticati dagli studenti i governi di “centro-destra” e di “centro-sinistra” che si sono succeduti.
Forte anche la sensibilità verso i temi sociali e politici più generali, gli studenti in lotta dichiarano “non vogliamo pagare” l'attuale crisi, vicini ai lavoratori GKN e a tutti quelli in lotta contro tagli ai posti di lavoro, precariato e morti sul lavoro.

24 novembre 2021